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L’acquifero confinato in ghiaie della Pianura di Pisa: nuovi dati idrogeologici e geochimici prodotti nell'area costiera e valutazioni sul fenomeno dell’intrusione marina.

La Pianura di Pisa presenta un assetto idrogeologico costituito generalmente da un acquifero superficiale, di tipo freatico, localmente passante ad acquiclude, e da più livelli acquiferi profondi, contenuti in depositi sabbiosi e ghiaiosi, che costituiscono nell'insieme un acquifero multistrato confinato.
Il livello in ghiaie confinato oggetto di studio è sede di una delle principali risorse idriche della pianura, con numerosi pozzi di emungimento per l'approvvigionamento idropotabile, industriale ed agricolo, sebbene l'acqua non sia sempre di ottima qualità. Nella zona costiera, in cui si è svolta la presente tesi, tale orizzonte acquifero si trova in generale ad una profondità compresa tra i 50 e i 100 m sotto il livello del mare ed ha uno spessore di circa 10-20 m.
Con lo scopo di valutare se nell'area costiera pisana meridionale tale importante acquifero sia interessato da fenomeni d'intrusione marina, nonché per conoscere i meccanismi di miscelazione tra acque dolci ed acqua di mare, è stato avviato il progetto di ricerca "Studio del fenomeno dell'intrusione marina nella falda confinata in ghiaie e dei rapporti tra sistema freatico e confinato nell'area del Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli (MSRM) compresa tra il Fiume Arno e il Canale Scolmatore" stipulato tra l'Ente Parco stesso, l'Università di Pisa-DST e il CNR-IGG.
Questo lavoro di Tesi si inserisce all'interno del sopracitato progetto e affronta tale problematica attraverso il rilevamento dei livelli piezometrici ed elaborazioni delle rispettive carte, analisi dei parametri chimico-fisici sia in sito che in laboratorio, al fine di classificare le acque ed evidenziare eventuali mescolamenti tra varie componenti che entrano in gioco nel sistema, tra cui l'acqua di mare.

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1 1. Introduzione e scopo della tesi Il presente lavoro di Tesi studia, da un punto di vista idrologico e idrochimico, l'acquifero confinato in ghiaie dell'area costiera meridionale della Pianura di Pisa, con lo scopo di individuare e valutare i fenomeni d'intrusione marina, nonché per conoscere i meccanismi di miscelazione tra acque dolci ed acqua di mare. La tesi rientra nel progetto di ricerca "Studio del fenomeno dell'intrusione marina nella falda confinata in ghiaie e dei rapporti tra sistema freatico e confinato nell'area del Parco Regionale Migliarino - San Rossore - Massaciuccoli (MSRM) compresa tra il Fiume Arno e il Canale Scolmatore" stipulato tra l'Ente Parco stesso, l'Università di Pisa -Dipartimento di Scienze della Terra (DST) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Geoscienze e Georisorse (CNR-IGG). La Pianura di Pisa presenta un assetto idrogeologico costituito generalmente da un acquifero superficiale, di tipo freatico, localmente passante ad acquiclude, e da più livelli acquiferi profondi, contenuti in depositi sabbiosi e ghiaiosi, che costituiscono nell'insieme un acquifero multistrato confinato (Amc). Il livello in ghiaie confinato oggetto di studio è sede di una delle principali risorse idriche della pianura, con numerosi pozzi di emungimento per l'approvvigionamento idropotabile, industriale ed agricolo, sebbene l'acqua non sia sempre di ottima qualità. Nella zona costiera, in cui si è svolta la presente tesi, tale orizzonte acquifero si trova in generale ad una profondità compresa tra i 50 e i 100 m sotto il livello del mare ed ha uno spessore di circa 10-20 m. Le falde idriche delle pianure costiere, e di tutte le zone in prossimità del mare, sono generalmente in comunicazione diretta con l'acqua marina e, di conseguenza, soggette all'intrusione di acqua marina. Il flusso di acqua dolce, naturalmente diretto verso il mare (livello di base generale di tutte le acque fluenti), viene limitato dalle acque marine che invadono il sottosuolo delle coste con direzione opposta al flusso; al loro contatto si viene a creare una zona di miscelazione, detta interfaccia acqua dolce/salata, la cui posizione è variabile nel tempo in funzione di diversi fattori. In particolare la differenza di gradiente idraulico, tra l'acqua dolce e il livello del mare, regola la penetrazione del cuneo salino; in condizioni normali la penetrazione

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Informazioni tesi

  Autore: Daniele Neri
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze Geologiche
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 182

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Parole chiave

acquifero
intrusione salina
indagine geochimica
indagine idrogeologica

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