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Crevalcore: il romanzo della città del silenzio

Nella storia della letteratura italiana è difficile trovare una sezione dedicata alle scrittrici donne, come se si potesse fare a meno della loro presenza. Ma così non è. Le scrittrici, infatti, non solo sono presenti, ma nulla hanno da invidiare ai loro colleghi maschi, anche se il loro numero in percentuale è molto minore . Ed è proprio da questa considerazione che è nata la mia curiosità di far emergere e scoprire il meraviglioso mondo della scrittura femminile per troppo tempo ignorato.
La mia riflessione parte, dunque, da due questioni importanti: la prima affronta ed analizza l’assenza delle donne in ambito letterario e la seconda invece si occupa della loro presenza nell’esercizio della scrittura. Le scritture di donna, numerose nella storia della cultura italiana, sono state e rimangono esterne alla letteratura, considerate voci marginali, occasionali e minori. Nel corso dei miei studi mi sono spesso imbattuta in antologie dove l’assenza femminile era un dato di fatto; questo poteva indurre a pensare che le donne, fin in tempi recenti, salvo qualche rara eccezione, non scrivessero. In realtà le letterate in passato erano moltissime ma venivano escluse e discriminate. Tutto ciò ha portato a credere, in modo erroneo, che la donna non sapesse esprimersi se non nel proprio privato o attraverso forme d’arte silenziose e marginali. Solo negli ultimi decenni la letteratura femminile si è resa visibile e accessibile attraverso la scoperta di lavori inediti di letterate del passato, e di scritti pubblici e privati che per secoli sono rimasti nell’oblio.
L’obiettivo di questo elaborato è lo studio di un romanzo poco conosciuto e studiato di Neera: Crevalcore. Ho deciso di prendere in esame questo testo perché rappresenta la città dove vivo, Ferrara, ma soprattutto perché è un romanzo capace di incuriosire il lettore attraverso la descrizione minuziosa della sensibilità femminile, dei soprusi sociali e dell’enorme violenza che la realtà esercita sulle persone sensibili.

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7 2. La tradizione letteraria italiana tra Ottocento e Novecento Ho scelto di esaminare il contesto storico e letterario tra l‟Ottocento e il Novecento perché in questo periodo la tradizione culturale e il sistema letterario si trasformano e si ridefiniscono: negli strumenti e nei mezzi, nell‟insieme di produttori e di pubblico. Dopo la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche, l‟Europa sembra tornare agli equilibri e alle strutture dell‟Antico Regime 3 . Le potenze vincitrici che definiscono il nuovo assetto europeo nel Congresso di Vienna (1815) sembrano voler eliminare tutte le conquiste della rivoluzione francese, rimettendo sul trono gli antichi sovrani, riaffermando il valore delle autorità, l‟uso della religione come sostegno del potere, la funzione dell‟aristocrazia come guida della società 4 . Gli anni trascorsi hanno però creato in tutta Europa grandi mutamenti scuotendo il prestigio e la sicurezza di valori e poteri costitutivi 5 . In modi diversi, la borghesia ha acquisito una nuova coscienza di sé, come protagonista dello sviluppo economico e sociale: ha scoperto i valori nazionali 6 e sente il bisogno di sperimentare forme di organizzazione politica e sociale. Inoltre, insofferente dei residui delle antiche strutture feudali, sente che la sua dinamicità economica la autorizza ad assumere la direzione della vita politica. Negli anni Cinquanta del XIX secolo, in alcune zone d‟Europa, inizia un processo di industrializzazione che allarga e rafforza quelle forme di organizzazione industriale che già si erano notevolmente sviluppate nell‟Inghilterra del secolo XVIII. Le iniziative industriali 3 Si veda Alberto Mario Banti, Il Risorgimento Italiano, Laterza, 2008. 4 AA.VV., Itinerari dell‟Invenzione,4, Autori, Temi, Crocevia della Letteratura Italiana ed Europea, L‟età del Romanticismo, Sansoni per la scuola, Firenze, 2002. 5 Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, Dall‟Ottocento al Novecento, Einaudi Scuola, Milano, 1991.

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Informazioni tesi

  Autore: Clizia De Santis
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Storia contemporanea
  Relatore: Ilaria Porciani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 107

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