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Il ruolo dell'attenzione visuo-spaziale nello sviluppo delle abilità di lettura: le prime evidenze da uno studio longitudinale

Il presente lavoro di tesi s’inserisce all’interno di un più ampio progetto il cui obiettivo è quello di individuare le funzioni cognitive utili a predire il futuro sviluppo delle abilità di lettura. Tale progetto di ricerca, a disegno longitudinale, si prefigge di seguire l’acquisizione delle abilità di lettura in un arco temporale che va dall’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia fino al secondo anno della Scuola Primaria. Un simile disegno è richiesto, infatti, per analizzare quali possono essere le funzioni che stanno alla base dell’apprendimento della lettura.
Dopo aver descritto il ruolo dell’attenzione visiva spaziale (AVS) nel processo di lettura e nell’insorgenza del suo specifico disturbo (i.e. dislessia evolutiva, DE), verrano considerati i principali modelli attualmente disponibili che tentano di spiegare i meccanismi attraverso cui leggiamo e come impariamo farlo.
Sarà dedicato ampio spazio alla definizione del disturbo d’apprendimento della lettura (DE), alla descrizione delle diverse tipologie di dislessia evolutiva proposte dai vari autori ed all’esemplificazione delle teorie eziologiche più accreditate. In seguito verranno riassunti i principali risultati provenienti dalla ricerca sui predittori delle abilità di lettura.
A questa iniziale rassegna della letteratura in materia, seguirà la presentazione dei risultati dello studio condotto, cercando di evidenziare il ruolo svolto dall’AVS nel processo di segregazione grafemica – prima fondamentale tappa del normale apprendimento delle abilità di lettura. Saranno confrontate le prestazioni dei bambini in diversi compiti visuo-spaziali ed uditivo-fonologici misurate all’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia con il grado di competenza nella lettura, misurato alla fine del primo anno di Scuola Primaria.
Infine, i dati raccolti saranno discussi alla luce dei possibili risvolti educativi, non solo per quanto riguarda il processo di apprendimento della lettura in sé, ma anche relativamente al ruolo che tali abilità ricoprono nel favorire un’adeguato adattamento del bambino al contesto scolastico-educativo in cui è inserito.

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I INTRODUZIONE Il presente lavoro di tesi s inserisce all interno di un piø ampio progetto il cui obiettivo Ł quello di individuare le funzioni cognitive utili a predire il futuro sviluppo delle abilit di lettura. Tale progetto di ricerca, a disegno longitudinale, si prefigge di seguire l acquisizione delle abilit di lettura in un arco temporale che va dall ultimo anno della Scuola dell Infanzia fino al secondo anno della Scuola Primaria. Un simile disegno Ł richiesto, infatti, per analizzare quali possono essere le funzioni che stanno alla base dell apprendimento della lettura. Dopo aver descritto il ruolo dell attenzione visiva spaziale (AVS) nel processo di lettura e nell insorgenza del suo specifico disturbo (i.e. dislessia evolutiva, DE), verrano considerati i principali modelli attualmente disponibili che tentano di spiegare i meccanismi attraverso cui leggiamo e come impariamo farlo. Sar dedicato ampio spazio alla definizione del disturbo d apprendimento della lettura (DE), alla descrizione delle diverse tipologie di dislessia evolutiva proposte dai vari autori ed all esemplificazione delle teorie eziologiche piø accreditate. In seguito verranno riassunti i principali risultati provenienti dalla ricerca sui predittori delle abilit di lettura. A questa iniziale rassegna della letteratura in materia, seguir la presentazione dei risultati dello studio condotto, cercando di evidenziare il ruolo svolto dall AVS nel processo di segregazione grafemica prima fondamentale tappa del normale apprendimento delle abilit di lettura. Saranno confrontate le prestazioni dei bambini in diversi compiti visuo-spaziali ed uditivo-fonologici misurate all ultimo anno della Scuola dell Infanzia con il grado di competenza nella lettura, misurato alla fine del primo anno di Scuola Primaria. Infine, i dati raccolti saranno discussi alla luce dei possibili risvolti educativi, non solo per quanto riguarda il processo di apprendimento della lettura in sØ, ma anche relativamente al ruolo che tali abilit ricoprono nel favorire un adeguato adattamento del bambino al contesto scolastico-educativo in cui Ł inserito.

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Informazioni tesi

  Autore: Katia Pedrolli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Andrea Facoetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 93

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Parole chiave

abilità visuo-spaziali
apprendimento lettura
attenzione visuo-spaziale
dislessia
disturbo evolutivo specifico della lettura
studio longitudinale
sviluppo abilità lettura

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