Skip to content

L'incapacità naturale

Nel Codice civile del 1942, rispetto alla codicistica più risalente, la nozione di "consenso" non ha subito alcuna perdita di centralità né alcuna rilevante modificazione nella sua accezione tecnico-giuridica: tale termine ha sempre definito, e continua a definire, una manifestazione unilaterale di volontà di assentire, di approvare, così come di benestare di una persona rispetto ad un negozio giuridico, ovvero di perfetta adesione alla volontà di una o più controparti nel contratto.
Ciò a cui si è invece assistito nelle tappe dell'evoluzione del nostro Codice, è un notevole ridimensionamento del termine "consenso", principalmente nella materia contrattuale, della quale ha per lungo tempo rappresentato l'indiscutibile base fondamentale e quasi un sinonimo del termine "contratto". Il legislatore ha infatti preferito definire l'incontro delle volontà con la parola "accordo", che ha in buona parte sostituito ed, in qualche modo, inglobato in essa il basilare concetto giuridico e semantico di "consenso". Difatti, l'art. 1321 c.c. così definisce il contratto: "il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale"; ma, ancor più incisivamente, il primo dei quattro requisiti del contratto richiesti dall'art. 1325 c.c. è, ancora, "l'accordo delle parti".
Purtuttavia il "consenso", a cui una parte della dottrina è arrivata ad attribuire addirittura carattere mitologico4, rimane ancora saldamente ancorato all'uso attuale e concreto non solo nella prassi della dottrina giuridica e della giurisprudenza, ma anche in taluni rilevanti ambiti codicistici. Possiamo a tal proposito osservare come uno dei principi cardinali della composita materia contrattuale, efficacemente riassunto dal brocardo latino "pacta sunt servanda", sia stato definito dal legislatore del Codice nel seguente modo, al primo comma dell'art. 1372: "Il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge". Ed ecco che l'utilizzo del termine "consenso" ritorna centrale e fortemente evocativo della sua effettiva portata: così come assume una valenza creatrice talmente forte da costituire tra le parti fonte di diritto, esso stesso, purché reciproco5, ha il potere di disfare e ridurre nel nulla un precedente accordo in vigore tra le parti. […]

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 y Capitolo Primo y CONSENSO E SOGGETTI DEL DIRITTO 1. Il consenso nel codice civile Nel Codice civile del 1942, rispetto alla codicistica più risalente, la nozione di “consenso” non ha subito alcuna perdita di centralità né alcuna rilevante modificazione nella sua accezione tecnico-giuridica: tale termine ha sempre definito, e continua a definire, una manifestazione unilaterale di volontà di assentire, di approvare, così come di benestare di una persona rispetto ad un negozio giuridico, ovvero di perfetta adesione alla volontà di una o più controparti nel contratto 1 . Ciò a cui si è invece assistito nelle tappe dell’evoluzione del nostro Codice, è un notevole ridimensionamento del termine “consenso”, principalmente nella materia contrattuale, della quale ha per lungo tempo rappresentato l’indiscutibile base fondamentale e quasi un sinonimo del termine “contratto”. Il legislatore ha infatti preferito definire l’incontro delle volontà con la parola “accordo”, che ha in buona parte sostituito ed, in qualche modo, inglobato in essa il basilare concetto giuridico e semantico di “consenso” 2 . Difatti, l’art. 1321 c.c. così definisce il contratto: “il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”; ma, ancor più 1 D. Memmo, Il consenso contrattuale. Le nuove tecniche di contrattazione, vol. XLVII, in Trattato di diritto commerciale e di diritto pubblico dell’economia, diretto da F. Galgano, CEDAM, Padova, 2007, pp. 1-15 2 A. Somma, Autonomia privata e struttura del consenso contrattuale. Aspetti storico comparativi di una vicenda concettuale, GIUFFRE’, Milano, 2000

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Domenico Perrone
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2013-14
  Università: Libera Università Mediterranea "Jean Monnet"
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Giampiero Dinacci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 93

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

contratti
annullamento
vizi del consenso
incapacita naturale
l'incapacità naturale
vizi della volontà

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi