Skip to content

Il risarcimento dei danni per lesione di interessi legittimi pretensivi, alla luce della vigente legislazione e della recente sentenza della Corte di Cassazione

La Cassazione: se lo Stato sbaglia deve pagare.

Quando viene leso un “interesse legittimo” non serve il ricorso al Tar: si può avere un risarcimento civile.

L’articolo 2043 del codice civile dice: “Qualunque fatto che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che lo ha commesso a risarcire il danno”. Adesso una sentenza della Cassazione dice che per “danno ingiusto” si può intendere anche, per esempio, l’ingiusta esclusione da un concorso pubblico o da un appalto.
Oppure il ritardo nella concessione di un certificato, se per colpa di quel ritardo il cittadino subisce un danno. O in generale qualunque inadempienza della pubblica amministrazione che finisca con il nuocere una persona, un impresa, un’altra amministrazione.
Fino a ieri la giurisprudenza aveva sempre dato un interpretazione restrittiva al concetto di “danno ingiusto”.
Si poteva considerare danno ingiusto soltanto la lesione di un “diritto soggettivo”: io sono proprietario di una casa, se uno me la butta giù per errore o volontariamente mi spetta un risarcimento.
La sentenza della Cassazione (pronuncia numero 500 delle Sezioni Unite ) riconosce anche la tutela dell’ “interesse legittimo”: io voglio costruire una casa, se il comune non mi rilascia la concessione edilizia cui io avrei diritto mi spetta un risarcimento.
Finora chi voleva difendere il proprio interesse legittimo aveva una sola strada da percorrere: rivolgersi al giudice amministrativo, cioè il Tar.
Prendiamo l’esempio di una gara d’appalto per un opera pubblica. La ditta che credeva di essere stata esclusa ingiustamente dalla gara presentava ricorso al Tar? Innanzitutto, se giudicava il ricorso minimamente sensato, sospendeva l’iter dell’opera. Quindi nella sentenza finale poteva ordinare all’amministrazione di ricominciare tutto da capo. Di storie così ce ne sono un’infinità nella storia repubblica italiana: cantieri aperti e subito bloccati, strade cominciate e mai finite, teatri incendiati e ancora in attesa di essere ricostruiti.
La sentenza della Cassazione cambia completamente scenario. La società esclusa dalla gara ha la possibilità di rivolgersi al tribunale civile invece che a quello amministrativo. Se il giudice le dà ragione, la ditta ottiene un risarcimento dall’amministrazione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1.Premessa introduttiva. La radicale revisione del c.d. principio della irrisarcibilità dei danni provocati dalla lesione di interessi legittimi, chiaramente ( almeno nelle intenzioni e nelle considerazioni di portata generale ) affermata dalla Corte di Cassazione ( 1 ), costituisce un occasione unica ed irrepetibile per riflettere nuovamente, sull’interesse legittimo, ed in particolare sulle sue caratteristiche essenziali, ma anche sulla sua effettiva esistenza come figura concettuale e come istituto di diritto positivo. La sua considerazione appare attuale ed opportuna dato che, non solo negli ultimi tempi, esso ha risentito dei contraccolpi provenienti dagli ordinamenti europei nei quali la figura positivamente non sussiste ( 2 ). La dottrina non è mai stata unanime nell’accettazione della figura e si è profondamente divisa nella sua definizione concettuale; spesso si è divertita a sottolinearne i lati misteriosi piuttosto che a chiarirli ( 3 ). 1 ) Il riferimento è alla sentenza delle Sezioni Unite 22 luglio 1999, n. 500/SU, in Dir. Pubbl., 1999, p. 463 ss., che ai commentatori ha strappato aggettivi dal significato superlativo, da “ epocale” a “rivoluzionaria” o anche “storica”. Ove la si consideri nella complessità della sua motivazione, si vedrà che il ripensamento del precedente orientamento giurisprudenziale, che negava la risarcibilità dei danni prodotti con la lesione di interessi legittimi, è tale soltanto come affermazione di principio; e che, in sede pratica, il nuovo orientamento potrà avere un rilievo circoscritto. 2 ) Fa eccezione l’ordinamento spagnolo, nel quale l’interesse legittimo è previsto dalla Costituzione (art.. 24). E’ peraltro vero, come da taluni rilevato, che in quell’ordinamento la figura, non essendo posta a base del criterio di discriminazione tra le giurisdizioni ordinaria ed amministrativa, resta senza contenuto apprezzabile sul piano pratico. 3 ) Scoca, Interessi protetti,in Enc. Giur. Treccani, 1989, pag. 12.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Antonio Del Vecchio
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Teramo
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Guido De Carolis
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 175

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

pubblica amministrazione
diritto amministrativo
interesse legittimo
danno ingiusto
articolo 2043 del codice civile
risarcimento civile
risarcimento del danno

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi