Skip to content

Devianze e crimini informatici: the new crimes. Aspetti pedagogici e nuove prospettive.

Nella presente tesi è stato affrontato il problema attuale quanto contemporaneo delle devianze e dei crimini informatici, nonché le strategie di contrasto, di intervento e prevenzione in prospettiva pedagogica.
L’avvento di Internet e la nascita dell'ICT ha determinato considerevoli effetti sociali, fra tutti quello dell’accelerazione dei processi di diffusione culturale e l’emergere di nuovi pericoli.
Di conseguenza, il ruolo assunto dalle nuove tecnologie nell’organizzazione delle società, porta ad individuare nella “devianza informatica” uno dei grandi problemi sociali dell’era moderna, e nella “criminalità tecnologica” uno dei pericoli più preoccupanti del millennio. Due concetti questi, che seppure differenti, molto spesso si intersecano rendendosi indistinguibili.
Per comprendere appieno il rischio insito nei crimini informatici, sarà necessario proiettarsi in quello viene definito “settimo continente”: un mondo virtuale che si sovrappone a quello tradizionale, in cui è difficile identificarne i confini e nel quale la percezione del “sé individuale e collettivo” assume significati inattesi.
In questo settimo continente, la difficoltà di analisi è proprio dovuta al fatto che la criminalità informatica è in gran parte dissimulata, quindi non vi è una diretta interazione tra l’autore e la vittima.
Nella maggior parte dei casi, infatti, non si è davanti né a un marginale né a un disadattato, bensì ad un soggetto ben integrato nell’ambiente sociale e professionale. Come dimostrano le ricerche, nella “placenta tecnologica” avviene una dispercezione dell’illegalità.
Strettamente connesso a ciò, è il fenomeno del cyberbullismo o “bullismo online”, che conferma come, la percezione tecnomediata e distorta, soprattutto nei giovani, accresca il processo d’indebolimento delle rèmore etiche, favorendo la migrazione e la mutazione di realtà del mondo tradizionale.
Infatti la violenza fisica viene sostituita da un’elaborata persecuzione psicologica a colpi di mail o insulti tramite social network, dove ci si sente legittimati ad assumere atteggiamenti devianti, poiché si vestono i panni di “un’altra persona” che “gioca” attraverso pseudonimi.
La ricetta pedagogica più significativa sembra passare attraverso l’analisi di tre macrocategorie: Comunicazione, bisogni ed educazione.
Per quanto concerne gli studi su giovani hacker, la percezione tecnomediata, si estrinseca in motivazioni “ludiche” o “comunicative”.
Nelle prime, il reato è commesso nel tentativo di aumentare l’autostima, dimostrando a sé e agli altri la perizia acquisita in campo informatico, diversamente, come “strumento privilegiato” per stabilire una comunicazione “a livello paritetico” con il mondo degli adulti, dai quali si è trattati con “sufficienza” perché non direttamente implicati nei processi produttivi.
Nel considerare i dati giurisprudenziali sul fenomeno hacker, che stimano intorno al 4% l’incidenza dei reati informatici rispetto ai c.d. reati classici, è stata proposta una seconda lettura che, attraverso la teoria dell’Etichettamento, sposta lo studio della devianza dall’attore e dall’atto verso l’opinione pubblica.
Di conseguenza, la “devianza” viene considerata come una “creazione” di quei gruppi sociali che stabiliscono le norme e ne controllano l’applicazione,
ed etichettano come “outsider” chi le infrange.
Rileggendo i reati informatici, si intuisce che il parlare di comportamenti “oltre il limite” può significare non soltanto che si sono valicate le “colonne d’Ercole” della convenzione sociale, ma anche che è stato “spostato” il limite stesso.
È proprio in questo spazio variabile e conflittuale tra legalità ed illegalità che i diversi attori cercano di inserirsi per ampliare o restringere l’area delle azioni penalmente rilevanti in campo informatico e telematico.
Dato interessante è che il soggetto principe nella “costruzione” del criminale informatico non è la giurisprudenza o il relativo processo normativo, bensì i c.d. stakeholders, i quali, definendo illegale ciò che è improduttivo, influenzando la creazione e l’applicazione di norme penali.
Il risultato di questa “caccia alle streghe digitali” ha quindi portato ad uno spostamento semantico e alla sovrapposizione linguistica dei termini “criminale informatico” e “hacker”.
In conclusione, emerge un dato inequivocabile: le possibilità offerte dal “mezzo Internet” appaiono infinite, così come infinite sono le sue “controindicazioni”.
Solo dei mirati percorsi educativi possono ampliare la propria “percezione del mondo”, attraverso la maturazione della c.d. “competenza mediale”, per imparare a gestire le nuove tecnologie come “valore aggiunto”, e non sostitutivo, della propria formazione socio-culturale, come armamentario per l’elevazione del “senso critico” del soggetto e non terreno fertile per moltiplicare i reati.
Del resto, la differenza tra schiavo e padrone sta proprio nel numero di parole conosciute.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
“ “I I f fo ou ug gh ht t t th he e l la aw w ( (a an nd d t th he e l la aw w w wo on n) )” ” The CLASH “the only band that matters” (Sonny Curtis cover)

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Angelo Cacciapaglia
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi
  Relatore: Angela Muschitiello
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 151

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

bullismo online
criminalità informativa
cyberbullismo
devianza informatica
etichettamento
hackers
illegalità
outsider
pericoli
problema sociale
reati
stakeholders

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi