Impresa agricola e rapporti per l’inclusione socio-lavorativa

4 PREMESSA A conclusione di un percorso di formazione accademica e di crescita personale quale quello svolto presso l’Università degli studi del Sannio, dell’esperienza pratica di confronto e approfondimento alle tematiche sociali nell’ambito dell’universo agricolo di Coldiretti, si pongono, necessariamente ancorché indegnamente, queste poche pagine che certamente portano un segno dell’importanza, senza che la sostanzino o l’esauriscano, sia dell’uno che dell’altra. Il tema dell’economia civile, avviato da Antonio Genovesi, primo cattedratico di economia di cui sia abbia notizia in Europa e “padre” di tale locuzione 1 , che ha rappresentato un riferimento costante dell’intero percorso svolto e un concetto sempre più nuovamente pervasivo dei riferimenti sociali e della giusta convivenza, è stato quasi direi repulso dal mio pensiero critico ed ultraneo alla mia formazione culturale e accademica, nonché ai paradigmi della storia dell’economia moderna, fintantoché ho seguitato a studiarlo e ad approfondirlo alla stregua di una disciplina umanistica, con un proprio ambito e relativi epigoni, piuttosto che di un generale e connaturato valore degli uomini e per gli uomini. Il valore dell’agricoltura sociale, altro riferimento essenziale del percorso didattico svolto, è stato, parimenti, avvicinato con ritrosia dal medesimo, almeno nelle sue evidenziate caratteristiche di novità o innovazione, dal momento che è fermo convincimento di tale medesimo pensiero che si abbia a trattare di un valore proprio e qualificante che il mondo rurale ha sempre manifestato. 1 Lezioni di economia civile è, infatti, il titolo del famoso libro di Genovesi.