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Cenni sull'intenzionalità musicale

Il tema dell'organizzazione musicale del cervello ricopre un ruolo di particolare rilievo tra le più recenti ricerche in ambito neuroscientifico e psicologico.
Le indagini in questa direzione sono state rese possibili dallo sviluppo di sofisticate tecniche di brain imaging, ma l'interesse suscitato dai problemi legati alla comprensione musicale è connesso radicalmente al ruolo che essa pare ricoprire nel complesso e plastico mosaico delle competenze umane.
Un primo motivo di interesse è legato al carattere composito delle rappresentazioni coinvolte. Un vasto ramo della ricerca neuroscientifica si è focalizzato sulle proprietà visuo-motorie della corteccia frontale agranulare, e più tardi sulle proprietà mirror di questa e altre popolazioni neuronali, delineando un orizzonte rivoluzionario e promettente, in cui un ruolo determinante potrebbe essere svolto dai risultati ottenuti nel campo dell'indagine del cervello musicale, che dà luogo ad una comprensione che potremmo provvisoriamente definire trimodale (motoria, visiva e acustica).
È ormai assodato che il fenomeno neurale della comprensione musicale- che si compia nell'atto dell'esecuzione vera e propria, dell'ascolto “passivo”, dell'immaginazione o della memoria- è inestricabilmente connesso all'esplicazione di una serie di competenze motorie, e che tale nesso tende ad irrobustirsi con l'aumento di queste stesse competenze.
Il recente sviluppo di questi temi accompagna la ricerca in un cambio di paradigma che va progressivamente precisandosi, pur mantenendo un grado di provvisorietà che potremmo definire programmatico, in virtù del carattere trascendentale della prospettiva messa in atto.

Nella presente trattazione, in seguito ad una breve sinossi degli ultimi cruciali trent'anni di ricerca sull'intenzionalità musicale, si tratteggeranno le linee guida dell'indagine attuale con particolare attenzione per alcune questioni fondamentali, primo tra tutti il problema relativo alle modalità della rappresentazione.
Nella prospettiva emergente, la rappresentazione musicale non può più essere considerata come un settore circoscritto in cui formulare o verificare ipotesi di varia generalità, ma costituisce un ambito di ricerca privilegiato i cui rapporti con le dimensioni che si suppongono altre della rappresentazione umana vanno sottoposti ad un continuo vaglio sperimentale congiunto con un'ininterrotta riflessione epistemologica, conducendo ad una continua riformulazione del problema centrale attraverso la quale sia possibile conseguire un effettivo avanzamento della nostra comprensione dei fenomeni neurali e rappresentativi nel loro complesso.

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Introduzione Il tema dell'organizzazione musicale del cervello ricopre un ruolo di particolare rilievo tra le più recenti ricerche in ambito neuroscientifico e psicologico. Le indagini in questa direzione sono state rese possibili dallo sviluppo di sofisticate tecniche di brain imaging, ma l'interesse suscitato dai problemi legati alla comprensione musicale è connesso radicalmente al ruolo che essa pare ricoprire nel complesso e plastico mosaico delle competenze umane. Un primo motivo di interesse è legato al carattere composito delle rappresentazioni coinvolte. Un vasto ramo della ricerca neuroscientifica si è focalizzato sulle proprietà visuo-motorie della corteccia frontale agranulare, e più tardi sulle proprietà mirror di questa e altre popolazioni neuronali, delineando un orizzonte rivoluzionario e promettente, in cui un ruolo determinante potrebbe essere svolto dai risultati ottenuti nel campo dell'indagine del cervello musicale, che dà luogo ad una comprensione che potremmo provvisoriamente definire trimodale (motoria, visiva e acustica). È ormai assodato che il fenomeno neurale della comprensione musicale- che si compia nell'atto dell'esecuzione vera e propria, dell'ascolto “passivo”, dell'immaginazione o della memoria- è inestricabilmente connesso all'esplicazione di una serie di competenze motorie, e che tale nesso tende ad irrobustirsi con l'aumento di queste stesse competenze. Il recente sviluppo di questi temi accompagna la ricerca in un cambio di paradigma che va progressivamente precisandosi, pur mantenendo un grado di provvisorietà che potremmo definire programmatico, in virtù del carattere trascendentale della prospettiva messa in atto. Nella presente trattazione, in seguito ad una breve sinossi degli ultimi cruciali trent'anni di ricerca sull'intenzionalità musicale, si tratteggeranno le linee guida dell'indagine attuale con particolare attenzione per alcune questioni fondamentali, primo tra tutti il problema relativo alle modalità della rappresentazione. Nella prospettiva emergente, la rappresentazione musicale non può più essere considerata come un settore circoscritto in cui formulare o verificare ipotesi di varia generalità, ma costituisce un ambito di ricerca privilegiato i cui rapporti con le dimensioni 3

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Informazioni tesi

  Autore: Damiano Menin
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filosofia
  Relatore: Corrado Sinigaglia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 38

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