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Proprietà salutistiche degli oli essenziali derivati da erbe e spezie

Gli oli essenziali sono miscugli aromatici di sostanze organiche diverse già conosciuti e prodotti nell’antichità, e in tempi più recenti impiegati nel settore farmaceutico, cosmetico e alimentare per le proprietà da essi derivate.
Si è indagato in particolar modo sugli oli essenziali derivati da erbe e spezie e sui componenti contenuti ai quali si riconducono le proprietà salutistiche.
L’attenzione è rivolta verso le spezie ed erbe tradizionali di uso comune grazie al mercato sempre più in espansione, e verso il loro utilizzo non solo per le proprietà aromatizzanti o conservative ma anche per scopi medicinali.
Già nell’antichità infatti erbe e spezie erano ampiamente utilizzate in cucina ed erano ritenute importantissime per la cura della salute.
L’interesse rivolto agli oli essenziali è dovuto alle attività terapeutiche esercitate tramite molteplici meccanismi d’azione:
-  azione battericida e/o batteriostatiche
-  azione sull’apparato digerente
-  azione sull’apparato cardiocircolatorio
-  azione sul sistema nervoso
-  azione sul sistema endocrino
-  azione sul sistema immunitario
-  azione sull’apparato polmonare
-  azione sull’apparato urinario
-  azione antitossica
-  azione sui tessuti senescenti 
Le numerose attività terapeutiche derivate sono dovute a specifici componenti presenti negli oli essenziali e per questo motivo essi ricoprono un ruolo molto importante, supportato da numerose evidenze epidemiologiche e precliniche, che confermano, tra le altre, proprietà antinfiammatorie e antitumorali. 
I meccanismi d’azione alla base di queste proprietà possono essere di vario tipo, alcuni non ancora del tutto conosciuti ma principalmente sono dovuti a:
-  interferenze con il doppio strato fosfolipidico delle membrane batteriche
-  presenza di strutture fenoliche e sistemi polinsaturi
-  inibizione di enzimi coinvolti nel processo infiammatorio (COX), diminuzione della produzione di mediatori infiammatori (NO, citochine, chemochine, leucotrieni, prostaglandine, ecc.)
-  coinvolgimento di elementi importanti che portano la cellula verso la malignità (NF- κB) 
Tutte queste attività e i meccanismi d’azione correlati sono imputati generalmente ai componenti maggiori contenuti negli oli essenziali, ovvero la classe dei fenilpropanoidi (terpeni, terpenoidi, composti aromatici e alifatici).
Di particolare rilievo è anche l’impiego degli oli essenziali derivati da erbe e spezie aromatiche come ingredienti negli integratori e nell’aromaterapia. 
I prodotti disponibili in commercio sono numerosi, possiamo trovare prodotti a puro e prevalente oppure limitato contenuto in oli essenziale la cui composizione si ritiene conferisca numerosi benefici e proprietà salutistiche.
Si è sottolineata l’importanza di prestare comunque attenzione nell’utilizzo degli oli essenziali per gli eventuali fenomeni di irritazione, allergie e dermatiti e per la possibile presenza di sostanze, come il safrolo e composti analoghi, ritenute tossiche. 
Sorge la problematica della valutazione del consumo di erbe e spezie e dei loro costituenti in quanto l’assunzione avviene in concomitanza di altri alimenti e in piccole quantità, per cui spesso risulta difficile la correlazione con le proprietà conferite.
Data la mancanza di dati precisi, vi è la necessità di ulteriori indagini e di eseguire approfondimenti nel’uso degli oli essenziali, sia in campo alimentare che in tutte le altre applicazioni.

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Introduzione Oli essenziali, erbe e spezie L’interesse verso lo studio dei componenti secondari negli alimenti si fa sempre più vivo in particolar modo verso quegli ingredienti come le erbe e le spezie che si ritiene contengano sostanze aventi proprietà salutistiche. Attualmente il mercato di erbe e spezie, sempre più in espansione, sta rivolgendo con grande enfasi l’attenzione verso le erbe e spezie tradizionali provenienti dalle diverse aree del mondo e verso il loro utilizzo non solo per le proprietà aromatizzanti o conservative ma anche per scopi medicinali. Già nell’antichità l’uso di erbe aromatiche e spezie era ritenuto importantissimo per la cura della salute; esse erano intese come prodotti vegetali che provenivano da Paesi lontani e che quindi non erano facilmente reperibili. Le prime documentazioni sull’uso di erbe e spezie come medicinali e come conservanti alimentari ci giungono dall’antico Egitto, dall’Assiria, dall’antica Roma e Grecia. Le erbe e le spezie sono da secoli usate in cucina sia per conservare più a lungo gli alimenti sia per conferire loro un sapore particolare, che ne esalti alcune caratteristiche. In base a numerose evidenze epidemiologiche e precliniche, risultano interessanti le proprietà antimicrobiche, antiossidanti e antitumorali di diverse erbe e spezie dovute alla presenza di composti che si ritrovano prevalentemente negli oli essenziali i quali ricoprono così un ruolo molto importante. Gli oli essenziali, anche chiamati oli volatili o eterei, sono liquidi oleosi aromatici ottenuti da materiale di origine vegetale; nel caso di erbe e spezie, la distillazione come metodo di produzione era conosciuta in Oriente già da più di duemila anni fa. Nel tredicesimo secolo gli oli essenziali cominciarono ad essere prodotti dalle farmacie ed i loro effetti farmacologici furono descritti nelle farmacopee; attualmente essi sono utilizzanti ampiamente come aromi alimentari, nei profumi e nel settore farmaceutico per le loro proprietà funzionali. Nonostante queste osservazioni vi è la necessità di ottenere informazioni più complete riguardo a quei componenti dietari, quali appunto erbe e spezie, in grado di esplicare un’attività salutistica e i target molecolari eventualmente interessati.

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Informazioni tesi

  Autore: Eleonora Ferrari
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Farmacia
  Corso: Farmacia
  Relatore: Gerardo Palla
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

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