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Situazione del plagio musicale in Europa e negli Stati Uniti e studio dell'efficacia di similarità melodiche nell'individuazione di casi di plagio.

"Il plagio consiste nell'appropriazione degli elementi creativi dell' opera altrui; nel ricalcare, cioè, in modo parassitario quanto da altri ideato e, quindi, espresso in una forma determinata e identificabile" (App. Roma,16/02/1987).
Il plagio nella sua definizione più generica rappresenta un' appropriazione illecita di elementi originari e creativi di un'opera introdotti all'interno di un'altra.
Il plagio, che va a toccare molti contesti diversi come quello letterario, politico, scientifico,
musicale, rappresenta un problema di cui si è discusso molto a causa della sua complessità, in quanto difficile da definire in maniera univoca e non essendoci leggi atte alla risoluzione di tale problema.
Nello specifico, la similarità melodica di un particolare motivo musicale che può essere
riconosciuta in maniera quasi immediata anche da soggetti che non hanno una particolare formazione musicale, viene considerata dalla giurisprudenza come uno dei fattori di maggior rilievo quando si tratta di dover confrontare e analizzare una versione illegittima, o presunta tale, di un brano preesistente.
Sebbene la prassi sia, in linea generale e all'interno dell'ambito musicale, quella di identificare 4 o 8 battute per definire un plagio, in realtà questa procedura non è mai stata sufficiente per tenere in considerazione le innumerevoli caratteristiche di similarità
melodica tra due brani; non esistono infatti regole precise per identificare il plagio quale, come già detto, un numero prefissato di battute, ma fino ad ora è stato necessario valutare caso per caso ed affdarsi ai CTU richiesti dal tribunale.
Quindi, posta questa come base, per poter dare un supporto all'investigazione del plagio e alle decisioni finali di una corte giuridica, abbiamo introdotto un meccanismo che permetta di considerare le similarità in un contesto più ampio e verificarle mediante tale meccanismo partendo da un database di cause giuridiche già decise e documentate.

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Capitolo1 Introduzione 1.1 PREMESSA “Il plagio consiste nell’appropriazione degli elementi creativi dell’opera altrui; nel ricalcare, cioe`, in modo parassitario quanto da altri ideato e, quindi, espres- so in una forma determinata e identificabile”. 1 Quando un individuo si appropria di elementi rappresentativi e creativi di un’o- pera, per introdurli all’interno di un’altra sotto il proprio nome, ci troviamo in presenza di una contraffazione qualificata e aggravata, ossia di una riproduzio- ne abusiva di un’opera altrui con appropriazione di paternita` (L.n. 633 del 1941). Marziale, nel suo famoso epigramma 522, adopera la parola plagio in senso fi- gurato, paragonando la falsa attribuzione di opere letterarie altrui all’illecito assoggettamento di schiavi altrui al proprio servizio, dando cos`ı vita ad un se- condo significato, che ancora oggi sopravvive nelle lingue moderne, indicante l’azione di farsi credere autore di prodotti dell’ingegno altrui e quella di ripro- durli fraudolentemente. In un caso e nell’altro, dunque, rappresenta un’appropriazione illecita: il pla- gio e` infatti un concetto molto ampio e complesso da definire univocamente, in quanto va a toccare diversi aspetti come quello letterario, politico, artistico, musicale e scientifico. Perche` vi sia plagio, in uno di questi ambiti, non e` necessario che venga copiata l’intera opera, ma e` sufficiente che la violazione riguardi il nucleo essenziale di essa, nel senso che gli eventuali elementi aggiunti, modificati o soppressi non siano tali da eliminare il legame esistente tra l’opera stessa ed il suo autore.3 Nella sua forma piu` semplice il plagio si puo` realizzare in varie forme: per esem- pio attraverso la riproduzione totale e parziale dell’opera originaria, attraverso una sua elaborazione “non creativa”, oppure creativa ma abusiva e usurpatrice di paternita` e camuffata attraverso un lavoro di ritaglio, di trasferimento, o di cambiamenti meramente formali, attraverso la trasformazione da una in altra 1App. Roma, 16/02/1987 2Epigrammi, Liber VII, 52 3Cfr. Trib. Monza, 26/05/1994. 1

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Informazioni tesi

  Autore: Gianfrancesco Musella
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze e Tecnologie della Comunicazione Musicale
  Relatore: Paolo Perlasca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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