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La doppia appartenenza culturale negli immigrati di prima e seconda generazione

Negli ultimi anni, il passaggio da un tipo di immigrazioni per lavoro, e quindi temporanee, a quelle per popolamento, con la conseguente stabilizzazione di intere fasce di popolazione, ha imposto alla riflessione sociologica la creazione di una nuova categoria sociale: le cosiddette seconde generazioni di immigrati. Dunque, quando si parla di immigrati oggi non basta più riferirsi ai genitori, ma bisogna considerare anche i figli, i quali sono cresciuti nel nuovo paese o vi sono addirittura nati e vi hanno compiuto almeno una parte della loro scolarizzazione o della formazione professionale. Perciò il giovane immigrato si trova a dover affrontare il non sempre facile compito di dover mediare tra i due mondi, alla ricerca di un delicato equilibrio identitario, che deve essere continuamente rinegoziato e definito. Pertanto la proposta identitaria a volte diventa un vero e proprio tormento per il giovane e può risolversi, nel peggiore dei casi, in un vuoto identitario. Altre volte, si verifica quella che Hutnik definisce come pluri-appartenenza , affermando che gli individui, potendo scegliere la propria identificazione etnica, possono anche partecipare a più culture, assumere cioè più riferimenti identitari.
Attraverso il presente lavoro si è voluto indagare come la questione della doppia appartenenza culturale sia una sfida che riguarda contemporaneamente sia i giovani che i loro genitori, anche se viene esperita con modalità differenti.
La prima parte dell’elaborato è costituita dalla raccolta dei contributi teorici di vari autori sulla tematica trattata, mentre la seconda parte illustra le modalità e i risultati della ricerca esplorativa condotta su alcuni immigrati di prima e di seconda generazione che risiedono nella città di Catania.
Il primo capitolo permette di inquadrare il fenomeno migratorio dal punto di vista sociologico e definisce le seconde generazioni di immigrati come categoria sociale, analizzando anche le problematiche che esse si trovano ad affrontare nel contesto della società ricevente.
Nel secondo capitolo viene approfondita la questione della doppia appartenenza culturale, passando in rassegna le varie strategie di acculturazione che il soggetto adotta nel contatto con la nuova società e viene definito il concetto di identità etnica. Inoltre vengono delineate le caratteristiche della famiglia immigrata, ambito entro il quale le dinamiche identitarie possono rinforzarsi o essere messe in discussione.
Il terzo ed ultimo capitolo, illustra infine, dopo aver tracciato alcune premesse teoriche sulle differenze e gli elementi di continuità tra le prime e le seconde generazioni, la metodologia usata per la ricerca e propone un’analisi delle interviste biografiche.

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INTRODUZIONE La storia dell’umanità è stata da sempre caratterizzata da continui spostamenti di persone o di interi gruppi da un posto all’altro del pianeta, alla ricerca di migliori condizioni di vita. L’immigrazione è certamente un fenomeno che nasce da cambiamenti strutturali della società e che al tempo stesso li determina, pertanto rappresenta una fonte non indifferente di trasformazioni a livello culturale. Le culture infatti sono fluide e gli individui interpretano attivamente le loro tradizioni rinnovandole per poter gestire i cambiamenti che le relazioni con gli altri inevitabilmente comportano. La sociologia dello straniero tratteggia un individuo al limite tra due culture, in una condizione di “liminalità”, cioè in una situazione di confine culturale, in cui l’individuo si trova a dover continuamente 1 mediare tra istanze culturali diverse. Essi sono come sospesi tra due mondi, in bilico tra modelli culturali tra loro differenti, e spesso, anche molto distanti: quello della società di origine, rappresentato nel nuovo contesto dalla famiglia, e quello della società che li accoglie. Gli 1 Cfr. Kacznski G., Emigrazione e immigrazione. Una postilla sociologica, in «Formazione e società», 1-2, 2002, pp. 110-116. III

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Informazioni tesi

  Autore: Davide Mezzasalma
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Scienze e tecniche psicologiche
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Liana Daher
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 83

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