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Effetti delle oscillazioni delle maree sull'intrusione salina nell'acquifero costiero pontino

La Pianura Pontina è l’area costiera pianeggiante, vasta circa 1700 km2, delimitata a nord dal complesso vulcanico dei Colli Albani, ad est dai Monti Lepini e Ausoni, a sud dal Monte Circeo, e ad ovest dal Mar Tirreno.
È possibile definire il fenomeno dell’intrusione salina come il movimento delle acque dalla costa verso l’entroterra, permanente o temporaneo, dovuto sia a cause naturali che antropiche. Tale spostamento di più o meno considerevoli volumi d’acqua salata, può avvenire o in profondità, attraverso mezzi porosi, o in superficie attraverso fiumi e canali, causato da fattori meteorologici come il vento e dal periodico alternarsi delle maree.
L’azione ciclica delle maree influenza più o meno rapidamente gli acquiferi costieri. L’intervallo temporale tra alta e bassa marea e alto e basso livello di un generico punto interno all’acquifero dipende dalla distanza dalla costa del punto in questione e dalla trasmissività dell’acquifero. Tali variazioni di livello si risentono per lo più nelle zone dell’acquifero limitrofe alla costa. Per l’acquisizione dei dati di marea si è fatto riferimento alla pagina web dedicata alla sezione Dati Meteo Marini (www.mareografico.it), in cui vengono quotidianamente pubblicati i dati relativi alle variazioni del livello idrometrico marino nel corso delle 24 ore.

Obiettivo del presente lavoro è stato quello di definire, nella zona di studio, le eventuali correlazioni esistenti tra il fenomeno dell’intrusione marina e le variazioni del livello idrometrico marino.
A tal fine è stata condotta una campagna di indagini, svoltasi dal mese di ottobre 2008 al mese di novembre dello stesso anno, consistente nella registrazione di alcuni parametri indicativi del fenomeno oggetto di studio, quali la conducibilità elettrica e la temperatura. Tali registrazioni sono state sistematicamente effettuate mediante l’uso di apposita strumentazione: Termoconduttimetro portatile ProfiLine LF 197 della WTW, navigatore portatile eTrex Vista della Garmin.
I luoghi in cui effettuare le misure sono stati individuati nella zona di Borgo Hermada, Porto Badino e di Terracina, lungo i fiumi Portatore, Navigatore, Nuovo Diversivo del Linea, ed i canali Collettore Principale, Pantani da Basso.
I dati raccolti durante la campagna di misurazioni sono stati trascritti in un primo momento su una tabella cartacea, ed in seguito ritrascritti su fogli Excel, per le successive elaborazioni. I punti di studio sono stati quindi associati a codici identificativi.
Si è proceduto nelle conversione dei dati raccolti durante la campagna di indagine in forma grafica mediante l’utilizzo del programma Grapher 5.0.
I profili di conducibilità elettrica e di temperatura, dei singoli punti di misura, sono stati raggruppati in cinque famiglie di appartenenza, in funzione del trend rilevato al variare della profondità e delle escursioni di marea. Al fine di individuare una relazione tra famiglia di appartenenza e localizzazione geografica (geologica ed idrogeologica), le famiglie, distinte da colori differenti, sono state georiferite sulla CTR di appartenenza.
È stato possibile operare un’analisi comparativa fra il presente studio e quello effettato nell’anno 2006, nella tesi di laurea “Intrusione salina nelle acque superficiali e nelle acque di falda nella zona meridionale della pianura Pontina”, durante i mesi di giugno e luglio. In generale risulta possibile stabilire una relazione fra i due studi: si rilevano, infatti, dai grafici medesimi andamenti dei valori della conducibilità elettrica in funzione della profondità, con valori in modulo, a parità di profondità, maggiori relativamente allo studio effettuato nel 2006. Ciò è spiegabile facendo riferimento all’aumento delle precipitazioni nei mesi autunnali, in cui si assiste di norma ad una maggiore diluizione delle acque salmastre con le acque dolci della rete idrografica, e dunque ad una diminuzione dei valori in modulo della conducibilità elettrica.

Dall’interpretazione delle misure effettuate in campagna si evince che il fenomeno dell’intrusione salina sta interessando parte della rete idrografica compresa nell’area di studio ed in particolare fino a 2,5 km dalla costa nella zona di Borgo Hermada e fino a 1,5 km nella zona di Terracina. Si sono osservate infatti variazioni in termini di conducibilità elettrica e di temperatura durante le ore di osservazione, comprensive degli intervalli di oscillazioni di marea. È stato dunque possibile, a partire dal raggruppamento dei punti di misura in famiglie di appartenenza, aventi medesime caratteristiche riguardanti l’andamento della conducibilità elettrica e temperatura in funzione della profondità e dei cicli di marea, comprendere come il fenomeno dell’intrusione marina si estenda in maniera via via più intensa procedendo da monte a valle, facendo registrare i valori più alti di conducibilità elettrica in corrispondenza dei punti di misura più prossimi alla linea di costa.

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CAPITOLO 1: La Pianura Pontina 1.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO La Pianura Pontina è l’area costiera pianeggiante, vasta circa 1700 kmq, delimitata a nord dal complesso vulcanico dei Colli Albani, ad est dai Monti Lepini e Ausoni, a sud dal Monte Circeo, e ad ovest dal Mar Tirreno. 1.2 LE BONIFICHE E L’URBANIZZAZIONE Le bonifiche delle paludi dell’agro pontino iniziarono con i Volsci e si conclusero negli anni 30 del XX secolo,quando la campagna di bonifica venne affidata a due diversi consorzi:Bonificazione Pontina, che iniziò ad operare nel 1923, e Bonifica di Littoria, che iniziò i lavori tre anni più tardi. Furono impiegate per la bonifica 18 grandi idrovore, ma presto ci si rese conto che non era solo necessario prosciugare i terreni, costruire canali e strade, ma anche realizzare centri urbani per accogliere quell’esodo di massa che avrà in seguito,il compito di mantenere viva quella terra appena conquistata. Nascono così alcuni villaggi che prendono il nome di località e che ricordano le imprese della grande guerra: Borgo Isonzo, Borgo Grappa , Borgo Piave, Borgo Montello, Borgo Vodice, Borgo Pasubio e Borgo Hermada. Dopo la guerra la bonifica permise dunque uno stabile e fiorente insediamento umano,compromesso fino ad allora dall’incapacità di attuare una completa regimazione delle acque. 1.2.1 Sistema di bonifica dell’agro pontino Si definisce bonifica idraulica quella serie di operazioni finalizzate alla valorizzazione di un determinato territorio mediante un rapido allontanamento delle acque. E’ possibile distinguere due tipi di bonifiche:  Bonifica per prosciugamento  Bonifica per colmata 5

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Pelosi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria civile e ambientale
  Relatore: Giuseppe Sappa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 133

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Parole chiave

acquifero costiero
acquifero costiero pontino
intrusione marina
intrusione salina
oscillazioni maree
pianura pontina

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