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Il Centro Culturale Italiano a Pechino - Dai documenti dell’Archivio storico del Ministero degli Affari Esteri (1939-1943)

Alla fine degli anni Trenta, quando divenne sempre più evidente che nello scacchiere europeo stavano cominciando a muoversi le pedine che avrebbero portato allo scoppio di un conflitto, l’Italia fascista aveva già da tempo cominciato ad interessarsi all’Estremo Oriente, in particolare alla Cina, grande Paese con una cultura millenaria. Fu così che alcuni italiani residenti nel Paese di Mezzo e legati all’ambiente diplomatico decisero di fondare un istituto che avrebbe aiutato la diffusione della cultura italiana, una delle più ricche ed antiche del mondo: il Centro Culturale Italiano di Pechino.

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4 INTRODUZIONE Il ventennio fascista è sicuramente uno dei periodi più controversi della storia italiana. Il fascismo venne inizialmente visto come una sorta di possibile soluzione alla crisi politica e ideologica che si sviluppò in Italia con la fine della Prima Guerra Mondiale. Ma l’accentramento del potere nelle mani di Mussolini e il suo regime sempre più totalitario svelarono l’avvento di una vera e propria dittatura. Nonostante ciò, su un piano intellettuale, almeno in un primo momento, furono ancora possibili dei dissensi e alcuni pensatori e studiosi non fascisti accettarono di collaborare direttamente o indirettamente alla creazione di una nuova Italia. Alla fine degli anni Trenta, quando divenne sempre più evidente che nello scacchiere europeo stavano cominciando a muoversi le pedine che avrebbero portato allo scoppio di un conflitto, l’Italia fascista aveva già da tempo cominciato ad interessarsi all’Estremo Oriente, in particolare alla Cina, grande Paese con una cultura millenaria. Fu così che alcuni italiani residenti nel Paese di Mezzo e legati all’ambiente diplomatico decisero di fondare un istituto che avrebbe aiutato la diffusione della cultura italiana, una delle più ricche ed antiche del mondo: il Centro Culturale Italiano di Pechino. In queste pagine cercherò di analizzare il modo in cui il Centro Culturale venne creato ed organizzato, gli obiettivi di espansione culturale ad esso legati e le attività portate avanti dai suoi padri fondatori. Partirò dal concetto di “diplomazia culturale”, il quale si trova alla base dell’idea di promozione della cultura di un Paese all’estero, in modo da aumentarne il prestigio sul piano internazionale, soffermandomi sul caso italiano

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Informazioni tesi

  Autore: Sara Garibaldi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Studi Orientali
  Corso: Lingue e Civiltà Orientali
  Relatore: Federica Casalin
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 120

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Parole chiave

fascismo
pechino
diplomazia culturale
istituti italiani di cultura
centro culturale italiano
antonio riva
francesco vincenti mareri
rapporti italia-cina
scuole italiane all'estero
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