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''Il sorriso della Mezzaluna'': l'Islam tra stereotipi ed ironia

Nell'immaginario collettivo della società Occidentale, il termine Islam è sentito con diffidenza, immancabilmente associato all'intero Mondo Arabo e necessariamente collegato al terrorismo. Questa paura irrazionale del Diverso, o islamofobia, è ulteriormente fomentata dai politici e dai media che tendenzialmente enfatizzano le differenze e le occasioni di scontro tra le due culture e pongono invece in secondo piano gli elementi che potrebbero avvicinarle.
Anche da parte islamica c'è una chiusura nei confronti del Mondo Occidentale soprattutto perché il numero di immigrati è in continuo aumento. Temono la cancellazione della loro stessa identità e quindi, spesso, si chiudono in loro stessi, nelle loro tradizioni, e rifiutano di interessarsi all'Altro.
Questa limitata visione di entrambe le culture preclude così ogni reale possibilità di una reale comunicazione e conoscenza.
L'episodio delle vignette danesi è solo uno dei tanti esempi in cui un'occasione di incontro e di dibattito costruttivo che avrebbe potuto insegnare molto ad entrambi si è trasformata in uno scontro, anche violento, che ha spinto le parti ad arroccarsi con ancora maggiore determinazione sulle rispettive posizioni.
Da una parte l'Europa ha difeso prima di ogni altra cosa la sua libertà d'espressione senza voler ascoltare le ragioni islamiche, dall'altra ci sono state manifestazioni nella maggior parte delle città europee e reazioni violente in buona parte dei territori Arabo-musulmani. Queste ultime hanno convinto ulteriormente l'Occidente del fatto che l'Islam sia una cultura completamente incapace di leggerezza ed ironia cosa quanto mai lontana dalla realtà effettiva. Troviamo infatti tracce dell'ironia del Mondo Arabo-islamico fin dai tempi più antichi.
Queste due culture hanno molto più in comune di quanto non siano disposte ad ammettere e ad accettare. Ad esempio entrambe hanno sempre usato l'ironia come valvola di sfogo tanto più sfruttata con regimi opprimenti e liberticidi.
E' necessario che entrambe le culture abbandonino le tradizionali posizioni di antagonismo ed inizino un reale processo di conoscenza reciproco.
La stretta convivenza, infatti, è la certezza del domani e l'integrazione è quindi necessaria per garantire una pacifica coesistenza attraverso il rispetto delle peculiarità culturali.
La scuola deve svolgere un importante ruolo in tutto questo. Infatti è qui che vengono creati i cittadini di domani ed è quindi fondamentale che offra l'opportunità di conoscere le culture Altre.

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6 Introduzione Quando un cittadino medio occidentale sente o legge la parola «islam» la sua mente richiama immancabilmente l’immagine di un arabo a sua volta necessariamente associato al terrorismo. Raramente si rende conto che questo termine fa riferimento ad un sistema di fede i cui credenti sono circa un miliardo e mezzo di cui solo una minoranza (il 20%) ha origini arabe: una minoranza dunque che, per quanto goda di una sorta di diritto di primogenitura, non può rappresentare la totalità di una comunità composta e variegata quant’altre mai 1 . Mediamente, inoltre, il mondo islamico viene stereotipato come un sistema culturale completamente incapace di concepire la democrazia: donne con il velo e sottomesse, regimi militari, lapidazioni, divieto della libertà di espressione e via dicendo sono pensate come realtà immodificabili proprie non solo della cultura islamica, ma di ogni singolo fedele. Questa tendenza alla generalizzazione impedisce di vedere questa religione come una realtà che non solo è attraversata da diverse correnti, ma è anche e soprattutto composta da esseri umani con bisogni e sentimenti uguali agli altri. Negli ultimi anni, l’umma, si sta disperdendo sull’intero pianeta sia a seguito dell’aumento del numero di migranti, sia perché il numero di convertiti all’islam è in continua crescita. Si stanno producendo (…) processi di meticciato, di ridefinizione in cui ciascuno avrebbe qualcosa da offrire e qualcosa da imparare 2 . Purtroppo entrambe le civiltà non sono ancora in grado di superare i rispettivi pregiudizi che, uniti al timore della perdita della propria identità, le spinge ad arroccarsi sulle proprie idee e a chiudersi in loro stesse senza lasciare alcuno spazio al confronto. La politica e i mass media contribuiscono in maniera determinante a mantenere viva questa comune propensione all’astio e alla contrapposizione, al timore irrazionale e al rifiuto del Diverso. 1 P. Branca, Il sorriso della mezzaluna: umorismo, ironia e satira nella cultura araba, Carocci, Roma 2011, p. 82 2 P. Branca, Yalla Italia. Le vere sfide dell’integrazione di arabi e musulmani nel nostro paese, Edizioni Lavoro, Roma 2007, p. 26

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Informazioni tesi

  Autore: Valeria Marsala
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi dell'Insubria
  Facoltà: Scienze della Mediazione Interlinguisstica e Interculturale
  Corso: Lingue e letterature straniere
  Relatore: Alessandro Ferrari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 99

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Parole chiave

islam
ironia
stereotipi
islamofobia
vignette danesi
scuola di mazzara del vallo
kurt westergaard

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