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La tutela qualitativa delle acque dolci superficiali

L’acqua dolce è una risorsa finita la cui disponibilità critica sta emergendo rapidamente e il dato più rilevante è forse che solo circa l’1% dell’acqua è dolce e facilmente accessibile. Questa già ridotta e preziosissima percentuale di acqua dolce è in pericolo a causa di vari fenomeni: inquinamento, cementificazione, domanda crescente di acqua, utilizzo irrazionale della risorsa, crescita economica insostenibile e cambiamenti climatici (spesso accelerati da attività umane come gli allevamenti intensivi di bestiame).
A tutela delle acque dall’inquinamento è intervenuta la Direttiva 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria per la protezione e la gestione delle acque; in particolare, per le acque interne superficiali (fiumi, laghi, acque costiere, lagune..etc.). Un azione portata avanti dagli Stati membri che persegue molteplici obiettivi, quali la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento, la promozione di un utilizzo sostenibile dell’acqua, la protezione dell'ambiente, il miglioramento delle condizioni degli ecosistemi acquatici e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità.
Il suo obiettivo ultimo è raggiungere un «buono stato» ecologico e chimico di tutte le acque comunitarie entro il 2015. La Direttiva è stata recepita con l’adozione del D. Lgs. n. 152/2006, cd. Codice dell’Ambiente, che prevede obiettivi minimi di tutela della qualità per i corpi idrici considerati significativi, per le acque a specifica destinazione d’uso e per le aree richiedenti specifiche misure di protezione e risanamento. Tutti gli obiettivi di qualità ambientale vengono fissati e coordinati con l’adozione, da parte delle Regioni, del Piano di tutela delle Acque che rappresenta un piano operativo e specifico del Piano di Bacino (che si occupa della tutela di acqua-suolo e delle loro reciproche interazioni).

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5 INTRODUZIONE Alcuni dati possono essere utili per inquadrare la dimen- sione delle questioni che oggi si pongono con riferimento all’acqua ed alla sua tutela. Il 71% della superficie terrestre è coperta d’acqua, ma il 97% di questa è salata. Oltre 2/3 dell’acqua dolce si tro- vano in ghiacciai, particolarmente dell’Artide. Un ulterio- re 30% si trova in bacini sotterranei. Il dato più rilevante è forse che solo circa l’1% dell’acqua è dolce e facilmen- te accessibile. Questa già ridotta e preziosissima percen- tuale di acqua dolce è in pericolo a causa di vari fenomeni: inquinamento, cementificazione, domanda crescente di acqua, utilizzo irrazionale della risorsa, crescita economi- ca insostenibile e cambiamenti climatici (spesso accelera- ti da attività umane come gli allevamenti intensivi di be- stiame). Sotto il profilo della distribuzione sul territorio della ri- sorsa idrica i dati dimostrano drammatiche diversità. Il consumo giornaliero medio di acqua nei paesi in via di sviluppo è di 10 litri per persona, mentre in Europa esso supera mediamente i 130 litri al giorno. Oltre un miliardo di persone, corrispondente a circa il 18% della popolazio- ne mondiale, non ha accesso all’acqua potabile, mentre oltre 2 miliardi di persone non dispongono di impianti fo-

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Informazioni tesi

  Autore: Elisa Comparini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Servizi giuridici -Diritto applicato
  Relatore: Ilaria Lolli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 155

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