Skip to content

Il diritto di morire

La vicenda di Eluana Englaro, edulcorata dai risvolti mediatici di cui è stata ammantata, rappresenta il punto di origine della riflessione intorno allo stato vegetativo permanente e all’eutanasia. Nel presente lavoro le ambiguità storiche, terminologiche ed ideologiche che caratterizzano il concetto di “eutanasia” sono state lette ed analizzate alla luce del contributo del filosofo Hans Jonas, il quale ha destinato alcuni paragrafi del suo Tecnica, medicina ed etica a quello ch’egli definisce nei termini di un vero e proprio “diritto di morire”. Con tale espressione il filosofo tedesco propone non tanto una riflessione sulla morte quanto, benché ciò possa apparire per certi aspetti contraddittorio, un argomento a difesa della vita, di quella vita che il soggetto ritiene autentica.
Seguendo la proposta di Jonas, lo studio esplora la possibilità che il “diritto a non vivere” possa venir considerato – sia da un punto di vista etico quanto giuridico – in modo analogo al “diritto a vivere”; conseguentemente il diritto di morire dovrebbe poter essere esercitato sulla base di una libera scelta.
La tesi conclusiva del presente lavoro sostiene che soltanto il riconoscimento della natura inalienabile di entrambi i diritti può garantire che nessuno dei due possa essere tramutato in un potere incondizionato. L’autentico riconoscimento della dignità della persona umana non può essere interpretato esclusivamente alla luce del principio di indisponibilità della vita, ma anche, paradossalmente, riconoscendo il diritto di ciascuno di rinunciare alla propria esistenza biologica nel momento in cui questa fosse irrimediabilmente compromessa da uno stato vegetativo permanente.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
7 INTRODUZIONE Può accadere, ed è accaduto, di sostituire al diritto di morire il dovere di vivere, e che quest’ultimo s’imponga sul precedente senza possibilità di appello. Questo potrebbe accadere, ed è accaduto, perchØ in questo Paese ciò che dovrebbe chiarire e disciplinare, non è chiaro. Sembra che il diritto alla vita sia divenuto un dovere. La tragica vicenda di Eluana Englaro ha suscitato in me la necessità di capire fin dove la vita è possesso e fin dove la vita è tale. Sono domande che forse oltrepassano la disciplina filosofica, e non solo, ma è con questo ausilio che intendo cercarne una risposta. La saggezza popolare della mia gente, abituata al sacrificio e all’imprevedibilità del futuro, poneva l’unica certezza di questa vita nella morte. Ora sembra non essere piø così. Una medicina che rischia di essere impersonale e onnipotente, non essendo riuscita a sconfiggere definitivamente la morte, sembra prendersi gioco di lei, mantenendo in vita individui ormai privi di qualsiasi contatto con il mondo. Il poeta G. Ungaretti, che della vita umana aveva visto l’aspetto piø distorto e crudele, disse che “la morte si sconta vivendo” (Sono una creatura, in L’allegria). Da piø parti si sono sollevate voci pro o contro la sospensione di nutrizione ed idratazione ad Eluana. Il padre, Beppino, è stato accusato di assassinio, anche se credo che in quel caso l’omicida fosse lo stato vegetativo, che aveva portato Eluana in una condizione che giustamente è stata paragonata ad un “estremo esilio”. Queste riflessioni mi hanno portato allo studio della bioetica di fine-vita, e alla produzione del seguente elaborato. Particolare interesse è stato dedicato al filosofo Hans Jonas, che al diritto di morire ha destinato alcuni paragrafi del suo Tecnina, medicina ed etica del 1985. Il mio lavoro è organizzato in questo modo: nel primo capitolo analizzo la specificità della bioetica quale settore dell’etica e la tendenza principalista, approccio che ritiene possibile, pur nel pluralismo etico sul piano teorico, di trovare un accordo pratico sulla tematizzazione di alcuni principi di riferimento. Passo successivo è stato l’approfondimento del concetto di persona, con riferimento a tre principali approcci: quello della bioetica standard, quello personalistico e quello funzionalistico. L’ultimo paragrafo del primo capitolo è dedicato alla riflessione sulla deriva della medicina moderna, troppe volte disumana e pretestuosa d’onnipotenza. In questo contesto verrà fornito un quadro sintetico della vicenda di Eluana Englaro. Nel secondo capitolo analizzo l’ambiguità del concetto di eutanasia da tre prospettive: quella storica, quella terminologica e quella ideologica. Presento le diverse accezioni del termine e del concetto, fornendo una sintesi di quelli che sono stati gli sviluppi storici, e cercando di chiarire su quali presupposti si è originato il divario tra l’eutanasia e il concetto di sacralità della vita. Nel terzo capitolo presento il contributo di Hans Jonas al tema dell’eutanasia e del dirirtto di morire, percorrendo lo sviluppo della sua tesi così com’è presentata nel libro Tecnica, medicina ed etica. Prassi del principio responsabilità, pubblicato nel 1985.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Stefano Mentil
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Udine
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filosofia
  Relatore: Luca Grion
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

eutanasia
bioetica
hans jonas
persona umana
stato vegetativo
principialismo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi