Skip to content

Recupero e redistribuzione sociale delle derrate alimentari: il caso del Centro Agroalimentare di Torino. Stato dell’arte e proposte di adozione di buone pratiche.

Il presente lavoro ha come obiettivo lo studio dello stato dell’arte delle attività di recupero e di redistribuzione sociale delle derrate alimentari, nell’ambito più ampio del tema dello spreco di cibo e delle iniziative volte a contrastare il fenomeno. Dopo aver inquadrato la problematica e aver accennato alle cause ed evoluzione del fenomeno, sono state brevemente affrontate le ricadute economiche, sociali e ambientali che ne derivano. Successivamente si è trattato il tema delle policy, scorrendo brevemente le leggi vigenti, da quelle europee fino a quelle regionali, mettendone in evidenza i caratteri principali, infine operando un raffronto tra le recenti leggi francese n. 138/2016 (“Lutte contre le gaspillage alimentaire) e italiana n. 166/2016, la cosiddetta Legge Gadda. Il lavoro, inoltre, ha toccato il tema delle iniziative operative benefiche, partite in tutta Europa grazie alla volontà di soggetti del territorio: dunque è stata fatta una breve carrellata delle più significative e recenti, anche allo scopo di ricercare le “buone pratiche” che sono state adottate nelle diverse realtà. La ricerca poi si è focalizzata sulle attività di raccolta e redistribuzione nell'ambito dei mercati agroalimentari: dopo l’esame dei principali mercati europei (Parigi, Barcellona, Monaco di Baviera) sono stati esaminati i principali mercati italiani, contattati direttamente e invitati a rispondere ad un questionario elaborato appositamente. Lo sguardo infine si è posato sulla realtà locale: infatti nel territorio torinese sono presenti sia importanti snodi della distribuzione alimentare, sia operatori del Terzo Settore già attivi da anni nelle operazioni di recupero delle eccedenze alimentari e nella loro redistribuzione sociale ai bisognosi. In particolare, anche perché già interessato da iniziative benefiche di gestione sociale dell’invenduto, la ricerca si è concentrata sul caso del Centro Agroalimentare di Torino (CAAT). È stata effettuata , anche in collaborazione con i Responsabili del Mercato, la disamina delle attività finora condotte ed i risultati raggiunti, oltre a raccogliere, mediante interviste dirette, la testimonianza dei principali stakeholder. Sulla base di quanto emerso dalla ricerca e dai colloqui con gli stakeholder, sono state messe in evidenza le principali problematiche, nonché alcune ipotesi per la definizione di buone pratiche in ambito locale, da adottare e testare in momenti successivi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 Introduzione Il nostro pianeta ospita una popolazione di circa 7,6 miliardi di persone: di queste ogni anno circa 805 milioni soffrono la fame e 36 milioni ne muoiono, mentre 1,5 miliardi sono sovra-alimentati o obesi. Il cibo è prodotto in abbondanza, ma di circa 4 miliardi di tonnellate di cibo disponibile annualmente, ne viene gettato via circa 1/3 ancora perfettamente commestibile. Si tratta di oltre un miliardo e trecentomila tonnellate di derrate, che potrebbero facilmente coprire 4 volte le necessità delle persone sottoalimentate e malnutrite, che vengono destinate ad alimentare un circuito insensato, che non solo ha ricadute negative sul sistema economico a causa dell’enorme spreco di denaro, ma incide anche sulle risorse naturali, sulla disponibilità delle fonti energetiche, sulla salute delle persone e, di conseguenza, sulla spesa sociale. Considerato che intorno al 2050, secondo quanto stimato dall’ONU nel proprio World Population Prospects 2017 1 (pubblicato il 21/6/2017), la popolazione mondiale raggiungerà circa 9,8 miliardi di persone, con una crescita concentrata soprattutto in Asia, Africa e America Latina, risulta di vitale importanza operare fin d’ora affinché nel futuro l’accesso al cibo sia più equo e meno difficoltoso per le persone bisognose, garantendo nel contempo un buon livello qualitativo e nutrizionale, condizione essenziale per la tutela della salute e la prevenzione delle patologie legate alla cattiva o insufficiente alimentazione. In Italia, secondo elaborazioni effettuate da Last Minute Market, lo spreco annuo di cibo è di 1.461.018 tonnellate per quanto riguarda il residuo agricolo in campo (3,08%), di 2.036.430 tonnellate nell’ambito industriale - produttivo, di 270.776 ton- nellate nella distribuzione. Senza contare il costo dello spreco domestico che nel 2013, secondo l’Osservatorio Waste Watcher 2 , è costato 8,1 miliardi di euro, pari a circa 2,5 kg /famiglia di cibo gettato ogni mese, per un costo di 32 euro al mese. Lo spreco di cibo si verifica in ogni passaggio della filiera, dalla produzione agricola al consumo casalingo ma, se nei Paesi in via di sviluppo il fenomeno si verifica soprattutto nei passaggi a monte (con circa 95-115 kg pro-capite/anno di cibo sprecato), nei paesi sviluppati lo spreco si localizza specialmente a valle, cioè nelle fasi di distribuzione, ristorazione e consumo domestico (con circa 179 kg pro-capite in Europa e 149 kg pro-capite in Italia). L’Unione Europea produce circa 88 milioni di tonnellate di sprechi alimentari ogni anno, pari a un valore di circa 143 miliardi di euro, che si concentrano per il 70% nelle fasi di consumo domestico, ristorazione e vendita al dettaglio (Fusions, 2016) 3 . Tra le cause indicate come corresponsabili del fenomeno dello spreco alimentare nei Paesi sviluppati, si annovera appunto la mancata percezione da parte del consumatore del reale valore del cibo, che non va interpretato solo in termini di apporto nutrizionale e come mezzo per vivere “esperienze sensoriali”, ma come prodotto finale di un complesso processo che coinvolge un intero “mondo”. Nei paesi sviluppati inoltre il cibo è caratterizzato dalla sua straordinaria disponibilità e dal 1 Rapporto ONU World Population Prospects 2017 - https://esa.un.org/unpd/wpp/ 2 www.progettareineuropa.com/wp-content/uploads/2016/07/Sprechi-alimentari-in-Italia.pdf 3 www.eu-fusions.org

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Tiziana Pia
  Tipo: Tesi di Master
Master in SOSTENIBILITÀ SOCIALE ED AMBIENTALE DELLE RETI AGROALIMENTARI
Anno: 2018
Docente/Relatore: GABRIELE LORIS BECCARO
Istituito da: Università degli Studi di Torino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 130

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

impatto ambientale
banco alimentare
sostenibilità ambientale
malnutrizione
fame nel mondo
spreco alimentare
cibo buttato
mercati ortofrutticoli
legge gadda
derrate alimentari

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi