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Analisi e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari in pronto soccorso

Gli operatori sanitari hanno maggiore probabilità, rispetto agli altri lavoratori, di essere vittime di violenza o aggressione da parte degli utenti afferenti ai servizi. I risultati di uno studio australiano evidenzia che il 30% degli intervistati ha sperimentato almeno un’aggressione quotidiana. In uno studio irlandese, il 22% del totale di tutte le lesioni riportate dagli operatori sanitari e sociali sono legate alle ferite inflitte da un’altra persona. Tuttavia, sia in Italia che a livello internazionale, c’è stata una inadeguata categorizzazione dei tipi di incidente a cui è esposto il personale. Ciò comporta una maggiore difficoltà di definizione, nonché problemi di confronto dei risultati della ricerca e l’utilizzo di tali risultati per rendere gli ambienti di lavoro sicuri.
OBIETTIVO
Definire le azioni necessarie per il miglioramento della sicurezza degli operatori dei Pronto Soccorso dell’ASL VC attraverso l’analisi e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.
MATERIALI E METODI
Dall’analisi delle schede di segnalazione pervenute si è provveduto ad effettuare un’analisi bibliografica e della letteratura, internazionale e nazionale.
E’ stato elaborato uno strumento di lavoro, un questionario costituito da 22 domande, i risultati ottenuti sono stati elaborati ed utilizzati per costruire ed implementare un programma di prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari in Pronto Soccorso.
RISULTATI
È stata identificata l’entità degli incidenti violenti o aggressivi a cui il personale dei Pronto Soccorso dell’ASL VC è soggetto, chi principalmente aggredisce gli operatori e con quale modalità. È stato rilevato il grado di preoccupazione alle aggressioni. È stata individuata l’area di maggiore rischio e analizzate le cause di maggiore criticità. Gran parte degli operatori sono preoccupati per le violenze sul posto di lavoro, non sanno come usare le procedure per la denuncia o addirittura non ne conoscono l’esistenza.
Gli interventi di miglioramento proposti riguardano: l’applicazione ed implementazione di un programma di prevenzione agli atti di violenza in Pronto Soccorso e l’adozione di una procedura per la gestione del paziente violento in Pronto Soccorso.
CONCLUSIONI
Lo studio di ricerca effettuato ha permesso di dare una visione della realtà che appare sovrapponibile agli studi effettuati in letteratura scientifica. Il quadro delineato ha permesso di definire gli interventi da adottare, per incrementare la sicurezza degli operatori sanitari, nell’attesa di rilevare successivamente una marcata riduzione degli episodi di aggressione.

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1 1. Introduzione Nel corso dell attivit lavorativa gli operatori sa nitari delle strutture ospedaliere e territoriali sono esposti a numerosi fattori dannosi sia per la salute che per la sicurezza. Tra questi assume particolare rilevanza il rischio di affrontare un esperienza di violenza che pu consistere in aggressione o altro evento criminoso tale da portare a lesioni personali importanti o morte. Il National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH)1 definisce la violenza sul posto di lavoro come: ogni aggressione fisica, com portamento minaccioso o abuso verbale che si verifica sul posto di lavoro . Gli atti di v iolenza consistono nella maggior parte dei casi in eventi con esito non mortale, ossia aggressione o tentativo di aggressione, fisica o verbale, quest ultima realizzata con uso di un linguaggio offensivo. Una stima del Bureau of Labor Statistics statunitense2 indica per gli operatori ospedalieri un tasso di incidenza di aggressione non mortale pari a 9,3 per 10.000 contro un valore di 2 per 10.000 nei lavoratori delle industrie del settore privato. Molti di questi episodi avvengono all interno di ospedali, strutture territoriali, in primo luogo servizi per la tossicodipendenza (Ser.T), centri di salute mentale, servizi residenziali e sociali. La Joint Commission riporta, da Gennaio 1995 a Dicembre 2006, un numero complessivo di 141 eventi sentinella legati ad aggressione, violenza, omicidio3. Gli infortuni accaduti nelle strutture ospedaliere italiane e denunciati all INAIL per qualifica professionale e modalit di accadimento nell anno 2 005 ammontano a 429, di cui 234 su infermieri e 7 su medici4. Episodi di violenza contro operatori sanitari possono essere considerati eventi sentinella in quanto segnali della presenza nell ambiente di lavoro di situazioni di rischio o di vulnerabilit che richiedono l adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori. In generale, gli eventi di violenza si verificano piø frequentemente nelle seguenti aree5: - servizi di emergenza-urgenza; - strutture psichiatriche ospedaliere e territoriali; - luoghi di attesa; 1 New York Committee for Occupational Health and Safety. Violence in the workplace: The New York State experience. (Available from Service Employees International Union, 13 13 L. Street, NW, Washington, DC 20005.) (1995, March). 2 U.S. Department of Labor (DOL), Bureau of Labor Statistics: Survey of Occupational Injuries and Illnesses , 2000. Washington, 2. DC: DOL, 2001. 3 The Joint Commission: Sentinel Event Statistics: December 31, 2006 - Type of Sentinel Event. http://www.jointcommission.org/SentinelEvents/Statistics/ 4 Dati INAIL, Andamento degli infortuni sul lavoro . Numero 1, gennaio 2007 5 Dati rilevati dalla raccomandazione n 8 novembre d el 2007 del Ministero della Salute

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Informazioni tesi

  Autore: Luigi Desimone
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Medicina e chirurgia
  Relatore: Alessandro Cataldo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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Parole chiave

aggressione infermieri
aggressioni
operatori sanitari
prevenzione
pronto soccorso
violenza

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