Skip to content

Mimar Koca Sinan e le costruzioni a cupole seriali nell’architettura ottomana del XV e XVI secolo.

Nonostante numerosi studi abbiano già trattato l'Architettura ottomana e in particolare l'arte creativa di Sinan, nessuno si è ancora concentrato sulle costruzioni a cupole seriali.
Le numerose moschee costruite da Sinan sono riconosciute come i suoi più importanti lavori ma ciò non significa che le sue opere meno conosciute siano meno importanti.
Volendo incominciare lo studio sulle costruzioni a cupole serali e l'ingegnoso uso del modulo a cella di Sinan è corretto menzionare dapprima qualche caso del periodo pre-Sinan.
Come punto di partenza vediamo la Űç Şerefeli Cami (1438-1447) e come le sue cupole della corte, anche se variano in grandezza, producono un motivo che fonde con le diverse altezze dei minareti restituendo un senso di armonia. Interessante è lo studio dell'ospedale esagonale della Kűlliye di Bayezit II (1488). In questo caso l'architetto costruttore risolve il problema strutturale negli angoli aumentando lo spessore del muro di due celle contigue senza alterare lo forma stessa delle celle e la loro posizione.
Un approccio differente è stato adottato da Sinan nella forma ottagonale della Madrasa Cağaloğlu-Rüstem Pasha (1550). Sinan riesce ad usare l'intero angolo tra due celle senza perderne spazio.
Come già ben sappiamo, Sinan è riconosciuto maggiormente per il suo contributo allo studio dello spazio centrale cupolato nelle moschee, ma quello che si propone di studiare in questa sede sono invece i suoi studi sulle madrase, mercati e caravanserragli dove ha dimostrato di saper applicare proporzioni geometriche, funzionali e matematiche ai rewak interni ed a file di celle cupolate.
Sinan non ha cambiato la tradizione ottomana delle madrese ma ha semplicemente aggiunto il suo tocco personale. In molti dei sui lavori ha mantenuto la corte interna rettangolare, ma esternamente le linee dei muri perimetrali sono giustificate dalle linee irregolari di confine del sito e dalle costruzioni circondanti; la Kűlliye Atîk (Eski) Valide (1584) è un esempio che verrà citato.
Nella costruzione di caravanserragli si vedrà come Sinan diverge dalle idee dei Selgiuchidi e dei primi caravanserragli ottomani costruendone di lunghi e stretti, dalle piante articolate, in accordo sempre con la geometria del sito , come nel Caravanserraglio Rűstem Pasha in Edirne.
Questi primi principi compositivi introdotti possono essere riscontrati anche nei mercati, uniti da Sinan a caravanserragli e moschee, come nella Kűlliye di Sokollu Mehmet Pasha. Approccio completamente differente da quello dei primi Bedesten con copertura a cupole.
Attraverso altri esempi vedremo come Sinan rompe la semplice modularità delle celle voltate o cupolate, giocando in molti casi anche con la posizione degli elementi e la rigorosa modularità della corte interna. Nella madrasa del complesso di Şehzade Mehmed (Istanbul) Sinan muove asimmetricamente il dershane e gli assi delle due file di celle del lato nord non corrispondono ma, nonostante ciò, egli trova proporzioni matematiche che correlano le due file di cupolate.
Nonostante abbia lavorato per oltre 50 anni, Sinan non amò ripetersi nei suoi numerosi lavori e cercò sempre di trovare nuove soluzioni ad ogni problema che si trovò ad affrontare.
Ha ripetutamente trovato nuovi impieghi della cella cupolata come nella Kűlliye di Şemsi Ahmet Pasha, dove l'aggiunta di una cella addizionale restituisce una conclusione logica del rewak.
I maggiori studi sullo spazio seriale voltato trovano la loro conclusione nella costruzione di complessi di madrase su differenti livelli, elemento che divenne uno strumento di design di city skylines.
Senza costruire grandi complessi, Sinan trovò uno strumento di design del paesaggio ricostruendo le cucine del Palazzo Topkapi ad Istanbul.