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L'incentivazione - Alcuni aspetti organizzativi

I meccanismi motivazionali che sottostanno all'azione umana rappresentano un complesso e dinamico mondo ancora non perfettamente conosciuto e dall'alto potenziale per il progresso del sapere comune. L'analisi di tali meccanismi costituisce un'avventura speculativa non di poco conto che ha attivato anche il mio interesse e mi ha portato (spinto) ad indagarne le origini.
La motivazione è un motore interno che spinge l'uomo verso la meta, lo muove, lo carica di energia, lo porta ad impegnarsi di più, stimola, regola e sostiene le sue azioni. È un elemento intrinseco all'uomo dall'immensa importanza che assume una particolare rilevanza strategica in ambito lavorativo, nel quale motivare opportunamente il lavoratore migliora i risultati sia dal punto di vista puramente materiale (maggiore produzione) che, e soprattutto, immateriale (soddisfazione, autostima, affezione al lavoro,...). Tale aspetto della psiche umana coniugato alle problematiche tipiche dell'ambiente lavorativo rappresentano il cuore di questo elaborato che ne ha indagato l'evoluzione dottrinale ed empirica nello spazio e nel tempo. Tuttavia molte circostanze rendono opaca la visione di qualsivoglia attività dell’uomo, rendendone difficile l’analisi interpretativa. Ma nel tempo, con l'accumulo della conoscenza, si è migliorata la visione del problema che è sempre più completa, ma ancora non esaustiva.
Si è partiti (primo capitolo) con un esame storico delle più importanti teorie che lo hanno descritto, evidenziando le linee guida comuni a tutte e i punti di rottura.
L'inizio di questo excursus si ha intorno agli anni trenta con la scuola delle relazioni umane che irrompe sulla scena con una serie di riflessioni circa l'organizzazione aziendale in voga. Si critica per la prima volta l'impostazione manageriale legata all'applicazione dello “Scientific Management” (un culto in quei tempi) gettando una luce iniziale sui conflitti e le possibili convivialità tra le ragioni strumentali – i cui media sembrano essere il potere e il denaro – e le ragioni comunicative, che hanno come medium elettivo i linguaggi e come fine l’intesa. Vi sono poi stati studiosi che hanno legato l'attivazione motivazionale alla percezione di uno stato di carenza, giustificando l'azione umana come tentativo di soddisfazione di questo bisogno (riempimento del vuoto), e altri che hanno indagato il processo di formazione delle decisioni per comprendere l'azione umana, definendola più come il frutto di un accurato ragionamento che come meccanismo istintivo di soddisfazione del bisogno. Tutti hanno contribuito a formare l'insieme di conoscenze che oggi permettono di attribuire il giusto valore strategico alla motivazione individuale intesa, oggi, come determinante delle performance umane. È stato possibile trovar soluzione, in tal modo, al vitale problema dell'organizzazione che per
sopravvivere ha bisogno di creare un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo mediante l'acquisizione di risorse rare, uniche e difficilmente imitabili dalla concorrenza: la risorsa che più di ogni altra riesce a soddisfare queste caratteristiche è quella umana. Da ciò deriva che una gestione efficace del personale diviene sempre più per l’impresa un obiettivo primario. L’evoluzione del ruolo delle risorse umane come fonte di vantaggio competitivo, piuttosto che come costo da minimizzare, deriva direttamente dai nuovi imperativi di mercato, da un’economia sempre più basata sui servizi, da una maggiore concorrenza domestica e internazionale, dal rapido progresso scientifico e tecnico. Ed è proprio per sfruttare questo potenziale vantaggio competitivo insito nei lavoratori che le aziende oggi studiano strategie retributive complesse (secondo capitolo), idonee a motivare nel miglior modo le risorse umane per ottenere come risultato finale migliori performance aziendali. È evidente quanto oggi la retribuzione giochi un ruolo fondamentale nei contesti aziendali, ed in generale nell’ambito di tutti i rapporti di lavoro. E' una componente critica per l‘impostazione di strategie di impresa, per la risoluzione di problemi organizzativi e produttivi, per ottenere un’organizzazione in sintonia col mercato esterno.
Sono stati poi analizzati nello specifico una serie di strumenti (terzo capitolo), più o meno collaudati, che, incidendo direttamente sulla componente variabile della retribuzione (dinamica retributiva), stimolano la psiche motivazionale del lavoratore, modificandone i comportamenti ed allineando gli obiettivi individuali con quelli generali dell'organizzazione.
Analisi che ha infine approfondito l'incentivazione per obiettivi – che trova nella filosofia del management by objectives un valido quadro di riferimento – e l'utilizzo dei benefits aziendali – strumento dall'alto potenziale incentivante.

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L’incentivazione: alcuni aspetti organizzativi 6 Capitolo primo Teorie organizzative e motivazione 1 La motivazione «Dopo aver esaminato e scartato l'intelligenza, il temperamento, il tipo di personalità, il grado di introversione, l'ereditarietà, l'ambiente infantile, l'ispirazione, l'ossessione, il disturbo mentale (tutti tratti che possono essere presenti o meno, dare il loro contributo, essere magari dominanti), l'unico elemento veramente generale, presente in tutti, è la motivazione» J. Hillman (1998) Il vero motore interno che spinge l’uomo in ogni sua attività è indubbiamente la motivazione: il “voler fare”, più che altri elementi. Non basta la propensione, lo stato di necessità, le doti personali; la passione per ciò che si fa è, o meglio dovrebbe essere, la Condicio sine qua non di ogni azione umana che permette di ottenere risultati migliori: migliori perché generano qualcosa in più a ciò che appare che può essere variamente definito come soddisfazione, autostima, autocompiacimento. Già da queste prime battute si intuisce che nel concetto “motivazione” è racchiuso un mondo tutt’altro che statico. La dinamicità del termine si evince ancor meglio da un’analisi etimologica dello stesso.

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Informazioni tesi

  Autore: Michele Falco
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Gianfranco Frassetto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 99

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Parole chiave

aziendale
bisogni
dinamica
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lavoro
management by objectives
maslow
motivazione
retributiva
risorse
scientific management
scuola delle relazioni umane
soddisfazione
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teorie
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