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Ritornare in acqua

La valenza educativa che rappresenta il nuoto mi ha portato a considerarlo uno sport da proporre in ore curriculari, cercando infine di coinvolgere anche le altre discipline.
Il tirocinio diretto mi ha condotto in una specie di viaggio nel tempo dove mi sono rivisto in molti ragazzi della scuola nella quale facevo la figura di tirocinante affiancando l'insegnante di ruolo.

Un esperienza personale molto importante è stata la recente partecipazione come docente di Scienze Motorie nel periodo di Febbraio al Progetto P.O.N. (Programma Operativo Nazionale) “La Coccinella” patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Commissione Europea come “Prevenzione e recupero della dispersione scolastica di alunni della scuola di base nelle aree a massimo rischio di esclusione culturale e sociale”.

Sviluppati a moduli per ogni docente impegnato in questo progetto, il mio modulo prevedeva “il corpo e il movimento” con contenuti specifici riguardanti gli “esercizi correttivi della postura e di tutti i movimenti/atteggiamenti del corpo”.

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3 1. Introduzione 1.1 Storia della scuola Dal medioevo al settecento l‟istruzione in Italia non era obbligatoria ed era af- fidata agli ecclesiastici. La scuola nell‟ottocento è caratterizzata da un modello edu- cativo funzionale al mondo del lavoro creato con la rivoluzione industriale. In Italia molti pedagogisti ed educatori si impegnano affinché cresca un più moderno sistema scolastico. Alla vigilia dell‟unificazione politica nacque la scuola elementare divisa in due bienni obbligatori. La legge Casati del 1859 divide la scuola successiva alle elementari, in due fasi: Ginnasio (a pagamento) e le scuole tecniche; sebbene quest‟ultime permettevano il proseguimento degli studi alle scuole superiori e all‟università, era un sistema molto “classista” e sfavorevole per quelle famiglie me- no abbienti. Nel 1877 con la legge Coppino (politica della sinistra storica), l‟obbligo della scuola elementare viene portato a 5 anni con sanzioni verso i genitori degli stu- denti che non adempivano all‟obbligo. Ad inizio del „900 grazie alla legge Orlando del 1904 che prolunga l‟obbligo scolastico fino al 12° anno di età, diminuisce l‟analfabetismo. L‟anno importante è il 1923 durante il governo Mussolini col mini- stro della pubblica istruzione G. Gentile e la sua riforma che porta la scuola ai primi 5 anni di elementare, avviamento professionale di scuola media per tre anni distin- guendo, per il Ginnasio, la formula di 3+2 e i corsi inferiori degli istituti tecnici, ma- gistrali, d‟arte e conservatori, di un totale di 4 anni. L‟obbligo saliva a 14 anni e da lì decidere se proseguire o meno gli studi. Il ministro Bottai in seguito cercherà di im- prontare una scuola di massa. La legge del 1940 crea la scuola media triennale unifi-

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Chiodo
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario
Anno: 2007
Docente/Relatore: Rosaspina Francesco
Istituito da: Università degli Studi della Calabria
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 75

FAQ

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