Skip to content

Studio teorico e sperimentale di un partitore semi-frontale in corrente veloce

In tutti i sistemi di drenaggio urbano di concezione moderna, tanto misti quanto separati, si pone la necessità di operare delle partizioni delle portate defluenti. Nel primo caso ciò avviene poiché sarebbe impossibile trattare in un impianto di depurazione (dimensionato per i liquami) la portata pluviale, nel secondo caso poiché le prime acque di pioggia risultano contaminate per il ruscellamento lungo le strade urbane, al punto di richiedere un trattamento depurativo prima di essere restituite al corpo idrico ricettore.
Può inoltre capitare, per i motivi più svariati, di dover “alleggerire” la portata defluente in un alveo, deviandone una certa aliquota su percorsi alternativi mediante scaricatori di alleggerimento. Ciò avviene, ad esempio, quando un manufatto a valle di un ramo fognario non è in grado di sopportare la massima portata che può defluire nel ramo stesso.
La tecnica ingegneristica ha individuato un variegata gamma di manufatti di partizione, adatti alle diverse condizioni idrodinamiche e alle diverse configurazioni plano-altimetriche che possono presentarsi, ognuno caratterizzato da una determinata efficienza e da specifici vincoli progettuali.
La presente tesi riferisce dello studio sperimentale e teorico di un partitore semi-frontale operante in condizioni di corrente veloce. Il manufatto è costituito da un setto orizzontale e uno verticale che individuano, all'interno di uno speco rettangolare, una sezione, anch'essa rettangolare, avente una delle pareti verticali in comune con lo speco principale e la base ad una determinata altezza dal fondo. La portata defluente all'interno del manufatto è successivamente deviata verso il derivatore, mentre l'acqua che rimane all'esterno dello stesso, prosegue il suo percorso nello speco originario. Tale configurazione consente l'uso di un derivatore il cui fondo si trovi ad una quota superiore a quella del collettore principale.

Il lavoro è stato sviluppato nell'ambito di una convenzione stipulata tra il Commissariato Straordinario Emergenza Sottosuolo ed il Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale (DIGA) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, avente come oggetto la realizzazione di modelli fisici di scaricatori di piena semi-frontali da realizzarsi lungo la Nuova Collettrice di Via Tasso. Dalla ricerca bibliografica effettuata, tali manufatti non risultano adeguatamente indagati dal punto di vista sperimentale e quindi non risulta possibile pervenire a indicazioni di tipo progettuale. Ciò comporta che, per poter dimensionare gli stessi, occorre effettuare delle prove sperimentali su modello fisico.
La sperimentazione è stata condotta su un modello fisico in scala geometrica ed idraulica, realizzato nel canale a pendenza variabile del laboratorio di idraulica del DIGA e si è concentrata sulla determinazione della scala di deflusso del manufatto in funzione delle caratteristiche della corrente in arrivo e dei parametri progettuali (distanza del setto verticale dalla parete del collettore e altezza del setto orizzontale dal fondo dello stesso), analizzando inoltre le condizioni idrauliche della corrente in corrispondenza dell'imbocco del partitore.
Il comportamento idraulico del partitore semifrontale si è dimostrato stabile per tutto il campo di variazione del numero di Froude indagato, compreso tra 2 e 4. Sebbene in alcuni casi si sia riscontrata la formazione di un risalto idraulico, con conseguente funzionamento in corrente lenta di parte dell'opera, tale fenomeno è da attribuirsi alla contropendenza del manufatto, presente nel modello, ma non nel prototipo.
La ripartizione delle portate tra il canale ed il manufatto si è dimostrata sostanzialmente proporzionale al rapporto delle aree delle sezioni idriche, valutate rispetto al tirante della corrente in arrivo.
Ai risultati sperimentali è stata affiancata un'analisi teorica ispirata alla trattazione fatta da D. Citrini per i derivatori frontali, basata sulle equazioni classiche dell'idraulica, espressioni dei principi di conservazione dell'energia e della continuità, particolarizzate per la geometria in esame ed opportunamente adimensionalizzate.
Il modello matematico così ottenuto prevede in maniera soddisfacente il tirante idrico nella parte dell'alveo non interessata dal manufatto se si ammette, per la corrente defluente al di sotto del setto orizzontale, un coefficiente di contrazione variabile, coerentemente con i risultati sperimentali di G. Cozzo. Il tirante idrico all'interno del manufatto risulta invece lievemente sottostimato dal modello matematico.
Sono stati inoltre confrontati due diversi profili per il bordo del manufatto investito dalla corrente, uno a spigolo vivo verso l'esterno e smussato verso l'interno, l'altro completamente smussato. L'effetto di tale parametro non è risultato significativo per la ripartizione delle portate, mentre si è riscontrata una maggiore stabilità del coefficiente di contrazione con lo spigolo completamente smussato.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Quando tu metti insieme la Scienzia de' moti dell'acqua, ricordati di mettere, di sotto a ciascuna proposizione, li sua giovamenti, a ciò che tale scienzia non sia inutile. Leonardo da Vinci Quando c'è di mezzo l'acqua, prima i fatti, poi la ragion delle cose. Gaetano Pagano di Melito 2

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Michele Alexander Gennaro Pagano Di Melito
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria per l'ambiente e il territorio
  Relatore: Giuseppe Del Giudice
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 56

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

alleggerimento
corrente veloce
fognatura
frontale
idraulica
partitore
scaricatore
sfioratore

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi