Skip to content

Ipotermia nell’arresto cardiaco: creazione di un protocollo clinico assistenziale condiviso tra le terapie intensive dell’Ospedale San Gerardo di Monza

Le statistiche documentano che ogni anno in Europa sono 375.000 le persone colpite da arresto improvviso dell’attività cardiaca, generalmente per fibrillazione ventricolare (FV). Una parte di costoro (la percentuale varia da meno del 5 al 35% a seconda delle circostanze in cui si verifica l’arresto) viene rapidamente rianimata, per lo più mediante defibrillatore.
A ripresa stabilizzata tuttavia si constata spesso che i soggetti sopravvissuti hanno subito danni cerebrali irreversibili, correlati ad un elevato costo sociale. Complessivamente il 10-30% rimane invalido.
Fino ad ora tutte le terapie per l’Arresto Cardio Circolatorio (ACC), hanno mirato alla ripresa dell’attività cardiaca; solo poche hanno cercato di prevenire il danno cerebrale che si verifica in pochi minuti, dopo l’arresto della circolazione.
Il Trattamento Ipotermico a persona sopravvissuta ad ACC, esordì nel 1950, ad oggi l’ILCOR (International Liaison Committee on Resuscitation), società scientifica internazionale, ha raccomandato l’induzione di ipotermia terapeutica per il contenimento del danno anossico cerebrale, che consiste nell’abbassamento della temperatura corporea del paziente a 32-34°C da attuarsi il prima possibile per un prolungato periodo di tempo, (12 – 24 ore).
Il trattamento ipotermico nell’ACC, coinvolge le Unità di Soccorso Territoriale 118, Pronto Soccorso le Unità di Terapia Intensiva, (Rianimazione Generale, Terapia Intensiva Cardiochirurgica, Terapia Intesiva Neurochirurgica, di Terapia Intensiva Cardilogica) raggruppate nel Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA - EAS).
Ad oggi in applicazione al Trattamento Ipotermico, risulta in uso nelle terapie intensive un protocollo (condiviso tra le figure) redatto solo ed unicamente per l’Unità di terapia Intensiva Cardiologica, tutto ciò comporta l’effettiva esigenza di creare uno strumento che prenda in considerazione i diversi ambiti intensivi di trattamento.
Attraverso le migliori evidenze scientifiche a disposizione e un’attenta analisi dei significati e delle finalità in cui si rende auspicabile l’applicazione di un protocollo, in considerazione della vasta applicabilità relativa a più ambiti di terapia intensiva correlati al trattamento ipotermico, si è giunti alla conclusione che il concetto di migliore efficienza risulta essere il modulo di responsabilità condivisa, vista, tra ambiti operativi e figure professionali, attualmente una versione innovativa nel settore assistenziale che permette una maggiore vastità nel campo di applicazione, unificazione e valutazione delle procedure; tradotta in una maggior responsabilizzazione dell’operato e rigore metodologico, nell’essere legittimati a compiere azioni di carattere superiore, in quanto il medico responsabile autorizza l’azione dopo che ne ha verificato la validità, considerando le variabili di contesto legate alla discrezionalità.
La realizzazione del protocollo condiviso ha richiesto una progettualità metodologica all’interno della quale hanno operato veri e propri gruppi di lavoro appartenenti alle singole unità di trattamento, servendosi di un percorso metologico articolato nelle Unità Operative coinvolte, i gruppi si sono interrogati su gli aspetti clinico-assistenziali di possibile miglioramento, unificazione e semplificazione di interesse comune alle aree di trattamento.
La realizzazione del protocollo condiviso relativo al trattamento ipotermico si traduce in un risultato di elevata affidabilità, efficacia ed efficienza in quanto risulta essere un vero e proprio accordo che prende in considerazione diversi ambiti clinico-assistenziali, diversi problemi in un unico aspetto di trattamento intensivo con elevati standard di applicabilità delle procedure, dove prendono parte diverse figure professionali che operano con la massima efficienza e professionalità valutando le molteplici variabili di contesto verificate in precedenza.
Il percorso di stesura ha inizialmente preso in considerazione un attenta analisi delle migliori evidenze scientifiche disponibili comparate all’aspetto fisiologico
della trattazione. L’individuazione delle aree di trattamento e i relativi percorsi logistici, hanno dato la possibilità di porre in evidenza aspetti, in ambiti di applicabilità clinico/assistenziali, da ottimizzare, a richiesta di miglioramento degli standard di risultato in ambito critico di trattamento.
Riscontrata la possibilità di evidenti miglioramenti attraverso gruppi di lavoro che hanno specificatamente analizzato gli aspetti procedurali e metolologici, sono seguite segnalazioni alle quali è stata applicata valenza protocollare a completamento di uno strumento già esistente in Unità di Terapia Intensiva Cardiologica.
Il risultato ottenuto si è tradotto nella creazione di un protocollo di realtà condivisa che raggruppa la logistica clinico/assistenziale di tutte le unità di terapia intensiva relative al Trattamento Ipotermico nell’Arresto Cardiaco.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 CAPITOLO PRIMO DIPARTIMENTO EMERGENZA-URGENZA E ACCETTAZIONE (DEA) 1.1 LA NORMATIVA La normativa relativa all’emergenza sanitaria, è il D.P.R. 27 Marzo 1992, che ha regolamentato l’attività di assistenza sanitaria di emergenza su tutto il territorio nazionale, la quale veniva svolta fino ad allora in maniera difforme. Il D.P.R. 27 Marzo 1992 suddivide l’emergenza in due principali fasi: - prima fase di allarme territoriale, attraverso la Centrale Operativa alla quale si accede con il numero telefonico 118; - seconda fase, risposta ospedaliera. Queste due fasi, strettamente collegate tra loro, devono garantire un intervento altamente qualificato fin dal primo momento del soccorso, ovunque si sia verificato l’evento accidentale e/o acuto. La regolamentazione del sistema di emergenza sanitaria nasce quindi con l’approvazione del D.P.R. 27 Marzo 1992 1 ”Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza”, il quale 1 D.P.R. 27 Marzo Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli sanitari di emergenza

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessio Fumagalli
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Barbara Babbi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

scienze infermieristiche
ipotermia
arresto cardiaco

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi