Skip to content

Il problema dell'immunità parlamentare nell'evoluzione più recente. Le posizioni della stampa

La natura realmente democratica di un Paese è rappresentata dall’equilibrio dei poteri. La storia del costituzionalismo liberale ci insegna come la reciproca delimitazione delle sfere di attribuzione degli organi istituzionali costituisce, infatti, una condizione necessaria per garantire che nessuno prevalga sugli altri e che le decisioni pubbliche e in senso ampio l’esercizio del potere, siano il frutto della convergenza e del bilanciamento tra istanze diverse.
E’ proprio in questa prospettiva che la nostra Costituzione delinea un complesso di checks and balances teso a garantire la reciproca limitazione dei poteri e, conseguentemente, la loro leale cooperazione nell’interesse pubblico, attribuendo peraltro alla Corte Costituzionale il compito di dirimere, attraverso l’istituto del conflitto di attribuzioni eventuali controversie tra i poteri dello Stato (oltre che tra lo Stato e le regioni) circa il corretto esercizio delle funzioni a ciascuno attribuite.
In quest’ottica vanno ricondotte le prerogative costituzionali, sancite in favore degli organi costituzionali. All’interno di tali prerogative può quindi ricondursi l’istituto delle immunità parlamentari. Tale istituto è guidato dall’esigenza di assicurare ai titolari delle cariche considerate, e proprio in ragione della loro rilevanza, il libero esercizio delle proprie funzioni.
Lungi dal rappresentare degli ingiustificati privilegi, tali prerogative costituiscono invece delle garanzie necessarie al corretto e libero esercizio delle funzioni istituzionali, non derogatorie del principio di eguaglianza dinanzi alla legge di tutti i cittadini ma espressione del diverso trattamento che l’art. 3 Cost. legittima e impone, rispetto a situazioni oggettivamente diverse.
A diciassette anni di distanza dalla scelta drastica di eliminare l’istituto dell’autorizzazione a procedere, è giusto rilevare che essa non ha risolto i problemi, spostando buona parte del contenzioso sull’insindacabilità.
Oggi restaurare il vecchio articolo 68, Cost. sembra un ipotesi azzardata, anche se molte delle proposte presentate in Parlamento seguono la logica del ripristino sic et simpliciter dell’immunità, tutte giustificate dall’altissima conflittualità esistente tra potere politico e magistratura.
E’ proprio da questo insopprimibile conflitto che sorgono, in sede politica, le proposte di modifica dell’attuale sistema di garanzie per i parlamentari.
In particolare si sostiene, da parte di alcune forze politiche, che l’esistenza di processi penali che vedono imputati esponenti dell’attuale maggioranza e lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri determinerebbe un “vulnus nell’assetto democratico del Paese”, un tentativo di delegittimazione del voto liberamente espresso dal popolo; o peggio, si sostiene che l’esercizio dell’azione penale nei confronti di membri autorevoli del Parlamento e del Governo costituirebbe una sorta di “golpe per via giudiziaria”, un sovvertimento delle regole fondamentali della democrazia.
Da tali tesi nascono le proposte oggetto di dibattito nel periodo più recente: da quella della sospensione totale dell’azione penale nei confronti dei parlamentari a quella della reintroduzione dell’autorizzazione preventiva a procedere, ma per i soli reati cosiddetti politici (distinti cioè dai reati definiti comuni).
Le proposte avanzate muovono, per la precisione, dalla preoccupazione di esorcizzare il cosiddetto “golpe giudiziario” ossia il rischio che eventuali sentenze di condanna del Presidente del Consiglio dei ministri in carica e di altri esponenti di rilievo possano determinare un sovvertimento del risultato elettorale.
Allo stato attuale, parlare di immunità, significa dunque, purtroppo, far riferimento al Presidente del Consiglio Berlusconi.
Da un analisi dei quotidiani e dei periodici di approfondimento culturale e di attualità politica si evince un dato significativo: qualsiasi dialogo sulle immunità non riesce a prescindere da valutazioni strettamente politiche. In particolare, pensare all’immunità prescindendo dal considerare la situazione del Presidente del Consiglio non riesce a molti.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 Capitolo 1 L’evoluzione storica delle immunità parlamentari dall’avvento della Costituzione alla crisi dell’istituto 1. Le origini delle immunità parlamentari Le espressioni “immunità, prerogative, privilegi, guarentigie parlamentari” stanno ad indicare quel complesso di disposizioni normative mediante le quali, con un'ampiezza maggiore o minore a seconda delle varie epoche storiche e dei regimi politici esistenti all'interno dei singoli Paesi, si tende ad assicurare e a garantire ai membri del Parlamento uno status giuridico particolare, soprattutto per quanto attiene all'esercizio di certe libertà, che si sostanzia fondamentalmente nella previsione di deroghe al diritto comune1. La prevalenza accordata, nell'uso, all'una o all'altra di tali espressioni sembra dovuta più a ragioni di carattere storico-politico che a motivi di ordine “dogmatico”, benché in tempi più recenti si sia più accentuatamente delineata la tendenza ad attribuire un differente valore sostanziale alle diverse qualificazioni preferendosi, specie nei Paesi non anglosassoni, il termine di prerogative parlamentari2. In questo quadro notiamo che mentre con “privilegio” viene accentuato il carattere individuale ed eccezionale delle situazioni giuridiche previste, con “prerogativa”, invece, si sottolinea il legame della deroga con l'esercizio della funzione e con l'interesse pubblico generale, e con “immunità”, il concetto di esenzione e di non sottoposizione a determinati obblighi e vincoli previsti in via ordinaria dal diritto per ogni persona ed istituzione, senza ulteriormente determinare 1 P. RESCIGNO, Immunità e privilegio, in Riv. Dir. Civ., 1961, vol.I, p. 425. 2 G. LOJACONO, Le prerogative dei membri del Parlamento, Milano, 1954, p. 34.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Giada Gasperoni
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Sapienza- Università di Roma
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze dell'amministrazione
  Relatore: Achille Chiappetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 140

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

articolo 68 cost.
autorizzazioni ad acta
fumus percecutionis
giurisprudenza costituzionale
immunità parlamentare
improcedibilità
inammissibilità
insindacabilità
legittimo impedimento
lodo alfano
magistratura vs politica
mani pulite
prerogative
privilegio
status di parlamentare
tangentopoli

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi