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Energie alternative e alternative alle energie: il caso del nucleare

La maggior parte dell’energia prodotta oggi nel mondo deriva da giacimenti di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale: disponibili in quantità limitate, essi costituiscono una fonte energetica esauribile, altrimenti definita non rinnovabile. Una parte decisamente minore deriva poi da giacimenti di uranio, anch’essi limitati e non rinnovabili: l’isotopo 235 dell’uranio, l’elemento attualmente più utilizzato per produrre energia nucleare, benché considerato da molti una alternativa di medio periodo ai combustibili fossili, è anch’esso esauribile in prospettiva futura. Le fonti non rinnovabili sono oggi quelle più sfruttate dall’umanità perché in grado di produrre le maggiori quantità di energia con impianti tecnologicamente semplici e collaudati; nella maggior parte dei casi però, queste fonti sono anche le più inquinanti, con l’emissione di scorie e di gas tossici che producono effetti nefasti per l’ambiente e gli ecosistemi. Negli ultimi anni si è così assistito a fini energetici allo sfruttamento di fonti cosiddette rinnovabili, che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono esauribili nella scala dei tempi umani e il cui utilizzo, per estensione, non pregiudica la disponibilità di risorse naturali per le generazioni future: tra le energie rinnovabili rientrano l’energia generata da fonte eolica, idroelettrica, geotermica, solare (sia termico che fotovoltaico, unitamente al nuovo sistema a concentrazione) o generata da biomasse e processi di termovalorizzazione, solo per citarne alcune.

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10 10 Capitolo 1 La questione energetica La maggior parte dell’energia prodotta oggi nel mondo deriva da giacimenti di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale: disponibili in quantità limitate, essi costituiscono una fonte energetica esauribile, altrimenti definita non rinnovabile. Una parte decisamente minore deriva poi da giacimenti di uranio, anch’essi limitati e non rinnovabili: l’isotopo 235 dell’uranio, l’elemento attualmente più utilizzato per produrre energia nucleare, benché considerato da molti una alternativa di medio periodo ai combustibili fossili, è anch’esso esauribile in prospettiva futura. Le fonti non rinnovabili sono oggi quelle più sfruttate dall’umanità perché in grado di produrre le maggiori quantità di energia con impianti tecnologicamente semplici e collaudati; nella maggior parte dei casi però, queste fonti sono anche le più inquinanti, con l’emissione di scorie e di gas tossici che producono effetti nefasti per l’ambiente e gli ecosistemi. Negli ultimi anni si è così assistito a fini energetici allo sfruttamento di fonti cosiddette rinnovabili, che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono esauribili nella scala dei tempi umani e il cui utilizzo, per estensione, non pregiudica la disponibilità di risorse naturali per le generazioni future: tra le energie rinnovabili rientrano l’energia generata da fonte eolica, idroelettrica, geotermica, solare (sia termico che fotovoltaico, unitamente al nuovo sistema a concentrazione) o generata da biomasse e processi di termovalorizzazione, solo per citarne alcune.

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Informazioni tesi

  Autore: Miranda Atria
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia del Turismo e delle Risorse
  Relatore: Lidia Scarpelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 114

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