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Riforma Brunetta: valutazione della performance nella Pubblica Amministrazione

Il tema della performance delle amministrazioni pubbliche e dei sistemi da adottare per la loro misurazione e valutazione è argomento che già da tempo si trova al centro del dibattito politico ed istituzionale a livello mondiale. Politici, cittadini, ricercatori, e le stesse amministrazioni pubbliche, da sempre si interrogano su come possa essere efficacemente misurata la capacità del soggetto pubblico di creare valore per il cittadino con le risorse rese disponibili dalla comunità, ossia di come sia possibile misurare i risultati perseguiti mediante l’azione pubblica. Le amministrazioni pubbliche, infatti, così come le istituzioni che erogano servizi di pubblica utilità non hanno finalità di lucro, ciò nondimeno, benché per misurare il risultato prodotto dalla gestione non dispongano di una grandezza quale il profitto realizzato, devono comunque dotarsi di strumenti per verificare i risultati conseguiti.La riforma, dunque, è nata con il preciso intento di innovare in maniera profonda e radicale, sin dalle fondamenta la materia del lavoro pubblico - responsabilizzando i dipendenti ed incentivandone le migliori prestazioni - restituendo ai cittadini una pubblica amministrazione più trasparente, efficiente e credibile, sempre più in linea con i criteri e i principi che presiedono al funzionamento delle imprese private, ossia il riconoscimento del merito e della professionalità.La parola d’ordine è “meritocrazia”. L’asse della riforma viene posto tutto sulla forte accentuazione della selettività nell’attribuzione degli incentivi economici e di carriera previsti dal Decreto, in modo tale che ad essere premiati siano i capaci e i meritevoli, e da incoraggiare l’impegno sul lavoro, scoraggiando al contempo comportamenti di segno opposto, nella perfetta consapevolezza che la valorizzazione dei risultati conseguiti dal singolo o dal gruppo, da chi, in altre parole, si impegna a svolgere un ottimo lavoro sia il meccanismo fondamentale perché il merito diventi il motore del cambiamento organizzativo e del reale miglioramento della performance dell’amministrazione nel suo complesso.Il punto quindi è garantire la massima qualità con un ottimale consumo di risorse, senza sprechi ed inefficienze, per il tramite della “valorizzazione” dei risultati e della performance organizzativa ed individuale.Il termine valorizzazione assume un significato portante: la valorizzazione dei risultati conseguiti da chi sta svolgendo un ottimo lavoro è, chiaramente, il meccanismo fondamentale perché il merito diventi il motore del cambiamento organizzativo e del miglioramento della performance.La performance, dunque, si valuta e si misura a vari livelli, nel senso che non si identifica semplicemente con l’efficienza (il rapporto tra l’output e l’input di un processo produttivo), o con l’efficacia interna (adeguatezza dell’output rispetto agli obiettivi posti internamente) o con l’efficacia esterna (impatto dell’output sul bisogno esterno), ma è l’insieme di ciascuna di queste nozioni.

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Pagina | 4 LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: LA INEVITABILE DIMENSIONE SOGGETTIVA DEL GIUDIZIO 1-LE ESIGENZE DI RIFORMA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Principi e finalità della riforma Brunetta. Il tema della performance delle amministrazioni pubbliche e dei sistemi da adottare per la loro misurazione e valutazione è argomento che già da tempo si trova al centro del dibattito politico ed istituzionale a livello mondiale. Politici, cittadini, ricercatori, e le stesse amministrazioni pubbliche, da sempre si interrogano su come possa essere efficacemente misurata la capacità del soggetto pubblico di creare valore per il cittadino con le risorse rese disponibili dalla comunità, ossia di come sia possibile misurare i risultati perseguiti mediante l’azione pubblica. Le amministrazioni pubbliche, infatti, così come le istituzioni che erogano servizi di pubblica utilità non hanno

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Informazioni tesi

  Autore: Angela Bennici
  Tipo: Tesi di Master
Master in XIII Master Universitario di II Liv. Euromediterraneo in Health Management e Politiche Pubbliche
Anno: 2013
Docente/Relatore: Pietro Maria Testaì
Istituito da: Università degli Studi di Messina
Coautore: Rita Taormina
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 66

FAQ

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