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Europeismo e federalismo dal secondo dopoguerra al Trattato di Roma (1945-1957)

L’idea di creare una federazione fra gli Stati d’Europa è vecchia quasi quanto gli Stati stessi e trova dal XVIII secolo in avanti, dei progetti costituzionali di ampia portata.
A partire dal XVIII Secolo e per il secolo successivo, i progetti di federalismo europeo e non, posso essere ricondotti al pacifismo giuridico moderno, ovvero al filone di pensiero che rifiutava la guerra come modo di risoluzione dei conflitti tra Stati e che riteneva una pace permanente come la condizione maggiormente desiderabile e possibile: «soltanto attraverso il diritto e le sue applicazioni [è possibile] addivenire a una pacificazione sempre più efficace dei rapporti tra gli Stati».

Non si tratta di una vulgata teorica uniforme, piuttosto di una serie di progetti individuali che hanno ispirato la creazione delle più importanti organizzazioni internazionali del XX secolo, la Società delle Nazioni e le Nazioni Unite.

La scarsa notorietà della tradizione pacifista (ed in modo particolare dei progetti di pace perpetua) è dovuta ai pregiudizi che la circondano, in primis quelli legati alle accuse di essere progetti “utopici” e “visionari”, sebbene alcuni di questi progetti siano precursori di diverse istituzioni e principi di cooperazione moderni; tuttavia i progetti federali e confederali del XX Secolo – compresa la creazione prima della CEE poi della UE - hanno un debito sostanziale con il pacifismo de secoli precedenti.

La contrapposizione con il realismo classico, che affermava l’ineluttabilità “hobbesiana” della guerra, ha penalizzato per molto tempo le istanze di pacifismo e il bisogno di istituzioni che evitassero una forte conflittualità. Nella misura in cui la garanzia della propria sicurezza provoca “l’insicurezza altrui e il prosperare di conflitti”, il pacifismo nasce come trasposizione dei metodi di regolazione del conflitto in campo interno nella politica internazionale; in altri termini, se esistono meccanismi che in un sistema politico regolano i conflitti tra individui, vi può essere possibilità che ciò avvenga creando delle istituzioni internazionali, oppure istituendo arbitrati preposti all’obbiettivo di risolvere una guerra.

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4 I. L’IDEA DI EUROPA FINO AL 1945: DOTTRINE, IDEOLOGIE E TENDENZE POLITICHE 1.1. Pacifismo, federalismo, europeismo nell’era moderna L’idea di creare una federazione fra gli Stati d’Europa è vecchia quasi quanto gli Stati stessi e trova dal XVIII secolo in avanti, dei progetti costituzionali di ampia portata. A partire dal XVIII Secolo e per il secolo successivo, i progetti di federalismo europeo e non, posso essere ricondotti al pacifismo giuridico moderno, ovvero al filone di pensiero che rifiutava la guerra come modo di risoluzione dei conflitti tra Stati e che riteneva una pace permanente come la condizione maggiormente desiderabile e possibile: «soltanto attraverso il diritto e le sue applicazioni [è possibile] addivenire a una pacificazione sempre più efficace dei rapporti tra gli Stati» 1 . Non si tratta di una vulgata teorica uniforme, piuttosto di una serie di progetti individuali che hanno ispirato la creazione delle più importanti organizzazioni internazionali del XX secolo, la Società delle Nazioni e le Nazioni Unite. La scarsa notorietà della tradizione pacifista (ed in modo particolare dei progetti di pace perpetua) è dovuta ai pregiudizi che la circondano, in primis quelli legati alle accuse di essere progetti “utopici” e “visionari”, sebbene alcuni di questi progetti siano precursori di diverse istituzioni e principi di cooperazione moderni; tuttavia i progetti federali e confederali del XX Secolo – compresa la creazione prima della CEE poi della UE - hanno un debito sostanziale con il pacifismo de secoli precedenti. 1 REPETTI, R., Pace e organizzazione internazionale tra età moderna e contemporanea, in BOTTARO PALUMBO, M. G., Gli orizzonti della pace. La pace e la costruzione dell’Europa. 1713-1995, Ecig, Genova 1995, 17

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Spanu
  Tipo: Tesi di Master
Master in Máster en Estudios Europeos y Derechos Humanos
Anno: 2012
Docente/Relatore: Ferreira Antonio Bartolomeu Jácomo
Istituito da: Universidad Pontificia de Salamanca - Instituto de Estudios Europeos y Derechos Humanos
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 125

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