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Gli odori: storia socioculturale ed implicazioni linguistiche

La percezione olfattiva è un argomento estremamente affascinante, che può essere affrontato da una miriade di punti di vista diversi. Nella società in cui viviamo, dove dominano l'astrazione, il virtuale e la limitazione dei contatti diretti, si è verificata una graduale svalutazione dell'olfatto e degli odori 'naturali', ormai associati ad un'idea di animalità e di imbarazzante fisicità: l’odorato è stato messo a tacere nella modernità. Gli studi accademici sull’odorato in passato hanno sofferto degli stessi pregiudizi culturali dell’odorato stesso; ma il ruolo dell’olfatto nella cultura è così profondo e affascinante che recentemente sempre più studiosi (storici, sociologi, antropologi) si sono dedicati all’approfondimento di tale argomento.
Il potere degli odori è atavico e viscerale; anche se a livello inconscio, essi hanno esercitato ed esercitano a tutt'oggi un ruolo determinante nella storia della cultura umana. Il proposito del presente lavoro è proprio quello di mettere in evidenza e rivalutare l'importanza del quinto senso, la 'cenerentola della società dell'immagine'.
La mia tesi è strutturata in quattro capitoli, che illustrano altrettanti aspetti dell'argomento trattato. Il primo capitolo affronta l'argomento dai punti di vista più disparati, giacché la complessità delle conoscenze acquisite sulla percezione olfattiva è ormai tale da richiedere un’introduzione multidisciplinare. Si va quindi dall'influsso degli odori sulla sfera psichica al legame tra odori e sessualità, dall'interazione tra olfatto e gusto alla classificazione degli odori, dalla fisiologia alla sociologia degli odori, e così via. Il secondo capitolo inquadra la storia socioculturale degli odori nel mondo occidentale, dall'antichità ai giorni nostri. Il terzo capitolo è essenzialmente antropologico ed evidenzia il significato e l'importanza degli odori in alcune culture non occidentali. Il quarto capitolo si occupa delle implicazioni linguistiche della percezione olfattiva, quindi dei termini relativi agli odori in varie lingue, occidentali e non.
Tra le numerose fonti bibliografiche cui mi sono riferita, alcune in particolare si sono rivelate estremamente utili e stimolanti, e meritano quindi di essere menzionate in questa sede: innanzi tutto, il brillante trattato di Alain Corbin sulla Francia dei secoli XVIII e XIX, Le Miasme et la Jonquille (1982) (nella traduzione italiana di F. Saba Sardi Storia sociale degli odori). Inoltre, i numerosi lavori di Constance Classen, David Howes ed Anthony Synnott, tra i quali Aroma (1994), Worlds of Sense (1993) e The Variety of Sensory Experience (1991), veri e propri capisaldi dell'antropologia dei sensi.

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5 Prefazione: LA RIVINCITA DEL QUINTO SENSO La percezione olfattiva è un argomento estremamente affascinante, che può essere affrontato da una miriade di punti di vista diversi. Nella società in cui viviamo, dove dominano l'astrazione, il virtuale e la limitazione dei contatti diretti, si è verificata una graduale svalutazione dell'olfatto e degli odori 'naturali', ormai associati ad un'idea di animalità e di imbarazzante fisicità: l’odorato è stato messo a tacere nella modernità. Gli studi accademici sull’odorato in passato hanno sofferto degli stessi pregiudizi culturali dell’odorato stesso; ma il ruolo dell’olfatto nella cultura è così profondo e affascinante che recentemente sempre più studiosi (storici, sociologi, antropologi) si sono dedicati all’approfondimento di tale argomento. Il potere degli odori è atavico e viscerale; anche se a livello inconscio, essi hanno esercitato ed esercitano a tutt'oggi un ruolo determinante nella storia della cultura umana. Il proposito del presente lavoro è proprio quello di mettere in evidenza e rivalutare l'importanza del quinto senso, la 'cenerentola della società dell'immagine'. La mia tesi è strutturata in quattro capitoli, che illustrano altrettanti aspetti dell'argomento trattato. Il primo capitolo affronta l'argomento dai punti di vista più disparati, giacché la complessità delle conoscenze acquisite sulla percezione olfattiva è ormai tale da richiedere un’introduzione multidisciplinare. Si va quindi dall'influsso degli odori sulla sfera psichica al legame tra odori e sessualità, dall'interazione tra olfatto e gusto alla classificazione degli odori, dalla fisiologia alla sociologia degli odori, e così via. Il secondo capitolo inquadra la storia socioculturale degli odori nel mondo occidentale, dall'antichità ai giorni nostri. Il terzo capitolo è essenzialmente antropologico ed evidenzia il significato e l'importanza degli odori in alcune culture non occidentali. Il quarto capitolo si occupa delle implicazioni linguistiche della percezione olfattiva, quindi dei termini relativi agli odori in varie lingue, occidentali e non. Tra le numerose fonti bibliografiche cui mi sono riferita, alcune in particolare si sono rivelate estremamente utili e stimolanti, e meritano quindi di essere menzionate in questa sede: innanzi tutto, il brillante trattato di Alain Corbin sulla Francia dei secoli XVIII e XIX, Le Miasme et la Jonquille (1982) (nella traduzione italiana di F. Saba Sardi Storia sociale degli odori). Inoltre, i numerosi lavori di Constance Classen, David Howes ed Anthony Synnott, tra i quali Aroma (1994), Worlds of Sense (1993) e The Variety of Sensory Experience (1991), veri e propri capisaldi dell'antropologia dei sensi.

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Codogni
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Trieste
  Facoltà: Scuola sup. di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori
  Corso: Traduzione e Interpretazione
  Relatore: Franco Crevatin
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 359

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Parole chiave

antropologia dei sensi
etnolinguistica
odori
olfatto
percezione olfattiva
profumi

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