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Schindler Award 2010. Strategie per la valorizzazione e l'accessibilità - Parco Olimpico di Berlino

B_link nasce come soluzione ad una richiesta di maggiore accessibilità all’area sportiva del Parco Olimpico di Berlino e alle zone adiacenti, posta dal concorso internazionale di Architettura Schindler Award 2010. Le scelte progettuali si inseriscono perciò all’interno di un discorso più ampio di accessibilità e progettazione, rintracciabile ad ogni livello di lettura della proposta.
Progettare l’accessibilità risulta molto affine al progettare la libertà. Significa infatti permettere ad ogni essere umano la libertà di movimento in tutte le direzioni e situazioni e la libertà di fruizione di ogni servizio.
Progettare accessibile identifica perciò un approccio in grado di dare anche risposte diverse da quelle tecniche e normative, rivolgendo l’attenzione all’uomo, al suo rapporto con la natura e con il costruito, agli spazi e alle strutture che ogni persona può attraversare e vivere.

Il progetto risponde in prima istanza alla richiesta di migliorare il collegamento della stazione di Pichelsberg con l’area sportiva e con l’arena estiva esistente.
B_link forma il collegamento funzionale e spaziale tra i servizi e le attività sportive e cultu¬rali dell’intera area, che sono costruiti come unità a sé stanti.
I diversi livelli presenti, soprattutto il taglio della S-Bahn, la valle di Murellenslucht e l’area del Waldbuhne ricordano che la natura qui, a differenza di molti altri casi a Berlino, ha dato importanza alle quote, ai dislivelli, alle forti e medie pendenze. L’assetto orografico dimostra come sia impossibile approcciare a questo luogo abbandonando lo studio della sezione del terreno.
Da questa semplice premessa nasce un principio fondamentale del progetto, che consiste nello sfruttare proprio le acclività esistenti per organizzare l’area e renderla maggiormente accessibile e comprensibile, a pubblico e spettatori.

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Centro equestre. Campo scoperto mente 5 piattaforme, Pichelsberg station ne ha solo una nel mezzo, mal collegata all’altopiano adiacente e alla zona residenziale sul versante opposto al Pichelsberg Tip. La stazione è situata in un profondo fossato ed è collegata con le vicine strade attraverso lun- ghe scale alle due estremità, mentre ascensori nascosti ad est provvedono alla minima acces- sibilità. Pichelsberg station può essere utilizza- ta come capolinea grazie ad un piccolo binario tronco posto oggi ad ovest della stazione. In occasione dei concerti al Waldbuhne vengono infatte inserite corse speciali dal centro città. ture, buona parte degli ospiti si è spostata e la frequenza in questo maneggio si è ridotta significativamente. Il parcheggio sulla Passenheimer strasse, Prin- cipale area parcheggi vicino alla zona eque- stre: - 180 posti auto o rimorchi - dislocazione adatta per la sosta dei rimorchi dei cavalli Il parcheggio non pavimentato serve il Rei- terstadion a est e Reitanlange Pichelsberg ad ovest,più gli altri centri sportivi e lo stadio. La S-Bahn station Pichelsberg La stazione di Pichelsberg serve l’area residen- ziale attraverso Heerstrasse, il Pichelsberg Tip e la parte ad ovest del parco olimpico. - raggiunta dalle linee S-Bahn S5 e S75 - due binari con una doppia piattaforma lunga circa 185 metri e larga 10 metri - scale nella parte terminale verso ovest por- tano a Elsa Rendschmitt Weg e Tharaur Alle - scale e ascensori della parte ad est portano a Schirwindter Allee - alcuni locali tecnici sono situati sotto terra e vicino alla scala a est. Pichelsberg station è la più piccola delle tre stazioni di transito urbano che servono il par- co olimpico; risulta inoltre mal accessoriata per accogliere grandi folle di visitatori, infatti mentre le altre due fermate hanno rispettiva- Il Reitlange Pichelsberg è il centro equestre per l’allenamento e gare con: - scuderia - campo equestre - stalle ed infrastrutture - ristorante e club house L’edificio con un cortile su quattro lati, si svi- luppa da nord a sud, mentre la club house e lo spazio per l’equitazione si sviluppano da est ad ovest. Lo spazio per il dressage e per il salto degli ostacoli è situato ad ovest della sala per le corse. Gli edifici e la club house sono in mattoni, mentre la restante area è realizzata in legno: quest’ultima, in contrasto con la ben mante- nuta struttura in mattoni è in disfacimento. Con l’apertura di nuove e più moderne strut- Centro equestre, parcheggio, stazione PIchelsberg Station 18

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Montobbio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura
  Relatore: Enrico Davide Arch. Bona
Coautore: Gemma Scartabelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

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Parole chiave

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