Skip to content

Influenza degli elementi di lega nella nitrurazione gassosa e nella nitrocarburazione ferritica gassosa in acciai da bonifica

Se con la carbocementazione si provoca 1'indurimento superficiale dell'acciaio con carbonio prima di procedere alla tempra, con la nitrurazione l'indurimento è prodotto dalla introduzione, attraverso la superficie, di azoto atomico a 520 ÷ 590°C nella ferrite, con formazione di azoturi particolarmente duri, che per di più ne distorcono il reticolo; a questa bassa T non avviene alcuna trasformazione di fase durante il raffreddamento, per cui l'acciaio non viene sottoposto a trattamento termico dopo il processo: esso è quindi un trattamento finale che non ossida né deforma i pezzi, se si eccettua un lievissimo aumento dimensionale di 20÷30 μm.
Con questo processo termochimico, realizzato per la prima volta alla fine degli anni venti, i pezzi di acciaio acquistano:
a) elevata durezza superficiale e resistenza all'usura, diminuendo sensibilmente rischi di grippaggio;
b) elevata stabilità al rinvenimento, con conseguente maggior durezza a caldo;
c) elevata resistenza alla fatica e bassa sensibilità agli intagli;
d) migliorata resistenza alla corrosione se gli acciai non sono inossidabili;
e) elevata stabilità dimensionale. [9]

Prima di iniziare l'analisi di questo processo giova osservare il diagramma di stato Fe-N, riportato in figura 2.5.1.1 . In esso sono riscontrabili il nitruro γ’ Fe4N e la fase ε ed il nitruro ξ Fe2N. Poiché l'obbiettivo del trattamento è la formazione prevalente della fase γ' (ed eventualmente di quella ε), in quanto la fase ξ risulta fragile, dal diagramma si vede che la fase γ’ è stabile col ferro fino a 590°C, che per gli acciai corrisponde ancora al campo ferritico; pertanto è questo il limite superiore di temperatura del processo. A questi bassi livelli termici è legittimo attendersi una velocità di diffusione altrettanto bassa (circa 1/10 di quella di carbocementazione), e quindi tempi di trattamento molto più lunghi.Anche se in linea di principio tutti gli acciai potrebbero essere nitrurati; l'elevato costo di questo trattamento consiglia di sfruttarlo al meglio, per cui si preferisce nitrurare solo acciai contenenti elementi che presentano elevata affinità con l'azoto, come cromo, molibdeno e alluminio, i cui nitruri presentano durezza maggiore del nitruro di ferro, come si rileva nel diagramma di figura 2.5.1.1.1 . Per tanto nella realtà i nitruri che si formano sono quelli di ferro e di questi elementi. I metodi di nitrurazione sono tre: in ambiente gassoso, in bagno di sale e mediante polveri. [2]

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
INTRODUZIONE I metalli e le loro leghe possiedono la capacità di variare la propria resistenza nei confronti delle sollecitazioni meccaniche a seguito di trattamenti in grado di modificare il precedente ordine strutturale. La pratica di sottoporre le leghe metalliche a cicli termici è un'acquisizione antica, ed era attuata soprattutto per continuare a dare forma al metallo dopo che aveva raggiunto un'elevata durezza a seguito di martellatura a freddo. Le prime esperienze, storicamente documentate, di trattamenti su manufatti di ferro dolce risalgono ca. al 1400 a.C. ad opera di alcune tribù (i Calibi) dell'Asia Minore, soggette all'impero Ittita, che cementavano superficialmente le lame delle loro armi, riscaldandole per lungo tempo al color giallo, dopo averle sigillate in un involucro spesso di argilla circondate con granuli di carbone di legna. Il carbonio diffondeva sulla superficie del pezzo metallico e lo rendeva più duro, così da rendere le lame capaci di mantenere il filo tagliente per lungo tempo. Soltanto più tardi, (ca. due secoli dopo la scoperta della cementazione) si comprese che l'acciaio poteva essere ulteriormente indurito immergendolo rovente nell'acqua. Questo stesso procedimento già in uso da oltre mille anni, eseguito su manufatti di rame o di bronzo, li rendeva invece più teneri [1]. Solo le conoscenze sviluppate negli ultimi due secoli hanno fornito un robusto supporto per la conoscenza esatta dei complessi fenomeni collegati alle trasformazioni delle fasi in atto durante un ciclo termico. Fino alla seconda metà dell'800, non era ancora ben chiara la funzione degli elementi aggiunti al ferro per la formazione delle leghe e di conseguenza le trasformazioni del metallo alle varie temperature. Dopo questo periodo maturarono alcune contestuali scoperte, basate sull'osservazione delle superfici metalliche lucidate ed attaccate chimicamente mediante microscopi 1

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Matteo Cerfogli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Chimica Industriale
  Corso: Chimica Industriale
  Relatore: Angelo Casagrande
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 69

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

nitrurazione
elementi di lega

Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi