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Gli Stati Uniti in una nuova dimensione strategica: il ''cyber-space''

Lo scopo di questo elaborato presentato nel 2011 è stato quello di tentare di delineare un quadro chiaro e realistico di come la potenza leader mondiale, gli Stati Uniti, stessero, in quegli anni, cercando di rispondere alle nuove sfide poste da un mondo globalizzato e un sistema internazionale, in cui la bilancia delle potenze in via di riconfigurazione, in seguito all'incremento del peso di alcuni attori, l'emergerne di altri (statali e non) e lo svilupparsi di nuove modalità di conflitto.
Lo stesso, allora, Presidente americano, Barack Obama, in un suo discorso sullo stato dell'Unione ha fatto riferimento, ricordando il momento dello “Sputnik”, ai nuovi pericoli e alle nuove sfide per l'America. Uno dei problemi che già preoccupavano il Presidente era la necessità di non rimanere indietro nella corsa al progresso tecnologico. Si cercava di comprendere, infatti, le conseguenze e gli effetti che le grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi vent'anni stavano apportando al nostro modus vivendi e alle modalità di combattere le guerre. Una di queste è l'evoluzione dei sistemi e delle reti informatiche, che hanno rivoluzionato le capacità d'interazione tra individui e tra nazioni. Le "Information Technologies" hanno, di fatto, modificato le modalità di concepire spazio, tempo e fisicità nel mondo moderno, aprendo lo spazio a nuove possibilità di azione e iterazione per gli attori internazionali.
L'emergere della possibilità di spiare, commettere crimini e combattere utilizzando queste tecnologie ha attirato l'attenzione di molti attori nello scenario globale, così che gli Stati Uniti, che per primi hanno implementato l'uso di tecnologie informatiche e per primi ne hanno ricavato enormi vantaggi e benefici, ora si trovano, invece, a fronteggiare nuove minacce provenienti proprio da questo campo. L'integrazione globale delle reti di Internet e dei processi informatici pone la super potenza americana di fronte a fattori di novità e, anche, pericolosità a cui ha dovuto e dovrà dare efficaci risposte, se non vorrà rimanere indietro nella corsa tecnologica. La sempre maggiore dipendenza degli americani e della popolazione mondiale da queste tecnologie, rende le nazioni e gli individui più vulnerabili rispetto a nuovi tipi di modalità di conflitto.
Il cyber-space, infatti, è diventato in questi anni sempre più al centro dell'azione politica e militare degli attori internazionali che, per via delle implicazioni che ha questa dimensione nella società, nell'economia e nella politica degli stati nazionali, che (già quando questa tesi è stata redatta) avevano iniziato ad implementare nuove capacità operazionali per incrementare sia il loro "soft power", ad esempio manipolando l'opinione pubblica e sottraendo conoscenze tecnologiche, sia il cosiddetto "hard power" con operazioni di cyber-spionaggio o di cyber warfare, inteso come l'implementazione di operazioni militari in un nuovo dominio cibernetico con obiettivi tattici o strategici e conseguenze nello scacchiere del mondo reale.

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FRANCESCO TOMMASINI ELABORATO FINALE Gli Stati Uniti in una nuova dimensione strategica: il “cyberspace” Pagina 4 INTRODUZIONE Lo scopo di questo elaborato è quello di tentare di delineare un quadro chiaro e realistico di come la potenza leader mondiale, gli Stati Uniti, stia cercando di rispondere alle nuove sfide poste da un mondo globalizzato e un sistema internazionale, in cui la bilancia dei poteri sta riconfigurandosi , in seguito all‟ incremento del peso di alcuni attori, che riequilibra quello della super potenza americana , e l‟ emergere di nuovi attori (statali o no) e di nuove modalità di conflitto che pone nuovi problemi e minacce. Lo stesso Presidente americano, Barack Obama, nell‟ ultimo discorso sullo stato dell‟ Unione ha fatto riferimento, ricordando il momento dello “Sputnik” , ai nuovi pericoli e alle nuove sfide per l‟ America. Uno dei problemi che preoccupano, probabilmente, il Presidente è la necessità di non rimanere indietro nella corsa al progresso tecnologico. Si sta, infatti, ancora cercando di capire le conseguenze e gli effetti che le grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi vent‟anni stanno apportando al nostro modus vivendi e di combattere le guerre. Una di queste è l‟ evoluzione dei sistemi e delle reti informatiche, che hanno rivoluzionato le capacità d‟interazione tra individui e tra nazioni. Le IT hanno modificato le modalità di concepire spazio, tempo e fisicità nel mondo moderno, aprendo lo spazio a nuove possibilità di azione e iterazione per gli attori internazionali. L‟ emergere della possibilità di spiare, commettere crimini e combattere utilizzando queste tecnologie ha attirato l‟attenzione di molti, così che gli Stati Uniti, che per primi hanno implementato l‟ uso di tecnologie informatiche e ne hanno ricavato vantaggi e benefici, ora si trovano, invece, a fronteggiare nuove minacce provenienti proprio da questo campo. L‟ integrazione globale delle reti di Internet e dei processi informatici pone la super potenza americana di fronte a fattori di novità e, anche, pericolosità a cui dovrà dare efficaci risposte, se non vorrà rimanere indietro nella corsa tecnologica. La sempre maggiore dipendenza degli americani e della popolazione mondiale da queste tecnologie, rende le nazioni e i popoli più vulnerabili rispetto a nuovi tipi di modalità di conflitto. Il cyberspace, infatti, è sempre più al centro dell‟ azione politica e militare degli attori internazionali che, per via delle implicazioni che ha questa dimensione nella società, nel economia e nella politica degli stati, stanno implementando nuove capacità operazionali per incrementare sia il loro soft power ,per esempio manipolando l‟opinione pubblica o rubando conoscenze tecnologiche, che l‟ hard power con operazioni di cyber spionaggio o di cyber warfare. Spesso nel dibattito pubblico, soprattutto negli Stati Uniti, a causa di eccessivo sensazionalismo o per strumentalizzazioni derivanti da interessi privati, si è esagerato nel parlare di guerra cibernetica e molte volte si è fatta confusione tra atti di cyber crimine o cyber spionaggio paragonandoli ad attacchi informatici degli stati, vanificando così il tentativo di allestire una discussione analitica del problema. In realtà, stiamo assistendo, ancora, ad una fase e implementazione da parte degli stati di queste nuove armi e delle relative strategie politiche e militari, quindi è necessario avere una visione pragmatica e realistica per approcciare la questione, accompagnata, comunque, anche da uno spirito di previsione per riuscire a rispondere al meglio agli interrogativi futuri e non trovarsi impreparati. Gli Stati Uniti si stanno trovando nell‟ evenienza di elaborare, dunque, una strategia politico-militare per difendere il proprio cyberspace, diventato una dimensione rilevante anche strategicamente, dalla possibilità che altri attori statali o non, possano utilizzarne le vulnerabilità per contrastare la loro potenza, e utilizzare lo stesso spazio cibernetico per incrementare il loro potere. Il mio tentativo è, quindi, quello di cercare di delineare, nella prima parte, le caratteristiche e le applicazioni di questa nuova dimensione, da un punto di vista della strategia e delle relazioni internazionali ( trascurando di più gli aspetti di cyber sicurezza relativi al cyber crimine e altri utilizzi dello spazio informatico, anche se a volte interdipendenti, ,come spiegherò, con gli aspetti da me trattati); Nella seconda parte, mi concentrerò più sul percorso dello sviluppo di una strategia e d‟ un analisi delle problematiche relative, da parte degli Stati Uniti d‟ America.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Tommasini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Internazionali e Istituzioni Europee
  Relatore: Corrado Stefanachi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 38

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Parole chiave

stati uniti
strategia
cina
cyberspace
cybersecurity
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fake news
guerra informatica
cyber-attacco

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