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Capitolo 1 Introduzione storica e culturale 13 Francesco Ciprian Università degli studi di Udine Tesi di laurea, a.a. 2010/2011 Facoltà di Ingegneria, corso Scienze dell’Architettura Mimar Koca Sinan e le costruzioni a cupole seriali Relatore: Mauro Bertagnin nell’architettura ottomana del XV e XVI secolo. Correlatrici: Anna Frangipane, Sonia P. Gennaro L’Islam, oltre ad essere una religione, è una rigorosa interpretazione della vita nel mondo, capace di assorbire e fondere in sé quasi ogni differenza di nazione e di etnia. Il fedele mussulmano ha indubbiamente una mentalità diversa dal cristiano occidentale contemporaneo perché la religione influenza la vita in ogni suo aspetto e di conseguenza, anche l’architettura. Il non riconoscere l’esistenza di forme artificiali paragonabili alla natura e destinate in partenza alla caducità lo preserva da una sopravvalutazione della natura stessa e da un’eccessiva contemplazione del paesaggio e delle creature, anche se ammira la perfezione del creato e professa il piacere delle belle forme. Ne consegue, in ogni forma artistica, il ripudio di uno diretto realismo. Non è facoltà dell’artista eternare in senso realistico con la mimesi ciò che è destinato prima o poi a perire. Inoltre va considerato l’atteggiamento estremamente monoteista della religione islamica. Il pericolo dell’idolatria fece vietare la produzione di opere d’arte che potessero comunque condurre a un’adorazione culturale. Ne il Profeta 1 , né qualsiasi altro personaggio ritenuto Santo, poteva essere rappresentato in forma figurativa, nel suo aspetto esteriore o vita terrena, ai credenti. Da queste considerazioni deriva una civiltà spiritualmente unitaria, anche nell’atteggiamento di una creazione artistica. Nonostante ciò, il formarsi di uno stile unitario, islamico prima e ottomano in seguito, non fu facile e immediato come si potrebbe a questo punto pensare. Un iniziale punto di partenza fu l’Egira 2 di Maometto che, spostatosi dalla Mecca, si insediò a Medina assieme ad un gruppo di fedeli. Qui il Profeta e i suoi fedeli seguì una vita semplice senza l’ambizione, né la necessità, di costruire edifici monumentali o lussuose dimore a dimostrazione della loro crescente potenza. I primi adepti della religione islamica usarono la casa del Profeta a Medina come luogo di preghiera, senza sentire la necessità di creare veri e propri spazi adibiti esclusivamente a cerimonie di culto e preghiere. Con lo sviluppo e l’espandersi dell’Islam, ovunque i fedeli si spostavano e si insediavano, anche al di fuori dell’Arabia, si crearono centri di culto e preghiera. Maometto, trasferitosi a Medina, inizialmente pregò rivolto verso Gerusalemme, vedendo quanta importanza vi dava la maggiore comunità della città, gli Ebrei. Egli pensava che se voleva convivere con gli ebrei e indurli ad una successiva conversione doveva trovare un punto di incontro. La comunità ebraica si dimostrò però sorda agli sforzi del Profeta tanto che, durante il secondo anno dell’Egira, il rapporto tra le due comunità divenne teso a tal punto da troncarsi del tutto. La prima conseguenza vide il mutamento della qibla: Maometto decise che il centro del mondo non era più Gerusalemme ma la Ka’ba, primo luogo di culto della Mecca. 1 Nel presente testo e nella maggior parte dei libri con il termine Profeta si vuole indicare Maometto (Muhammad). Nell’Islam viene riconosciuto Maometto come ultimo e definitivo profeta e vengono riconosciuti, tra i tanti, anche figure bibliche nel ruolo di profeti come Adamo, Noè, Abramo, Isacco, Elia, Enoch, Ismaele, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Davide, Salomone, Giovanni Battista e Gesù di Nazaret. 2 La parola indica una emigrazione, un trasferimento. L’Egira per antonomasia è appunto quella organizzata nel 622 da Maometto dalla Mecca verso la città di Yathrib, poi chiamata Medina, Madīnat al-Nabī, Città del Profeta. I motivi che spinsero Maometto fuori dalla Mecca furono la crescente ostilità dei suoi concittadini ma anche il fatto che le tribù di Yathrib gli offrivano la possibilità di assumere un comando super partes nella gestione dei rapporti tra le varie comunità. L’Egira di Maometto, più che rappresentare una fuga, sancì la nascita del primo nucleo di Stato islamico. La data dell’Egira coincide anche con l’inizio del calendario islamico.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Francesco Ciprian
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Udine
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile
  Relatore: Mauro Bertagnin
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 156

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

architettura
impero ottomano
moschea
cupole
materiali da costruzione
mimar koca sinan
cupole seriali
caravanserragli
mercati coperti
madrasa
kűlliye
ottomana
bazaar
cami
sinan
mimar

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi