Skip to content

La realtà invisibile: i racconti fantastici di Anna Maria Ortese

Questo studio si propone di analizzare i racconti di modo fantastico di Anna Maria Ortese, al fine di individuare le caratteristiche e le peculiarità della forma breve all'interno dell'opera ortesiana, evidenziando l'apporto che questa forma ha fornito alle forme espressive che caratterizzano la maturità dell'autrice: il romanzo fantastico e la prosa di impianto riflessivo e saggistico.
In secondo luogo il lavoro si propone di individuare e analizzare i procedimenti narrativi e i nuclei tematici ricorrenti in questi testi, al fine di individuare le analogie e le differenze rispetto a quelli del modo fantastico tradizionale e in particolar modo del fantastico femminile.
Il corpus del presente lavoro si compone di 44 racconti di modo fantastico che l’autrice ha scritto a partire dagli anni Trenta e fino alla fine degli anni Ottanta e che ha pubblicato all'interno di differenti volumi, in una o più versioni, talvolta con differente titolazione.
Questi volumi, alcuni dei quali dimenticati, confusi ed omessi anche da numerosi critici e studiosi, sono in realtà molto importanti, non solo perché alcuni dei racconti in essi contenuti sono stati riconosciuti a posteriori come i cartoni preparatori dei grandi romanzi dell’autrice, quali L’Iguana e Il cardillo addolorato, ma perché essi colgono e anticipano tutte quelle tematiche che la Ortese svilupperà, sotto forma di narrazioni lunghe e complesse, solamente in un secondo momento della sua carriera. Infine questi testi dimostrano, a mio avviso, l’idea che è alla base del presente lavoro, e cioè che il fantastico per Anna Maria Ortese non è uno strumento di evasione, né un semplice gioco letterario, ma l’unico mezzo che, attraverso la scrittura, permette al vero mondo, a quella «seconda terra» che solo chi possiede la doppia vista è in grado di scorgere, di emergere dall’invisibile e di manifestarsi, restituendo all’uomo che soffre ciò che ha perduto.
Per una maggiore chiarezza espositiva il lavoro si articola in due capitoli, il primo intitolato I racconti di Anna Maria Ortese e il secondo Forme e temi del fantastico ortesiano. Il primo capitolo è volto ad analizzare i testi che compongono il corpus, seguendo l’ordine cronologico di pubblicazione dei volumi; ad ogni raccolta è stato dedicato un singolo paragrafo dove sono elencate e riassunte le varie novelle presenti nell’indice e dove è ricostruita la vicenda editoriale di ciascuna. Infine, poiché questi volumi attraversano quasi l’intera vita della scrittrice (il volume di esordio Angelici dolori risale al 1937 e l’ultimo, In sonno e in veglia, è di cinquantanni dopo), e poiché nell’opera ortesiana biografia e bibliografia sono due elementi quasi inscindibili, mi è sembrato doveroso contestualizzare le pubblicazioni all’interno del percorso esistenziale dell’autrice.
Il primo capitolo si conclude con un paragrafo dedicato alle peculiarità e alle funzioni della forma breve all’interno dell’opera ortesiana, con particolare riferimento all’apporto che questi testi hanno fornito alla stesura dei romanzi e prestando particolare attenzione proprio a quelle connessioni che legano fra loro i testi, i quali, transitando da un volume all’altro e attraverso continui richiami intertestuali, formano quella che Clerici definisce «l’invisibile trama dei racconti» .
Nel secondo capitolo, partendo dalla definizione di perturbante e in particolar modo facendo riferimento al fantastico femminile teorizzato da Monica Farnetti, sono stati individuati i procedimenti narrativi e i nuclei tematici che permettono ad esso di manifestarsi, analizzando le reazioni che esso produce sia nel lettore sia nei personaggi dei racconti.
Gli elementi emersi da questa doppia analisi, condotta sia sul piano della forma, sia su quello del contenuto mi hanno permesso, nella parte conclusiva del lavoro, di proporre una personale definizione del fantastico ortesiano, confermando quanto sostenuto nella tesi iniziale.
Il fantastico si conferma quindi come uno strumento che conduce ad una nuova dimensione esistenziale, nella quale il sonno e la veglia, il vero e il falso, non sono mondi alternativi, ma aspetti inscindibili della condizione umana e nella quale l’incontro con l’altro, con lo Straniero che irrompe nella casa, non è fonte di angoscia, ma un’occasione che permette all’uomo di riappropriarsi di tutto ciò che ha perduto e la cui mancanza lo condanna a soffrire.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 Introduzione A poco piø di dieci anni dalla sua scomparsa, Anna Maria Ortese resta una delle voci piø originali ed innovative della letteratura italiana contemporanea: il suo mondo narrativo che, come ha evidenziato Sharon Wood, «non Ł tale da poter sovrimporlo sulla nostra percezione consensuale e convenzionale della realt » 1, sfugge a qualsiasi tentativo di incasellarlo all interno di uno specifico filone letterario e ci restituisce un nuovo concetto di scrittura che «strappa al linguaggio la sua funzione convenzionale di rappresentazione di un reale oggettivo»2. Per scrivere, dice l autrice nel corso di un interv ista con Stefano Malatesta, «bisogna gettare via il reale e costruirsene un altro»3; «la realt » - aggiunge conversando con Adele Cambria - «la devi buttare via, prima di scrivere, non si pu farne niente, Ł informe, Ł insensata, ma la lente della scrittura deve focalizzare le tracce Senza realt non scrivi, con la realt non scrivi» 4. Nonostante alcune delle sue opere siano state insignite dei piø prestigiosi premi letterari (il premio Viareggio nel 1953 per Il mare non bagna Napoli, il premio Strega nel 1967 per Poveri e semplici, il premio Procida Isola di Arturo, Elsa Morante nel 1988 per In sonno e in veglia), esse non hanno avuto la meritata circolazione e diffusione e l autrice, definita in Francia «tra i rarissimi 1 S. WOOD, Strategie narrative e genere fantastico: le opere di Anna Maria Ortese, in «Riscontri», a. XVIII, n. 3-4, 1995, p. 25. 2 Ibidem. 3 S. MALATESTA, Il grido della colomba, in «la Repubblica», 16 settembre 1988, pp. 26-27, ora in Per Anna Maria Ortese a cura di Luca Clerici, in «Il Giannone», a. IV, n. 7-8, gennaio-dicembre 2006, p. 70. 4 A. CAMBRIA, L ultimo libro di Anna Maria Ortese , una perla editoriale, in «Minerva dossier», aprile 1988, p. 35.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Roberta Defassi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
  Relatore: Beatrice Manetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 187

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

angeli
angelici dolori
anna maria ortese
fantastico
fantastico femminile
fantastico novecentesco
folletti
forma breve
in sonno e in veglia
l'alone grigio
l'infanta sepolta
la morte del folletto
le eccentriche
letteratura italiana contemporanea
monacielli
perturbante
racconto fantastico
scrittura femminile

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi