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Il mito di Perseo nelle Genealogie deorum gentilium di Giovanni Boccaccio

Il presente lavoro esamina la riscrittura e l’interpretazione boccacciana del mito di Perseo nelle Genealogie deorum gentilium di Giovanni Boccaccio. Il commento analizza i problemi testuali, gli aspetti linguistici e quelli letterari del testo, anche attraverso rimandi intratestuali ad altri capitoli dell’opera. Si approfondisce il modus operandi dello scrittore, nel dettaglio si cerca di far luce sulla consultazione, sull’uso e sulla rielaborazione delle fonti classiche e medievali. Una particolare attenzione è dedicata alle citazioni che fanno menzione di un’autorità e che alcune volte riportano il testo verbatim (ad es. Ovidio, Stazio, Pomponio Mela, Plinio il vecchio, Cicerone), altre volte vi rimandano in modo generico (es. Lattanzio Placido, Quinto Curzio, Eusebio/Girolamo), in alcuni casi presentano un’erronea attribuzione autoriale (es. Anselmo, Girolamo). Nel complesso, l’approccio boccacciano alla materia mitografica risulta nuovo e diversificato: non solo ogni singolo episodio della saga viene scrupolosamente vagliato attraverso continui rimandi alle interpretazioni degli stessi antichi auctores, ma anche l’interpretazione, rifiutando l’impostazione teologico-cristiana praticata nel suo tempo, si orienta su tre metodi tendenzialmente laici: il sensus naturalis, il sensus moralis e il sensus historicus. La vastità delle conoscenze che il Boccaccio ebbe delle letterature e del mondo antico, l’introduzione di riferimenti alla lingua e al mito greco e l’intuizione di un’ideale unità delle due lingue (latino e greco) concorrono a porre Boccaccio alle origini dell’Umanesimo. Rifuggendo dalla tradizione scolastica medievale in cui si inserisce Giovanni dei Bonsignori (che recupera la lezione delvirgiliana) e scostandosi dalla tradizione dell’esegesi sacra-omiletica di cui Bersuire è il principale rappresentante, Boccaccio con la composizione delle Genealogie si colloca all’interno della tradizione degli studia humanitatis attiva nelle scuole e nelle università.

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4 INTRODUZIONE «Ciò che hai ereditato dai padri, conquistalo per possederlo». G.W. Goethe 1. La mitologia pagana tra Medioevo e Rinascimento. 1.1. La permanenza dell’eredità mitografica attraverso tre diversi modelli interpretativi: l’historiale, il naturale e il morale. La trasmissione attraverso i secoli di forme e culture apparentemente lontane tra loro rappresenta uno dei problemi più interessanti degli studi umanistici. Come fiumi sotterranei, precise esperienze culturali legano tra loro epoche che si è soliti distinguere in maniera schematica, convenzionale e spesso arbitraria. Non è possibile concepire un Medioevo avulso dall’antichità, e il passaggio tra Medioevo e Rinascimento resta, ancora oggi, uno dei temi più dibattuti. Jean Seznec, in un suo celebre volume dal titolo La Survivance des dieux antiques 1 , ha mostrato come l’antichità pagana, alterata nel suo aspetto tradizionale e spesso costretta a servire da involucro di idee morali o speculative, lungi dal ‘rinascere’ nell’Italia del Quattrocento, era sopravvissuta nella cultura e nell’arte medievale: se comunemente si parla della ‘morte degli dei’ alla fine del mondo antico, e poi della loro ‘risurrezione’ all’alba del Rinascimento italiano, è «perché per inveterata consuetudine siamo portati a considerare la tradizione antica da un punto di vista esclusivamente formale: cosicché per noi (…) gli dei del 1 L’opera, pubblicata per la prima volta nel 1940, è divenuta in breve uno dei classici contemporanei della storia delle idee e della civiltà. Il volume è stato tradotto e ristampato più volte: l’edizione a cui rimando è quella del 1980, tradotta in italiano da Giovanni Niccoli e Paola Gonnelli Niccoli.

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Informazioni tesi

  Autore: Jessica Lombardo
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere
  Corso: Italianistica, culture letterarie europee e Scienze Linguistiche
  Relatore: Daniele Pellacani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 162

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Parole chiave

giovanni boccaccio
mito di perseo
riscrittura mitologica
citazioni autoriali
interpretazione del mito
rinnovamento della tradizione mitografica
genealogie deorum gentilium
presentimenti preumanistici

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