Skip to content

La comunicazione digitale nelle organizzazioni strutturate: un caso pratico

Il primo obiettivo del mio lavoro è stato analizzare nella letteratura, verificando attraverso il supporto di dati reali raccolti all’interno di un particolare ecosistema, alcuni aspetti teorici riguardanti lo sviluppo della comunicazione odierna: primo, l’innovazione di Internet, che è passato negli anni dalla sua versione 1.0 a quella 2.0 dove è il fulcro del flusso comunicativo è l’orizzontalità e la democraticità, processo che ha permesso la nascita dei Social Media e dei siti di reti sociali come Facebook; secondo, l’impressione che aumenti la distanza tra generazioni nell’uso e nel recepimento delle nuove dinamiche partecipative e di iperconnessione che caratterizzano i nuovi strumenti tecnologici utilizzati oggi per comunicare; terzo, quali nuovi modelli e logiche organizzative possono essere implementate nelle organizzazioni strutturate come risposta al bisogno di rimodellare le strutture oggi intese in senso verticistico attraverso i nuovi paradigmi di partecipazione. Ho potuto verificare che da una parte si assottiglia sempre di più la distanza reale nella capacità d’uso degli strumenti digitali tra i cosiddetti nativi digitali e gli immigrati e tardivi digitali. Dall’altra emerge in modo evidente che la distanza è nell’ approccio che si ha verso questi strumenti. Esso avviene per gli immigrati/tardivi digitali per assorbimento, con una curva temporale più lenta. Per i nativi digitali invece avviene per esplorazione, con una curva decisamente più veloce. Queste due diverse generazioni possono trovare un punto di incontro nella saggezza digitale, la capacità di utilizzare adeguatamente questi nuovi strumenti digitali e nell’iperconnessione, quella modalità che ci vede tutti connessi ad Internet quasi 24/24h. Per uscire da questo dualismo è necessario che entrambi mettano a disposizione dell’altro le proprie capacità: la conoscenza e la consapevolezza dell’esistenza di rischi nell’immergersi in un nuovo ambiente e la capacità di utilizzare a proprio vantaggio le potenzialità di questi strumenti. Questi mutamenti influenzano anche il modo di comunicare e di partecipare dei soggetti all’interno di organizzazioni strutturate che devono sempre più tenere conto di questo aspetto. Oggetto di studio pratico è stato il Movimento dei Focolari, organizzazione no-profit, presa in esame nella sua realtà locale. Essa è strutturata con un modello piramidale e in questo momento sta vivendo a livello generale un riassetto organizzativo per valorizzare di più le realtà locali. In questo processo di riordino, localmente ci si sta interrogando sull’efficacia dei flussi di comunicazione interna e questo da senso al secondo obiettivo del mio lavoro: capire se e come gli strumenti digitali possano essere usati oggi nella comunicazione di realtà strutturate. L’analisi dei dati ricavati dalle risposte al questionario proposto ai suoi membri, rappresentanti di tutte le età, mostra come in questo momento i flussi comunicativi vengano fruiti in maniera maggiore attraverso strumenti tradizionali come e-mail e il sito interno e come i nuovi strumenti digitali siano utilizzati solo dalla realtà giovanile e senza un grande successo. Essi vengono intesi dal mondo adulto come utili solamente per l’uso personale. Chi non li utilizza è frenato dall’idea di non saperli usare e dall’assunzione dell’idea che essi contribuiscano a diminuire l’aspetto relazionale dei rapporti personali. Solo per le comunicazioni informali troviamo l’uso di sistemi come WhatsApp che permettono di raggruppare le conversazioni dei gruppi più piccoli in cui sono suddivisi gli appartenenti a questa organizzazione. L’uso degli strumenti tradizionali presenta però delle problematiche: tra le altre, essi vengono utilizzati poco da parte della fascia giovanile e incrementano la ridondanza e l’accumulo delle informazioni. Inoltre emerge la problematica per cui sembra venire in rilievo la difficoltà delle persone ad intendere la comunicazione come processo di condivisione. Oltre ad alcuni accorgimenti pratici subito attuabili, il piano di comunicazione che ho provato a strutturare mi ha portato a formulare sostanzialmente due proposte che vertono intorno all’idea di una rappresentazione reticolare della struttura interna organizzativa. Essa permette di descrivere le molteplici e diverse tipologie di legami e relazioni che possono intercorrere tra le persone dell’organizzazione e che si concretizzano nella riformulazione dell’attuale sito orientato su un modello di Social Network. Emergono due diverse necessità: la prima è quella di predisporre un piano comunicativo che metta al centro la persona, che può scegliere, tra una gamma di strumenti e modalità, il modo preferito per fruire le informazioni. La seconda è la convergenza verso il permettere modalità di fruizione delle informazioni in mobilità, dove sempre di più possa essere l’informazione che va a cercare l’individuo e non il contrario.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
9 Introduzione Questa tesi nasce dall’esigenza di mettere insieme tra loro le due anime che caratterizzano la mia formazione: da una parte quella più dominante, su cui ho investito la maggior parte della mia formazione fino a questo momento, più tecnica ed informatica; dall’altra quella più recente, umanistica, nell’ambito delle scienze della comunicazione. Partendo da questi due mondi, diversi ma non del tutto slegati, mi sono spesso interessata negli ultimi anni di tutto quello che riguarda l’evoluzione del nostro modo di comunicare, nei modi e nei mezzi e negli effetti che questi cambiamenti possono riflettere sul ruolo principale che attribuisco alla comunicazione: quello di creare reciprocità tra le persone. La tesi nasce da alcune domande che mi sono posta osservando alcune dinamiche e problematiche di comunicazione che mi sono trovata ad affrontare all’interno di una realtà associativa di cui faccio parte: nonostante il momento storico che viviamo, dove cresce in modo esponenziale il numero di mezzi che permettono alle persone per comunicare in modo sempre più rapido e veloce, slegato da tempistiche spazio-tempo, sta al contrario diminuendo la nostra capacità e il nostro desiderio di comunicare, inteso nella sua azione di condivisione? Possono gli strumenti digitali, orientati ad una comunicazione orizzontale e “democratica”, influire sulla riorganizzazione di una realtà strutturata e soppiantare l’uso di mezzi più tradizionali? Oppure essi possono essere integrati come supporto di mezzi più adatti ad una comunicazione “istituzionale” come quelli utilizzati fino ad oggi? Queste domande sono condivise dall’organizzazione oggetto di studio in un percorso di riflessione in atto attualmente attraverso cui essa si sta interrogando su quale processo comunicativo adottare per rendere più efficaci i propri flussi di comunicazione, e come integrare eventualmente in esso i nuovi media digitali. L’organizzazione strutturata considerata in questo lavoro è la realtà del Movimento dei Focolari nel territorio di Piemonte e Valle d’Aosta. La scelta è ricaduta su questa organizzazione per diversi motivi: la mia appartenenza ad essa, che permette una conoscenza strutturale ed operativa approfondita; in secondo luogo per la sua eterogeneità, dettata dal fatto che i suoi membri sono persone di ogni età, permettendo un’analisi dei comportamenti quotidiani rispetto all’ambito comunicativo che tenga conto dell’aspetto demografico a tutto tondo. In ultimo perché sono stata coinvolta in questo lavoro di verifica dell’attuale sistema di comunicazione interna ed esterna dell’organizzazione e ho pensato che un lavoro di analisi, attraverso una raccolta di dati, potesse rappresentare un contribuito a questo processo. Lo scopo di questo lavoro è allora quello di individuare ed evidenziare alcune problematiche per proporre dei percorsi che possano sostenere questa ricerca di soluzioni efficaci, sia per le problematiche di comunicazione interna che, in modo meno approfondito, all’individuazione di strategie per la comunicazione esterna. La realtà del Movimento dei Focolari, come ogni realtà associativa, prevede infatti due tipi di comunicazione: quella interna, rivolta ai suoi membri, ed una esterna, rivolta a quanti possono essere interessati alle iniziative promosse dal Movimento stesso in diversi ambiti. L’ambito che verrà preso in esame all’interno di questo lavoro in modo prevalente è quello della comunicazione interna, la cui verifica si inserisce in un percorso parallelo di rimodulazione non sostanziale ma comunque significativa, della struttura organizzativa usata fino ad adesso. Gli obiettivi che mi pongo quindi con questo lavoro sono duplici. Il primo è quello di analizzare in modo più generale, ma attraverso un caso pratico, quale sia lo stato di evoluzione della

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Daniela Baudino
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Filosofia
  Corso: Comunicazione e culture dei media
  Relatore: Giulio Lughi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 184

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

comunicazione digitale
web 2.0
media digitali
enterprise 2.0
nativi digitali
immigrati digitali
organizzazioni strutturate

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi