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Il mutuo riconoscimento nell'ordinamento comunitario

La crisi economico finanziaria che ha colpito le moderne democrazie occidentali ed anche, certamente, quelle europee ha comportato una rivoluzione senza precedenti dei sistemi economici produttivi di economie che sembravano solide.
Conseguentemente anche i principali Paesi Europei tra i quali Italia, Spagna, Francia, Inghilterra hanno imboccato la inevitabile strada della recessione economica e del conseguente indebitamento.
In tale contesto tantissime sono state le critiche manifestate nei confronti anche delle Istituzioni Europee, economiche e politiche, che da anni ormai intervengono all’interno dei singoli mercati internazionali al fine di regolare le dinamiche economiche in una ottica unitaria.
A ciò si affiancano anche le indicazioni e le scelte di politica monetaria della Bce, di sostenere la politica economica degli Stati nazionali e intervenire a livello monetario per cercare di scongiurare il taglio netto delle politiche pubbliche da parte degli Stati Membri. Occorre dire che le critiche al sistema europeo ed al mercato unico sono sempre esistite in seno al dibattito politico ed economico degli Stati membri. Non sempre le legislazioni di questi sono state in grado di perseguire obiettivi comuni e di disciplinare medesime fattispecie in modo analogo.
In tale contesto si inserisce quello che è stato definito principio del mutuo riconoscimento. In base a tale principio si è cercato di creare una disciplina univoca, coerente al fine di garantire la libera circolazione dei beni ,dei servizi e del lavoro all’interno dell’Eurozona.
Da qui il riconoscimento dei titoli professionali, dell’autorizzazioni per la messa in commercio dei farmaci e di una serie di altre fattispecie che si sta cercando, proprio perché l’evoluzione non è ancora terminata, di rendere uniformi e universalmente riconosciute senza distinguo all’interno dello spazio comunitario.
Il primo capitolo del presente elaborato è stato indirizzato completamente a creare una premessa metodologica oltre a fornire una overiew sulle tematiche che hanno caratterizzato la realizzazione del mercato comune.
Si è quindi preso in esame la nascita ed evoluzione delle Comunità Europee per giungere al principio del mutuo riconoscimento cercando di enuclearlo nella sua accezione più generica che afferisce sicuramente alla ricerca della libertà di circolazione all’interno dello spazio Europeo.
Anche qui, come si è avuto modo di sottolineare, i pareri della dottrina sono stati per certi aspetti controversi soprattutto con riferimento proprio alle basi normative sulle quali si fonda anche il principio del mutuo riconoscimento.
La pubblicazione del Libro Bianco della Commissione sul mercato interno, cui ha fatto seguito l'Atto Unico europeo nel 1986, costituiscono i momenti di svolta che hanno aperto la strada alla seconda generazione, quella del mercato unico e dell'integrazione positiva.
Entrambi intendevano realizzare il completamento del mercato interno attraverso la definitiva eliminazione degli ostacoli fisici, tecnici e fiscali alla libera circolazione delle merci e l'armonizzazione della fiscalità indiretta e degli standards tecnici e qualitativi previsti per la produzione e distribuzione dei prodotti, in modo tale che il mercato acquisisse l'aspetto di un sistema aperto e concorrenziale.
Il secondo capitolo del presente elaborato ha infatti inteso fornire un quadro completo sullo spirito che ha animato la sentenza Cassis de Dijon.
Oltre a garantire la libertà di circolazione traspare nettamente la volontà, da parte del giudice comunitario, di giungere direttamente a un più alto livello di concorrenzialità e di libero scambio che come insegna la dottrina economica produce ricchezza e valore.
Il terzo capitolo nei fatti evidenzia proprio la crucialità del principio del mutuo riconoscimento in funzione di quello che può essere definito lo spirito dello sforzo dei firmatari dei Trattati Comunitari che hanno perseguito lo scopo di garantire maggiore concorrenzialità e maggiore circolazione dei servizi.
Il Trattato di Maastricht ha infatti innovato sensibilmente la configurazione del mercato unico, correlandovi l'unione economica e monetaria e numerose politiche comuni orizzontali, considerate strumenti per raggiungere uno sviluppo armonioso delle attività economiche.
Non solo, esso ha previsto l'istituzione di un sistema europeo di banche centrali con al vertice la Banca Centrale Europea e la previsione di una moneta unica circolante che entreranno a pieno regime dopo circa un decennio.
Il quarto capitolo è il cuore dell’elaborato.
All’interno di esso ci si distacca dall’impostazione teorica che ha riguardato il principio del mutuo riconoscimento per analizzarne gli aspetti pratici con riferimento soprattutto a questioni di interesse cruciale come ad esempio la circolazione dei farmaci, il riconoscimento delle qualifiche professionali di diretto interesse per il pubblico.

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5 INTRODUZIONE La crisi economico finanziaria che ha colpito le moderne democrazie occidentali ed anche, certamente, quelle europee ha comportato una rivoluzione senza precedenti dei sistemi economici produttivi di economie che sembravano solide. Conseguentemente anche i principali Paesi Europei tra i quali Italia, Spagna, Francia, Inghilterra hanno imboccato la inevitabile strada della recessione economica e del conseguente indebitamento. In tale contesto tantissime sono state le critiche manifestate nei confronti anche delle Istituzioni Europee, economiche e politiche, che da anni ormai intervengono all’interno dei singoli mercati internazionali al fine di regolare le dinamiche economiche in una ottica unitaria. A ciò si affiancano anche le indicazioni e le scelte di politica monetaria della Bce, di sostenere la politica economica degli Stati nazionali e intervenire a livello monetario per cercare di scongiurare il taglio netto delle politiche pubbliche da parte degli Stati Membri. Occorre dire che le critiche al sistema europeo ed al mercato unico sono sempre esistite in seno al dibattito politico ed economico degli Stati membri. Non sempre le legislazioni di questi sono state in grado di perseguire obiettivi comuni e di disciplinare medesime fattispecie in modo analogo. In tale contesto si inserisce quello che è stato definito principio del mutuo riconoscimento. In base a tale principio si è cercato di creare una disciplina univoca, coerente al fine di garantire la libera circolazione dei beni ,dei servizi e del lavoro all’interno dell’Eurozona. Da qui il riconoscimento dei titoli professionali, dell’autorizzazioni per la messa in commercio dei farmaci e di una serie di altre fattispecie che si sta cercando,

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Moauro
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Luisa Torchia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 153

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Parole chiave

controllo
fiducia
ordinamento
equivalenza
libertà di circolazione
mutuo riconoscimento
sentenza “cassis de dijon”

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