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Immaginazione e immaginario: Sartre e il concetto di immagine

Nel corso della storia della filosofia, quello dell'immagine è un concetto che spesso è stato preso in considerazione, ma non sempre è stato studiato e approfondito in modo corretto; questo è ciò che Sartre si propone di fare in due dei suoi saggi scritti nel periodo giovanile. Il percorso che ho scelto di seguire nella stesura della mia tesi di laurea, parte appunto da queste due opere: immaginazione e immaginario, nelle quali il filosofo francese delinea una storia del concetto di immagine per poi fornire una sua filosofia dell'immagine che porterà poi ad una rivoluzione di quello stesso concetto. Dunque dopo una breve presentazione di questi testi nel primo capitolo, ho deciso di dedicare il secondo all'analisi della struttura dell'immaginario e alla descrizione di alcuni dei tratti fondamentali di essa. L'ultimo capitolo è dedicato invece a mondo dell'immaginario; capitolo nel quale ho affrontato inizialmente analogie e differenze tra mondo reale e mondo irreale, per poi passare all'analisi di quello che è un argomento tanto affascinante quanto complicato da affrontare: l'esperienza onirica del sogno. La parte finale dell'ultimo capitolo è dedicata invece, riprendendo le conclusioni a cui giunge Sartre ne "L'Immaginario", ai concetti di arte e libertà: due questioni fondamentali nella filosofia dell'immagine.

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Introduzione In tutta la storia della filosofia, quello dell'immaginazione è un concetto a cui più e più volte si è cercato di dare un significato che fosse caratterizzato da una visione unitaria, cosa che, a causa della sua ambiguità e del carattere multiforme che lo contraddistingue, non è stata possibile. La storia della filosofia infatti conta numerose teorie a proposito dell'immaginazione, basti pensare a Kant e alla sua immaginazione trascendentale, vista come ponte tra sensibilità e intelletto; oppure ad Alain, il quale considerava l'immaginazione come una falsa percezione basando la propria teoria su una negazione radicale dell'immagine. Il presente elaborato ha come oggetto lo studio del concetto di immagine presentato nei saggi giovanili del filosofo francese Jean-Paul Sartre: L'immaginazione e L'immaginario. Si tratta sostanzialmente di un'analisi di questi scritti e dei loro tratti fondamentali confrontando le tesi che ne derivano con quelle di pensatori come Edmund Husserl, maestro di Sartre che attraverso la sua fenomenologia ispirò il filosofo francese nei saggi che analizzeremo, e più in generale nelle sue opere future, tra cui L'essere e il nulla. Ciò che Sartre si propone di fare, in particolar modo nel saggio del 1940, non è altro che uno studio approfondito riguardo l'essenza dell'immagine attraverso un approccio fenomenologico nobilitando così la grande influenza che la fenomenologia di Husserl ha avuto su di lui. In questo contesto, il dualismo rappresenta un tratto caratteristico delle sue opere, infatti oltre alla contrapposizione di immagine e percezione che fa da sfondo ad entrambi i saggi, troviamo quelle tra mondo reale e mondo irreale, oppure tra coscienza immaginante e coscienza riflessiva (il dualismo costituisce anche un argomento fondamentale ne L'essere e il nulla, e nello specifico il dualismo ontologico che vede da una parte l'essere-in-sé e dall'altra l'essere-per-sé). L'obiettivo di questa tesi di laurea è quello di fornire un'analisi esauriente riguardo il problema dell'immagine e del mondo che ne deriva, coerentemente con il pensiero di Sartre e restando fedeli al percorso compiuto nei suoi due saggi: a partire dalla confutazione delle teorie sull'immagine a lui precedenti, fino ad arrivare al concetto di libertà della coscienza affrontando argomentazioni come quelle riguardanti ad esempio l'opera d'arte e il sogno . 1

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Informazioni tesi

  Autore: Iacopo Domizi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Filosofia e Scienze dell'educazione
  Relatore: Adriano Ardovinio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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