Skip to content

Pittori stranieri alla corte di Ferdinando IV. Un itinerario turistico nei siti reali della provincia di Caserta

Durante il regno borbonico la corte napoletana promosse numerosi interventi a favore delle arti e negli anni Cinquanta del Settecento fu elaborato un vero e proprio programma di interventi nei settori dell'edilizia ufficiale e un piano per la decorazione e per l'arredo delle antiche e nuove residenze reali.
Furono infatti costruiti tra il XVIII e il XIX secolo numerosi Siti Reali con la funzione per lo più di residenza dei sovrani ma talvolta anche come luoghi di svago in cui esercitare l'attività preferita, la caccia; alcune di queste tenute diventarono col tempo delle vere e proprie aziende.
Il regno di Carlo di Borbone e del figlio Ferdinando IV fu caratterizzato da una forte tendenza all'apertura e al confronto.
Sono numerosi i pittori di origini tedesche che vengono chiamati a corte, principalmente, dalle due regine Maria Amalia di Sassonia e Maria Carolina d'Austria.
Ben presto con l'arrivo a Napoli di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga, e successivamente di Mengs la situazione iniziò a mutare radicalmente. Infatti Vanvitelli mostrò da subito tendenze in senso classicista, ben accolte da Maria Amalia e dalla corte, che rifiutava ormai sempre più tutto ciò che era ancora permeato della cultura figurativa locale ed esigeva una pittura caratterizzata da chiarezza compositiva ed eleganza formale.
A tali esigenze seppe rispondere in maniera soddisfacente Anton Raphael Mengs, che giunse per la prima volta a Caserta nell'estate del 1759 chiamatovi dalla regina Maria Amalia, in occasione dell'allestimento della Cappella Palatina nella Reggia di Caserta.
Gli fu commissionato un dipinto di soggetto mariano, andato però distrutto durante il bombardamento della città nel 1943, ma la cui composizione ci è nota attraverso un disegno preparatorio conservato al Louvre.
Sotto il nuovo regno di Ferdinando e Maria Carolina d'Austria i maggiori artisti chiamati a lavorare nel regno borbonico furono Philipp Hackert, Angelika Kauffmann, Heinrich Friedrich Füger e Wilhelm Tischbein.
Dal 1782 iniziò a lavorare per la corte borbonica un grande artista tedesco, Philipp Hackert, colui che meglio ha saputo interpretare ed esprimere le istanze del vedutismo neoclassico. Come molti altri artisti del Settecento, anche Hackert fu attratto dalla bellezza paesaggistica della Campania Felix e dalla ricchezza dei reperti archeologici di Pompei ed Ercolano che intanto venivano alla luce.
Hackert ricevette numerose commissioni dalla corte borbonica a partire dal 1782 quando il re gli chiese di realizzare quattro gouaches che avrebbero dovuto rappresentare i siti del regno da lui prediletti, legati in particolare alla sua passione per l'arte venatoria: San Leucio, Persano, Eboli e Caserta.
Del 1786, anno in cui Hackert viene nominato pittore di corte, è un'altra importante commissione: la realizzazione della serie dei Porti del Regno.
Inoltre Hackert ha realizzato anche dei bellissimi affreschi sulle pareti delle stanze della Reggia di Carditello ed ha decorato con la nuova tecnica della pittura ad encausto il bagno di Maria Carolina nel Belvedere di San Leucio.
Nel 1782 giunse a Napoli Angelika Kauffmann, di cui Maria Carolina fu una grande ammiratrice, ma vi rimase per un periodo molto breve durante il quale realizzò il grande Ritratto della famiglia reale di Napoli oggi a Capodimonte e un Ritratto di fanciullo in veste di Bacco, raffigurante forse il principino Francesco di Borbone.
Quest'opera è attualmente l'unica della Kauffmann esposta nel Palazzo Reale di Caserta.
Tra il 1781 e il 1783 un'altra presenza fondamentale a Caserta per gli sviluppi in senso neoclassico della cultura figurativa napoletana fu quella di Füger. L'artista fu incaricato personalmente dalla regina di affrescare la terza sala della biblioteca palatina della Reggia di Caserta con un ciclo di dipinti che doveva esprimere un preciso messaggio iniziatico. I dipinti sono stati così interpretati: L'Età dell'oro, L'Allegoria della poesia, Un'Iniziazione massonica e La Rinascita delle Arti nel Regno di Napoli.
Dal 1787 al 1799 fu poi a Napoli Wilhelm Tischbein, impegnato nella rifondazione dell'Accademia napoletana, con l'obiettivo, non riuscito del tutto, di “convertire” alla riforma neoclassica i pittori locali, ancora legati alla tradizione solimenesca.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
C APITOLO PRIMO La Reggia di Caserta: l'Appartamento settecentesco La pittura napoletana del Settecento: lineamenti generali Nella cultura figurativa della prima metà del XVIII secolo persistono, e anzi, vengono ulteriormente sviluppati, i tratti caratteristici della espressività seicentesca, basati sulla linea ondulata, sul violento contrasto tra luce e ombra, sulle superfici curve, ricche di sporgenze e cavità, sulla luce come protagonista principale dell’opera. Si assiste dunque al trionfo del rococò, termine che deriva dal francese rocaille , indicante una particolare decorazione a conchiglia. Molti sono gli aspetti omogenei tra barocco e rococò, soprattutto lo stesso atteggiamento di privilegiare una decorazione ridondante; ma vi è una grande differenza: il diverso peso che la Chiesa ha sulla società del tempo. Il Settecento è un secolo del tutto laico rispetto al precedente, ed anche l’arte riflette questo suo aspetto, contrariamente a quanto avveniva in epoca barocca, quando la ricchezza della decorazione doveva soddisfare le esigenze della corte papale. Nella seconda metà del secolo, invece, si afferma con potenza la borghesia, che si ribella all’aristocrazia largamente privilegiata. Ecco allora che in arte si rifiutano sia il barocco che il rococò, proprio in quanto espressioni della corte assolutistica, e vengono formulate teorie sull’arte come scienza del bello. Cominciano ad essere recuperati i principi classici poiché rappresentano l’espressione di rigore morale, purezza di forme e rifiuto di ogni decoratività superflua, che potessero liberare dalle sregolatezze barocche 1 . Mentre, quindi, in tutta Europa si va affermando il movimento neoclassico, a Napoli la situazione è diversa. Qui infatti la figura di maggiore spicco nel panorama della cultura figurativa napoletana fu Francesco Solimena, il cui linguaggio artistico condizionò profondamente gli artisti del suo tempo. Considerato uno degli artisti che meglio incarnarono la cultura tardo-barocca in Italia, Solimena dopo una prima formazione presso la bottega del padre Angelo, resosi 1 E. Zanetti (a cur a di), Storia dell'arte: linguaggi e percorsi, Milano 1995, pp. 8-9. 2

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Viviana Castaldo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Interfacoltà Lettere ed Economia
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Rosanna Cioffi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

angelika kauffmann
anton raphael mengs
appartamenti del 700
belvedere di san leucio
biblioteca palatina
carditello
ferdinando iv
francesco solimena
heinrich friedrich fueger
jacob philipp hackert
l'accademia napoletana
la caccia
luigi vanvitelli
maria carolina d'austria
pittori stranieri
pittura animalista
pittura napoletana
pitture ad encausto
porti del regno
reggia di caserta
ritratti
tischbein
un'iniziazione massonica

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi