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La musica in MP3: implicazioni e problematiche

Il primo capitolo è una sorta di introduzione storica mirata ad analizzare il fenomeno della fruizione musicale dalla fine del sec. XIX, fino ai nostri giorni. Tra la fine del XIX e l'inizio del XX sec. comparvero le prime macchine o meccanismi di riproduzione musicale, quali gli organetti a manovella, il fonografo, il grammofono; proprio quest'ultimo ebbe un buon successo commerciale e così cominciò l'era del disco. La fruizione di musica in casa si diffuse anche per merito della radio, negli anni '30, con la radio ed il disco si diffonde il fenomeno di un certo tipo di generi musicali che per la loro vasta diffusione sono detti musica di consumo. A partire dagli anni '60 si ebbe il fenomeno della diffusione del nastro magnetico, per la prima volta la musica può essere prodotta, registrata, copiata e a bassi costi. L'elettronica prima, il mondo del digitale poi, hanno dato l'opportunità di una diffusione su vasta scala di vere e proprie macchine di autoproduzione di musica a livello amatoriale; gli appassionati di musica possono facilmente copiare e scambiarsi la musica dei loro artisti preferiti. Infine attraverso il videoclip, le sigle, la pubblicità, la musica diventa anche un fenomeno visivo e quindi ancora più tattile, carnale, e di consumo.
Il successivo secondo capitolo introduce al mondo della musica utilizzata con la tecnica digitale ed i personal computer; una nuova era della diffusione della musica si ebbe infatti nel corso degli anni '90 con la concomitanza del formato MP3 e la nascita dei siti Internet "fai da te" di distribuzione telematica dei file; nasce così infatti, come fenomeno studentesco nei college delle università del nord america, lo scambiarsi musica in file MP3. Dai college il fenomeno si espanse a macchia d'olio diventando un fenomeno mondiale; le società dei produttori e degli editori ed autori di musica, lamentarono gravi perdite sulle vendite dei cd che venivano prima copiati, e poi distribuiti, illegalmente, da una enorme comunità di amatori e collezionisti di musica. Nel successivo terzo capitolo si descrive come il mondo legislativo si è comportato nei confronti della pirateria su rete Internet, adeguandosi con nuove emanazioni di leggi e nuovi tipi di licenze e permessi o tecniche di protezione anticopia.
Nelle conclusioni ed in appendice nelle letture, vengono riportati i pareri e le opinioni dei vari soggetti impegnati a difendere i diritti d'autore o, al contrario, di coloro che sono per la fine del copyright, visto come un sistema di privilegi che con Internet possono essere benissimo elusi. Infine vengono tracciate le nuove modalità di fruizione musicale con il mezzo computer, la tendenza è quella di accumulare sempre più brani, il collezionismo di ingenti quantità di musica è ora divenuto un fenomeno più diffuso ed accessibile a bassi costi grazie al computer e ad Internet.

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3 Introduzione Il formato di compressione audio denominato MP3 (abbreviazione dell‘algoritmo di codifica chiamato MPEG-I Layer III) permette di “alleggerire” i file musicali, ovvero di comprimere lo spazio occupato da un brano musicale nella memoria (hard disc) del computer; se prima un minuto di musica registrato nel comune formato chiamato WAV occupava 10MB di spazio su disco, ora la stessa musica viene compressa nel formato MP3 occupando 1/10 circa dello spazio iniziale, conservando una buona qualità sonora comparabile all‘originale. Questo è il principale motivo del successo di questo nuovo formato: mentre prima la scarsità di banda (ovvero la possibilità di trasmissione via cavo) e la limitata capienza degli hard disc (stiamo parlando di personal computer comunemente usati dai più) non permettevano all‘utente di caricare i file musicali dalla rete e di memorizzarli, ora, senza bisogno di macchine più potenti, questo è possibile. Un‘altra ragione del successo degli MP3 è il facile utilizzo, molto semplice di per sé e messo (per ora) in concessione (per quanto concerne lo sviluppo dei vari decoder ed encoder freeware1) dai proprietari Fraunhofer and Thomson (uno studio di ricerca tedesco), i creatori dell‘algoritmo di compressione; cosicché è stato possibile che i programmatori potessero elaborare una gran quantità di programmi gratuiti che permettono l‘utilizzo del formato MP3. Il boom è poi scoppiato in concomitanza con il successo 1 Il decoder è lo strumento utilizzato per ascoltare il file compresso, decodificare significa trasformare il file compresso in un segnale audio mentre l'encoder è il codificatore, ovvero (nel nostro caso) lo strumento per comprimere l'audio "grezzo" o "originale" ed editare i file MP3; freeware è il software a distribuzione gratuita.

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Informazioni tesi

  Autore: Lorenzo Cimiraglia
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: DAMS - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Giuseppina La Face
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 209

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