Skip to content

Il disastro nei delitti contro l’incolumità pubblica

La prima parte dello scritto è volta all'analisi del Titolo VI del codice penale e dell'oggetto giuridico del reato. Dopo aver esaminato l'evoluzione storica dei delitti contro l'incolumità pubblica, con particolare attenzione al contributo dato dalla dottrina penalistica tedesca di stampo illuminista (a cui si deve l'elaborazione del concetto di pericolo comune - c.d. Gemeingefahr -) e ai suoi riflessi sulla codificazione unitaria italiana, ci si sofferma poi sull'oggettività giuridica incolumità pubblica e salute pubblica e sulle varie interpretazioni che della stessa sono state date in letteratura dall'avvento della costituzione repubblicana. Un'altra fase del lavoro è quella volta ad esaminare le tecniche di anticipazione della tutela: la necessità di tutelare i beni personali dei consociati da una peculiarmente grave forma di pericolo che, in quanto diffusiva e suscettibile di aggredire una pluralità indeterminata di consociati, assume natura 'comune' giustifica infatti la scelta politico-criminale di creare una protezione preventiva ulteriore rispetto a quella predisposta avverso le offese all'incolumità individuale. Come vedremo, la pubblica incolumità è da considerarsi uno schermo preventivo per tutelare ciò che non essendo ancora individuato, non potrebbe ancora entrare in gioco ai fini di una specifica tutela. In questo capitolo saranno quindi previamente analizzati i reati di pericolo e il tipo di valutazioni che il giudice deve compiere per verificare la sussistenza o meno del pericolo per l'incolumità pubblica (determinazione di base, momento e metro del giudizio e individuazione del c.d. grado del pericolo penalmente rilevante ) per poi concludere con la disamina della c.d. prevenzione secondaria, cioè quel piano di tutela avente ad oggetto situazioni prodromiche al verificarsi di un evento di natura disastrosa. L'ultima parte dello scritto è incentrata sulla disamina dei singoli disastri c.d. comuni, secondo la tripartizione prima citata, disastri fondati sullo scatenamento di forze naturali, disastri connessi all'uso dei mezzi di trasporto e disastro innominato. Per ogni tipologia di evento disastroso sarà analizzato un noto caso giurisprudenziale: in particolare verranno trattati il caso ThyssenKrupp, il processo Eternit e il disastro di Linate. Fra le tematiche affrontate emerge in primo luogo il problema della riconducibilità all'art. 434 c.p. dei c.d. disastri ambientali o ecologici in merito al quale verranno esaminate le censure mosse dalla dottrina alla recente tendenza giurisprudenziale ad inquadrare tali fenomeni di recente emersione nella fattispecie del disastro innominato. Oggetto dell'indagine saranno poi i c.d. sistemi di sicurezza a struttura complessa, quali sono quelli posti a presidio dell'incolumità pubblica in settori ad alto contenuto tecnologico (è il caso, ad esempio, del trasporto aereo) e la questione, ad essi connessa, della difficoltà che sconta l'applicazione dello strumento penale nell'estrapolare dall' insieme di fattori che hanno concorso a cagionare il disastro la rilevanza causale e la rimproverabilità del contributo personale di ciascun soggetto operante nei predetti sistemi. Nello svolgimento dell'analisi, particolare attenzione verrà rivolta, oltre che, naturalmente, all'evento disastroso, ai singoli garanti dell'incolumità pubblica, cioè ai potenziali responsabili dei delitti di cui si tratta , cercando di capire di chi è la colpa quando si verifica un disastro

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
6 INTRODUZIONE Dalla trama delle previsioni del Titolo VI emerge, quale figura “trasversale”, la nozione di disastro, la quale pare riassumere i connotati strutturali del pericolo comune, incorporando in sé l’oggettività giuridica categoriale. Derivazione del vocabolo latino dis-astrum ( nel significato originario di “cattiva stella”, sfortuna, ecc.), nel linguaggio comune il termine disastro designa una calamità, un evento catastrofico e, per estensione, un grave danno, così da assumere anche il significato di incidente che arrechi danni di vaste e notevoli proporzioni o provochi la morte di molte persone. La nozione tecnico-giuridica di disastro è caratterizzata da un elemento normativo a “doppio parametro”, nel senso che il disastro è costituito da un evento di danno materiale su cui si innesta una situazione di pericolo per le persone. Il delitto di disastro, infatti, si atteggia come reato di risultato rispetto all’evento naturalistico prodotto (modificazione di cose) e, al contempo, come reato di pericolo rispetto ai beni primari di una indistinta pluralità di individui, assumendo, così, natura di reato a duplice evento, l’uno materiale ed effettivo, l’altro potenziale. L’evento di danno materiale assume quindi un duplice valore, dovendo essere valutato sia in funzione diagnostica (avuto riguardo a quanto è avvenuto), sia in funzione prognostica (considerando ciò che sarebbe potuto accadere). Una prima, rilevante distinzione che occorre tracciare sin da subito intercorre tra disastri comuni e disastri sanitari: mentre i primi costituiscono la tipizzazione del risultato delle condotte incriminate dal Capo I, incarnando la materializzazione del comune pericolo mediante violenza, i secondi identificano, invece l’evento di comune pericolo mediante frode, tipizzato dal legislatore nelle fattispecie del Capo II. All’interno dei delitti di comune pericolo mediante violenza è possibile poi enucleare due sottoinsiemi: quello dei disastri nominati (o tipici) e quello dei disastri innominati (o atipici). Tra i disastri nominati si distinguono due tipologie di eventi disastrosi: quelli fondati sullo scatenamento di forze naturali (incendio, inondazione, frana, valanga) e quelli riguardanti sinistri aventi ad oggetto determinati mezzi di trasporto (naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario). Si tratta

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Matteo Gorgerino
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Diritto Penale II
  Relatore: Marco Pelissero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 205

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

ferroviario
pericolo
eternit
frana
disastro
naufragio
incolumità
thyssenkrupp
aviatorio
innominato

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi