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Analisi e valutazione dell'empowerment tra individuo e organizzazione

Nel presente elaborato, attraverso l’analisi bibliografica si è cercato di proporre una panoramica sistemica sui contributi e sugli autori che si sono dedicati ad un costrutto poliedrico come l’empowerment, conteso da diversi ambiti, ma in maniera indifferenziata proteso all’aumento del senso di potere personale e a fornire agli individui una nuova capacità di lettura dei diversi paradigmi sociali, per individuarne i condizionamenti e le opportunità che influiscono sulla loro vita quotidiana. Un antico proverbio affermava che «non è possibile dirigere il vento, ma si possono aggiustare le vele nella giusta direzione»; in questo senso, fare chiarezza su un concetto non inequivocabilmente definibile, in quanto assai sfaccettato e collocabile a diversi livelli d’analisi, si ritiene possa essere utile per rispondere alle sfide poste dai rapidi mutamenti che avvengono nella società, e specificatamente nel mondo del lavoro. L’intento è quindi quello di fornire una conoscenza approfondita dell’empowerment sia come caratteristica relativa al rapporto tra la persona e gli ambiti in cui vive, che come approccio, metodo e strumento capace di fornire principi operativi aggiuntivi, rispetto a quelli già presenti, all’interno della Psicologia del lavoro e dell’organizzazione.
Il primo capitolo definisce il costrutto di empowerment e ne identifica le radici nelle discipline e nei contesti dove il termine è stato consapevolmente coniato e utilizzato, senza dimenticare di approfondire il rapporto che detiene con il potere e le dinamiche ad esso interconnesse.
Il secondo capitolo è dedicato in generale alle ricerche psicologiche che hanno originato le categorie concettuali collegabili all’empowerment. In questa parte, nel considerarlo come un concetto ponte tra pubblico e privato, si è sottolineata la sua natura multidimensionale. Inoltre si è analizzata l’influenza che alcuni teorici come Kurt Lewin, Albert Bandura e Julian Rotter hanno avuto nella sua concezione.
Il terzo capitolo è dedicato a colui che può essere definito l’autore che più di ogni altro ha studiato questo costrutto, lo psicologo americano Marc Zimmerman. Egli ha infatti definito la tripartizione fra empowerment individuale, organizzativo e comunitario, che ha condizionato profondamente gli studi successivi sull’argomento.
Il quarto capitolo è dedicato agli approcci di empowerment che assumono come centrale lo sviluppo dell’individuo, come ad esempio il self-empowerment. Ampio spazio è stato qui dedicato ai lavori di Gheno e Buscaglioni e a quello della Spreitzer. Con questa parte dell’elaborato si introduce uno sfondo di riferimento dove l’approccio dell’empowerment ha riscosso notevoli consensi, vale a dire l’ambito degli studi organizzativi. Ed infatti con il quinto capitolo si chiude questo lavoro, analizzando l’orientamento operativo che il costrutto indica per questo campo, evidenziando sia le proposte metodologiche che i riscontri effettivi di un loro utilizzo in ambito aziendale.

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5 Introduzione Nel presente elaborato, attraverso l’analisi bibliografica si è cercato di proporre una panoramica sistemica sui contributi e sugli autori che si sono dedicati ad un costrutto poliedrico come l’empowerment, conteso da diversi ambiti, ma in maniera indifferenziata proteso all’aumento del senso di potere personale e a fornire agli individui una nuova capacità di lettura dei diversi paradigmi sociali, per individuarne i condizionamenti e le opportunità che influiscono sulla loro vita quotidiana. Un antico proverbio affermava che «non è possibile dirigere il vento, ma si possono aggiustare le vele nella giusta direzione»; in questo senso, fare chiarezza su un concetto non inequivocabilmente definibile, in quanto assai sfaccettato e collocabile a diversi livelli d’analisi, si ritiene possa essere utile per rispondere alle sfide poste dai rapidi mutamenti che avvengono nella società, e specificatamente nel mondo del lavoro. L’intento è quindi quello di fornire una conoscenza approfondita dell’empowerment sia come caratteristica relativa al rapporto tra la persona e gli ambiti in cui vive, che come approccio, metodo e strumento capace di fornire principi operativi aggiuntivi, rispetto a quelli già presenti, all’interno della Psicologia del lavoro e dell’organizzazione. Il primo capitolo definisce il costrutto di empowerment e ne identifica le radici nelle discipline e nei contesti dove il termine è stato consapevolmente coniato e utilizzato, senza dimenticare di approfondire il rapporto che detiene con il potere e le dinamiche ad esso interconnesse.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Guareschi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Chiara Panari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

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