Skip to content

Identificazione di un tRNATrp troncato che stimola l'attività RNA-N-glicosidasica della gelonina, una proteina vegetale che inattiva i ribosomi

L'inattivazione dei ribosomi da parte della gelonina, una ribosome-inactivating protein (RIP) con attività RNA-N-glicosidasica sul 28S rRNA, richiede cofattori macromolecolari presenti nei supernatanti post-ribosomiali. Uno di questi cofattori è stato purificato da fegato di ratto ed identificato in un RNA di circa 70 nucleotidi che ha una sequenza analoga all'80% con quella del tRNATrp di mammifero (bovino). L'analisi del pattern di sequenza evidenzia la co-presenza di due forme 3'-immature di tRNATrp nella preparazione, l'una accorciata dell'A75, l'altra sia dell'A75 che della C74. In presenza di ATP, CTP e tRNA nucleotidiltransferasi, l'RNA che stimola la gelonina si rivela un buon accettore di triptofano. Inoltre esperimenti di "gel mobility shift" e di digestione con RNAasi H dimostrano che l'RNA che stimola la gelonina è in grado di formare un ibrido con un oligodesossinucleotide complementare alla zona 55-72 della sequenza del tRNATrp di mammifero (bovino). La digestione con ribonucleasi H, diretta dall'oligodesossinucleotide, abolisce anche l'attività stimolante la gelonina di preparazioni grezze di RNA, confermando che l'unico RNA attivo nel promuovere l'azione della gelonina è una molecola tRNATrp-simile.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 INTRODUZIONE 1. LE RIP 1.1 Definizione e struttura Le "ribosome-inactivating proteins" (RIP) sono proteine, per la maggior parte di origine vegetale ed alcune di origine batterica, in grado di agire sui ribosomi eucariotici bloccando la sintesi proteica (Barbieri et al., 1993), uno dei più importanti processi cellulari di sintesi macromolecolare accanto alla replicazione del DNA. Dal punto di vista strutturale le RIP sono distinte in due gruppi: le RIP-1 e le RIP-2. Le RIP-1, che formano il gruppo assai più numeroso, sono costituite da una singola catena polipeptidica di circa 30 kDa; le RIP-2 invece hanno un peso molecolare di circa 60 kDa e sono costituite da due catene polipeptidiche, denominate A e B, unite tra loro da interazioni idrofobiche e almeno da un ponte disolfuro (Lewis e Youle, 1986). La catena B è dotata di proprietà lectiniche e, legandosi a specifici recettori di natura glicidica presenti sulla membrana cellulare, permette l'ingresso della catena A nel citoplasma. La catena A è del tutto simile alle RIP-1 ed una volta penetrata all'interno della cellula ne determina in breve tempo la morte, spegnendo le funzioni ribosomiali. Questo processo di cooperazione tra le due catene è indispensabile per l'espletarsi dell'attività citotossica delle RIP-2. L'analogia esistente nella sequenza aminoacidica e nelle proprietà enzimatiche tra la catena A delle RIP-2 e le RIP-1 avvalora l'ipotesi (per altro convalidata da studi a livello genetico) secondo la quale le due classi di proteine avrebbero avuto origine da un gene ancestrale comune; in particolare le RIP-2 si sarebbero formate in seguito alla fusione del gene ancestrale con un secondo gene codificante il polipeptide con proprietà lectiniche (Ready et al., 1984). Data la loro capacità di penetrare all'interno della cellula, le RIP-2 sono potenti inibitori delle sintesi proteiche sia in cellule intere sia in sistemi acellulari e sono considerate tra le tossine più potenti esistenti in natura, essendo estremamente tossiche sia per gli animali che per l’uomo (Stirpe et al., 1992). A tal proposito, si ricorda una vicenda criminale risalente al 1978, anno in cui la morte di un personaggio politico, avvenuta a Londra, fu provocata da un proiettile iniettato da ignoti nella gamba della vittima mediante un ombrello modificato. Si scoprì in seguito che causa della morte era stata una piccola quantità di ricina, la RIP- 2 estratta da Ricinus communis (Stirpe et al., 1992), contenuta all'interno della pallottola. Le RIP-1 invece, pur essendo potenti inibitori delle sintesi proteiche in sistemi

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandra Pallanca
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1994-95
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze Biologiche
  Relatore: Francesco Novello Paglianti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 35

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

28s rrna
gelonina
n-glicosidasi
rip
sintesi proteica
triptofano
trna
trnatrp
ribosomi

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi