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L'osservazione del gioco nella scuola d'infanzia: una tecnica di osservazione del gioco spontaneo.

Nella mia tesi ho trattato tre tra i principali teorici della psicologia del bambino: Piget, Vygotskij e Winnicott e le teorie psicologiche sullo sviluppo del bambino. Ho inoltre analizzato le diverse fasi dello sviluppo del bambino in base all'età, le varie tipologie di gioco e le differenze nel gioco in base al genere.
Spiegazione delle differenti modalità di osservazione e un'osservazione diretta sui bambini
Infine una riflessione sul rapporto scuola-famiglia e sul ruolo dell'educatore.

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3 INTRODUZIONE “Un bambino che non gioca non è un bambino”. (Pablo Neruda) Il più delle volte non diamo alle azioni più banali l’importanza che meritano perché le diamo per scontate e non ci soffermiamo a chiederci il perché avvengano. Dobbiamo imparare a pensare che nulla è scontato, nemmeno il gioco di un bambino. Questa citazione sicuramente racchiude in sé tutta l’essenza del mio elaborato. Proprio partendo da questo pensiero ho voluto analizzare quali siano le caratteristiche che fanno si che il gioco sia uno strumento così indispensabile per un corretto sviluppo del bambino. Nel primo capitolo tratterò tre tra i più importanti teorici della psicologia: Piaget, Vygotskij e Winnicott, con una particolare attenzione alle diverse peculiarità che attribuiscono al gioco nello sviluppo del bambino. Piaget analizza il gioco sostanzialmente come indicatore delle diverse fasi dello sviluppo del bambino e come mezzo per la costruzione di schemi mentali. Vygotskij invece ne sottolinea l’importanza come elemento di congiunzione tra individuo ed ambiente, poiché il bambino nel suo gioco e nel suo apprendimento è influenzato dalla società e dal suo ambiente di origine. L’ambiente poi influisce sull’apprendimento e, di conseguenza anche sullo sviluppo, nell’incontro con l’altro: è proprio da questo incontro che si verrà a creare quella zona di sviluppo prossimale che permetterà al bambino, tramite la guida di persone più esperte di lui, di crescere ed imparare cose nuove. Infine viene presentata la visione di un altro importante autore, Winnicott che conferisce al gioco il potere di diventare qualcosa di altro, di più

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Zancai
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Trieste
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Marco Pizzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

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Parole chiave

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psicologia
scuola
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bambini
educatore
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piaget
osservazione
educare
sviluppo cognitivo
vygotskij
rapporto scuola-famiglia
ssviluppo psicologico
evoluzione del gioco
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