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Dagli Open Data ai dati rilevanti

I dati del governo possono somigliare a un "mare aperto" e rappresentano ancora uno spazio inesplorato che desta la curiosità del cittadino comune, come d'imprese di diversi settori o di agenzie governative.

Negli ultimi anni, complice sia la diffusione dei sistemi di e-government, che l'innovazione tecnologica, tutti i paesi europei, ispirati dalle politiche di Open Government che sono già state attuate negli Stati Uniti e nel Regno Unito, hanno fatto molti sforzi per aprire il loro "oceano di dati" al pubblico, attraverso formati liberi e leggibili dai dispositivi elettronici come PC, tablet e smartphone.

Nel corso degli ultimi anni, diversi enti pubblici hanno cominciato a rendere disponibili a terzi i propri dati con licenza aperta (Open Data).

L'enorme mole di risorse disponibili è di natura scientifica economica e geografica le quali, vengono distribuite dai Governi sia per rispondere a una legittima domanda di democrazia, sia con l'obiettivo principale, di realizzare il principio di trasparenza e nella speranza di favorire la crescita economica dietro la spinta dell'innovazione digitale.

La tecnologia dell'Open Data è da ricondurre alla più matura disciplina dell'Open Government, in base alla quale la "PA dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione”.

Nel primo capitolo di questo lavoro si descrivono le caratteristiche principali degli Open Data i quali "sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o di altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano a obbligare di citare la fonte o al rilascio delle modifiche allo stesso modo." Inoltre vi è anche una spiegazione tecnica che riguarda il processo di elaborazione dei dati che poi, devono essere liberamente distribuiti ma, per fare questo, è necessario adottare un'ottima strategia politica, conosciuta anche con il nome di Open Government che "corrisponde a un concetto di governance a livello centrale e locale, basato su modelli, strumenti e tecnologie che consentono alle amministrazioni di essere "aperte"e"trasparenti"nei confronti dei cittadini". E vi è anche uno dei regolamenti che è stato messo in atto per rinnovare la pubblica amministrazione come per esempio, il codice dell'amministrazione digitale.

Nel corso del secondo capitolo, viene preso in considerazione lo studio fatto dal TNO (Netherlands Organization for the Applied Scientific Research) che ha esaminato le strategie di Open Data che sono state messe in atto dal Regno Unito, dalla Danimarca e dall'Australia, che si sono inspirati al modello di Obama e sebbene le loro politiche di apertura abbiano portato dei benefici, l'impatto economico è ancora carente. Inoltre, vi è anche una spiegazione su come gli strumenti e-government sono stati efficaci per affrontare la crisi economica.

Nel terzo capitolo, l'obiettivo principale, in questo caso, è quello di capire le politiche di apertura dei paesi europei come per esempio, la Germania, la Francia, la Danimarca, la Norvegia, la Svezia, la Finlandia, dando un'attenzione particolare, ai paesi baschi (Spagna) all'Italia e all'Austria e al modo in cui hanno aperto i propri dati ai cittadini attraverso, la creazione dei propri siti web.

Nel quarto capito, vi è un'analisi dei due portali spagnoli più importanti per la diffusione dei dati governo basco: Irekia e Open Data Euskadi. Infatti, i politici mandano tutte le informazioni sulle loro attività e gli utenti possono accedervi e commentare e questo spiega, come il web sia diventato uno degli strumenti più efficaci per comunicare con i cittadini.

Nell'ultimo capitolo di questo lavoro si discutono delle tematiche che riguardano la riforma della pubblica amministrazione italiana che ha l'obiettivo principale di rinnovare tutti gli ambiti del settore pubblico riducendone, il tempo, i costi e anche le operazioni.
Per facilitare la comunicazione fra l'amministrazione pubblica e i cittadini, la riforma ha realizzato delle applicazioni e-government che consentono ai cittadini di svolgere delle operazioni online come firmare dei documenti (CAD, la firma digitale) e infine, anche scrivere e mandare e-mail (posta elettronica certificata).

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Introduzione Dagli Open Data ai dati rilevanti pag. 3 Introduzione I dati del governo possono somigliare a un“mare aperto”e rappresentano ancora uno spazio inesplorato che desta la curiosità del cittadino comune, come d’imprese di diversi settori o di agenzie governative. Negli ultimi anni, complice sia la diffusione dei sistemi di e-government, che l’innovazione tecnologica, tutti i paesi europei, ispirati dalle politiche di Open Government che sono già state attuate negli Stati Uniti e nel Regno Unito, hanno fatto molti sforzi per aprire il loro “oceano di dati” al pubblico, attraverso formati liberi e leggibili dai dispositivi elettronici come PC, tablet e smartphone. Nel corso degli ultimi anni, diversi enti pubblici hanno cominciato a rendere disponibili a terzi i propri dati con licenza aperta (Open Data). L’enorme mole di risorse disponibili è di natura scientifica economica e geografica le quali, vengono distribuite dai Governi sia per rispondere a una legittima domanda di democrazia, sia con l’obiettivo principale, di realizzare il principio di trasparenza e nella speranza di favorire la crescita economica dietro la spinta dell’innovazione digitale. La tecnologia dell'Open Data è da ricondurre alla più matura disciplina dell'Open Government, in base alla quale la “PA dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione“. 1 . 1 Wikipedia

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Informazioni tesi

  Autore: Rosalba Mileto
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE
  Corso: Lingue straniere per la comunicazione internazionale
  Relatore: Rosario  Cannizzaro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 120

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