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Federalismo e Modernità. L'origine del pensiero federalista e la sua attuazione come soluzione alle sfide poste dalla modernità

Nell’epoca della crisi delle ideologie ottocentesche come il liberalismo, il nazionalismo e il comunismo, invecchiate ma alle prese con tentativi di autorinnovamento, il federalismo sembra quasi voglia imporsi, quale sintesi di ideali e valori capaci di far da guida nel mondo politico.
Egli si mostra quale alternativa al sistema dell’ equilibrio delle potenze, attraverso la creazione di sistemi statali aperti e dinamici, atti a garantire la sicurezza e la libertà dei singoli e l’integrazione tra le parti, con l’obiettivo finale di adattarsi alle condizioni di multiculturalità diffuse in tutto l’ occidente.
Tale è la sua flessibilità da poter invocarne l’applicazione tanto alle comunità più piccole della società quanto su scala continentale.
Il federalismo svolge una funzione di contrasto allo Stato nazionale moderno e al diritto pubblico europeo tipico delle relazioni internazionali fra stati e rappresenta il passaggio dall’età moderna a quella postmoderna. Il federalismo, ancora, non può risolversi in una nuova ideologia partitica, ma deve essere presentato come un progetto dottrinale e istituzionale di riorganizzazione e sviluppo dello Stato democratico e delle libertà civili, individuali e comunitarie, e come riorganizzazione delle vita sociale ed economia attraverso un marcato e diffuso, costantemente praticato principio autonomistico (cioè di autodeterminazione e autogoverno).
Sebbene tale disegno istituzionale ammetta la presenza dello stato centrale, al quale possono essere affidate materie molto importanti quali la politica estera, la difesa o anche la giustizia, esso delega molte altre competenze agli enti locali, per renderli maggiormente partecipi e protagonisti nella vita politica del Paese.
Ad ogni modo, il sistema federale si presenta come un sistema istituzionale profondamente sofisticato, sempre sottoposto ai rischi di una deriva o nel senso della disgregazione rispetto le componenti federate che lo costituiscono o nel senso di un rafforzamento delle tendenze centraliste a scapito dell’ autonomia delle comunità locali.
Rimane assodato il fatto che, proprio per le sue specialissime caratteristiche, richiede, non solo affinché sorga, ma soprattutto affinché duri nel tempo, di un complesso bilanciato di freni e contrappesi di ordine istituzionale.
Il percorso che ci attende risulta intriso di ostacoli e per questo talvolta può apparire impraticabile, tuttavia non si tratta di imboccare una strada cieca, ma al contrario, si tratta di percorrere un cammino sostanzialmente esplorato e ricco di competenze utili a renderlo realizzabile.
Le idee federali hanno reso possibile lo sviluppo di nuove forme di comunità, dotate di nuovi strumenti di autogoverno locale e la costruzione di nuove società per mezzo di relazioni contrattuali e pattizie, rivelano una forte componente egualitaria.
“L’ assunto di fondo, è che si potranno avere prospettive di vita decenti soltanto riscoprendo e valorizzando quelle politiche che vedono nell’ altro l’ amico piuttosto che l’ hostis”. Con questa citazione ho voluto ricordare il ruolo della politica, come sostiene il politologo Giorgio Carnevali infatti, il federalismo rappresenta la strada più breve per giungere ad una politica democratica e dell’ “amicizia”, in questo modo la politica potrà riappropriarsi del suo volto nascosto e negato.
Concentrarsi sul significato vero della politica e sugli obiettivi che questa naturalmente persegue deve essere la precondizione fondamentale per “accedere alla post-modernità”, che coinciderà probabilmente con il declino irreversibile del modello Stato-nazione, incapace di governare, travolto dal “risveglio etnico” e dalle esigenze autonomistiche, sul piano interno e dalla conflittualità interstatale, sul piano sovranazionale, come pure dai problemi ambientali e tecnico-scientifici a livello internazionale.
L’ epoca post-moderna sarà caratterizzata dallo sviluppo di nuovi assetti istituzionali di governo atti a creare unità politiche più grandi o più piccole per fini differenti, ottenendo così vantaggi economici o strategici, conservando allo stesso tempo la comunità originaria per soddisfare le esigenze di diversità etnica. Ad ogni modo, tutto ciò presuppone che più governi esercitino sullo stesso territorio.
Per questo motivo il federalismo rappresenta un attacco ed una alternativa alla moderna idea di sovranità, ormai obsoleta.
Il patto di tipo federativo prenderà il posto della modernità politica e dato il suo carattere autentico non potrà che erigersi su presupposti democratici, a quel punto la “politica dell’amicizia” e dell’uguaglianza, aggiungo io, sostituirà il conflitto.

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3 INTRODUZIONE Dopo due secoli dall’ avvento in forze del nazionalismo sulla scena internazionale e l’ evidente declino del modello Stato-nazione, sempre più inadeguato a risolvere gli immani problemi posti all’ umanità dall’ incalzare dei tempi, sembrerebbe quasi che il quadro generale della società globale sia ora contrassegnato da una caotica mescolanza di pulsioni contrastanti, fra tutela dei diritti fondamentali e le aspirazioni all’ unità dei popoli, da un lato, e difesa dei localismi e delle differenziazioni etno-nazionali reali o ritenute tali, dall’ altro. Indubbiamente il dibattito in tema di federalismo ha ormai radici antiche, ha coinvolto in passato numerosi pensatori, ed oggi tanti studiosi, non vi è dubbio che mai, come in questo difficile momento di transizione politica, esso sia di grande attualità, il moltiplicarsi di Convegni su questa tematica lo testimonia e così il mondo della scienza e della riflessione critica sono chiamati ad interrogarsi e a dare il loro contributo in proposito. Come dicevo, il dibattito sul federalismo è diventato uno dei temi cruciali del confronto pubblico, sia a partire dalle vicende interne italiane, sia a proposito delle vicende europee. Il federalismo appare sempre più come un modello politico e istituzionale in grado di favorire la convivenza tra identità diverse, un modello provvisto di innumerevoli sfaccettature e suscettibile di una

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Informazioni tesi

  Autore: Gabriele Tammone
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
  Relatore: Giorgio Carnevali
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 93

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