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La filiera produttiva di uno spettacolo televisivo. Caso di studio “Zelig”

La tesi vuole individuare la filiera produttiva di uno spettacolo televisivo, disegnandone le caratteristiche, le figure di responsabilità, le varie fasi che le idee dei creatori attraversano prima di essere messe in pratica sullo schermo e le regole tecniche o normative che regolano il funzionamento di una produzione televisiva.
La filiera industriale è l’insieme delle fasi del processo di produzione che va dalle materie prime fino ad arrivare alla soddisfazione del bisogno del cliente finale sia questo un bene materiale o un servizio.
E' inoltre composta da una serie di imprese che si caratterizzano come clienti o fornitori in base alla loro posizione a monte o a valle rispetto alle altre imprese. L’impresa perciò necessariamente si deve confrontare rispetto alla domanda con i suoi clienti diretti e con i clienti dei suoi clienti diretti, e i vari livelli della catena di produzione si influenzano l’un l’altro.
La filiera è perciò composta da una serie di figure con responsabilità legate alla fase della produzione in cui operano e che si caratterizzano in base alla loro posizione a monte o a valle rispetto alle altre figure di responsabilità. Ogni ruolo necessariamente si deve confrontare con gli altri livelli della catena di produzione in quanto si influenzano l’uno con l’altro1.
Il prodotto televisivo è particolare, in quanto intangibile è di certo un servizio ed essendo un bene culturale potrebbe essere un bene speciale2.
I beni speciali sono prodotti spesso di marca per i quali il consumatore è preparato a fare uno sforzo significativo, rifiuterà altre marche e sarà disposto a viaggiare. I prodotti televisivi potrebbero anche essere beni ad acquisto ponderato, quando lo spettatore prima di effettuare la scelta del canale vaglia bene determinate caratteristiche.3 Quindi in questo caso lo spettatore vaglierà attentamente le trasmissioni disponibili e sceglierà, ad esempio, in base al suo stato d'animo in quel momento.
In questo contesto si fa riferimento all'impresa televisiva come un'azienda operante in un settore di servizi la cui attività in senso stretto è rappresentata dalla costruzione del palinsesto e consiste, pertanto, nel disporre in successione un insieme di programmi, di una certa durata, all'interno di un intervallo temporale, secondo una logica e un ordine determinati.
Per reperire adeguate informazioni sul caso di studio, in modo da poter disegnare la filiera della produzione Zelig, ho trascorso alcuni giorni sul set allestito nel teatro Arcimboldi a Milano, dal quale è andata in onda la prima puntata della stagione 2007/08. Ho avuto modo, così, di conoscere l'ambiente e l'atmosfera nei quali un prodotto televisivo viene “assemblato”.
Per avere informazioni più specifiche sulle figure di responsabilità che costituiscono la filiera, ho elaborato un questionario di circa 14 domande per ogni tipologia di mansione.
Le mansioni sono state individuate con la definizione di artista in senso largo, in base alla classificazione del lavoro svolto.
Con artista si indica generalmente una persona la cui attività si esprime nel campo dell'arte.
Nel senso più ampio l'artista è una persona che esprime la sua personalità attraverso un mezzo che può essere un'arte figurativa o performativa. La parola viene usata anche come sinonimo di creativo. In base a questa definizione chiunque svolge una mansione in uno spettacolo televisivo può essere definito artista in quanto è parte integrante di quel processo che provvede alla produzione e distribuzione del prodotto artistico.
Infine è stato richiesto agli intervistati di correggere il diagramma della filiera produttiva adattata ad uno spettacolo televisivo, in modo tale che l'esperienza acquisita nello svolgimento del proprio lavoro potesse darle una configurazione più pratica e maggiormente specifica rispetto al caso Zelig.
In base al diagramma di una filiera industriale, le materie prime attraversano un serie di fasi interne ed esterne all'azienda mediante le quali diventano prodotto finito. Analogamente, le idee dei creatori di Zelig finiscono per diventare il prodotto artistico consumato dai clienti, quali i telespettatori.

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4 Introduzione La tesi vuole individuare la filiera produttiva di uno spettacolo televisivo, disegnandone le caratteristiche, le figure di responsabilità, le varie fasi che le idee dei creatori attraversano prima di essere messe in pratica sullo schermo e le regole tecniche o normative che regolano il funzionamento di una produzione televisiva. La filiera industriale è l’insieme delle fasi del processo di produzione che va dalle materie prime fino ad arrivare alla soddisfazione del bisogno del cliente finale sia questo un bene materiale o un servizio. E' inoltre composta da una serie di imprese che si caratterizzano come clienti o fornitori in base alla loro posizione a monte o a valle rispetto alle altre imprese. L’impresa perciò necessariamente si deve confrontare rispetto alla domanda con i suoi clienti diretti e con i clienti dei suoi clienti diretti, e i vari livelli della catena di produzione si influenzano l’un l’altro. La filiera è perciò composta da una serie di figure con responsabilità legate alla fase della produzione in cui operano e che si caratterizzano in base alla loro posizione a monte o a valle rispetto alle altre figure di responsabilità. Ogni ruolo necessariamente si deve confrontare con gli altri livelli della catena di produzione in quanto si influenzano l’uno con l’altro1. Il prodotto televisivo è particolare, in quanto intangibile è di certo un servizio ed essendo un bene culturale potrebbe essere un bene speciale2. I beni speciali sono prodotti spesso di marca per i quali il consumatore è preparato a fare uno sforzo significativo, rifiuterà altre marche e sarà disposto a viaggiare. I prodotti televisivi potrebbero anche essere beni ad acquisto ponderato, quando lo spettatore prima di effettuare la scelta del canale vaglia bene determinate caratteristiche.3 Quindi in questo caso lo spettatore vaglierà attentamente le trasmissioni disponibili e sceglierà, ad esempio, in base al suo stato d'animo in quel momento. In questo contesto si fa riferimento all'impresa televisiva come un'azienda operante in un settore di servizi la cui attività in senso stretto è rappresentata dalla costruzione del palinsesto e consiste, pertanto, nel disporre in successione un insieme di programmi, di una certa durata, all'interno di un intervallo temporale, secondo una logica e un ordine determinati. Per reperire adeguate informazioni sul caso di studio, in modo da poter disegnare la filiera 1 J.J. Lambin, Il marketing strategico e operativo, McGraw Hill, 2004, Milano, pag.156 2 F. Colbert, “Il marketing dell'arte e della cultura”, Etas, Milano, 2000, pag.193 3 P. Kotler, G. Armstrong, Principi di marketing, Pearson, 2006, Milano, pag.286

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Informazioni tesi

  Autore: Giulio Iacobellis
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Economia
  Corso: Marketing e comunicazione
  Relatore: Luca Petruzzellis
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 66

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