Skip to content

La mobilità psichedelica nell'Unione Europea. Origini e sviluppo del turismo per droga

Alla fine degli anni novanta è nato un inquietante fenomeno legato alla mobilità di persone che si avvale delle libertà sancite con il trattato di Schengen: il turismo per droga, ovvero, lo spostamento da un Paese all’altro con il dichiarato intento di rifornirsi ed assumere sostanze stupefacenti, per poi ritornare in patria.
Le motivazioni alla base di questo tipo di spostamento sono spesso politiche e solitamente corrispondono ad una sorta di fuga da regimi che adottano e perseguono una strategia restrittiva e proibizionistica in materia di droga e stupefacenti, dirigendosi verso Paesi orientati alla tolleranza del consumo, in quanto considerato meno dannoso per la società sulla base di una suddivisione medica tra le sostanze stesse.
Le ragioni di queste differenze legislative saranno analizzate nel corso della trattazione; qui sottolineiamo invece le conseguenze di simili scelte. Alla depenalizzazione del consumo di droghe leggere e alla massiccia prevenzione contro le droghe pesanti, sovente corrisponde un forte ribasso del prezzo di queste ultime nonché un incremento nella qualità che genera un ulteriore richiamo turistico, ma questa volta su una tipologia ben più problematica di individui: i tossicodipendenti. Giunti a destinazione, questi finiscono spesso per incorrere in seri problemi, sanitari, fisici, legali oltre che sociali, generando oltretutto risentimento nella popolazione locale che diventa vittima di piccoli furti, scene pubbliche di assunzione di droga e schiamazzi di ogni genere.
La mobilità psichedelica sta assumendo dimensioni rilevanti e, come vero e proprio fenomeno turistico, coinvolge soggetti diversi: strutture ricettive, giudiziarie e sanitarie; prevede spostamenti con una durata che va da qualche giorno ad anni interi e genera un forte indotto economico sulla popolazione ma una grave perdita sulla società che si trova a fronteggiare un’atmosfera spesso malsana.
Conseguenza di queste osservazioni è la necessità di studio e regolamentazione attraverso interventi di politica economica: questi dovrebbero essere coordinati sia a livello locale che europeo e tali che, mediante una riconsiderazione pragmatica del fenomeno ne accettino de facto l’inevitabile esistenza e cerchino di prevenirne gli squilibri e le ripercussioni sulla società nonché sugli stessi soggetti interessati.
Il fenomeno sta raggiungendo una simile rilevanza tale da non poter più essere sottovalutato né affidato alla sola osservazione statistica: ogni anno diverse centinaia di turisti per droga sono arrestati dalla polizia di frontiera olandese con l’accusa di esportazione di sostanze stupefacenti e, nella sola Amsterdam, sono circa quindicimila i giovani ambulanti presenti sulla scena della droga, provengono da diversi Paesi comunitari ed hanno un’età compresa tra i 14 ed i 26 anni.
Il lavoro che ho svolto nel 2002 ripercorre tutto l’iter dello psicotropismo dalle sue origini ad oggi, sottolineando l’onnipresente utilizzo di stupefacenti da parte dell’uomo per motivi voluttuari, mistici o come panacea. Solo nel XIX secolo il problema droga diventò una questione di rilevanza sociale: l’età dei lumi e la nascita dell’industria farmaceutica diedero vita a gravi fenomeni di abuso collettivo di oppiacei; i tentativi di contrasto che furono attuati, tramite l’invenzione di droghe ancor più minacciose e potenti, fallirono clamorosamente contribuendo solo a peggiorare la situazione. Una prima soluzione arrivò con il proibizionismo e le decine di leggi varate con lo scopo di regolare, controllare o limitare i traffici di droghe ma, d’altro canto, l’eccessiva repressione nei confronti di un fenomeno praticamente umano ha generato movimenti e manifestazioni di protesta, guerriglie e lotte politiche.
Mentre questi eventi sembrano aver trovato un certo equilibrio in pochi Paesi come Olanda e Svizzera attraverso le riforme decriminalizzanti (che però attraggono i turisti) in altri continuano a provocare risentimenti, arresti e falsa demagogia (generando consumatori mobili) a fronte del pragmatismo necessario.
Dopo aver fatto una panoramica sulla situazione legislativa e la strategia di riduzione del danno perseguita in Olanda, capitale psichedelica europea, inserendola nell’ambito dei programmi comunitari di prevenzione concepiti proprio in materia di turismo per droga, ho analizzato separatamente le varie classi di consumatori mobili di stupefacenti (turisti, tossicodipendenti erranti e nuovi gruppi a rischio) rilevando per ogni gruppo le caratteristiche e le problematiche che si presentano, e descrivendo le politiche di prevenzione, intervento e recupero attuate nei Paesi Bassi e nell’Unione Europea: ciò tramite AC-COMPANY (il network costituito proprio per studiare la mobilità dei consumatori di droga), le indagini svolte dal Ministero della Giustizia e dal Ministero della Sanità olandese, e gli studi dell’Osservatorio Europeo per le Droghe e le Tossicodipendenze con sede a Lisbona.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
50 Si Consuma e si Legifera La situazione era sempre più grave: documenti dell’Ufficio Superiore di Igiene statunitense ci rivelano che, ancora nel 1921, nonostante l’Harrison Act, venivano importate circa 1700 tonnellate di oppio 52 , una cifra pazzesca soprattutto se si pensa che in realtà erano stati proprio i medici a promuoverne l’utilizzo, creando nell’inconsapevole gente le gravi dipendenze che vennero peraltro trasformate in illegalità col tempo. A proposito di illiceità infatti, nella prigione governativa di New York, tra il 1918 ed il 1921 il numero dei detenuti imputati per uso illegale d’oppio cresceva del 789%, e decine di migliaia di medici e farmacisti su tutto il territorio furono citati in giudizio e condannati per aver prescritto o venduto oppiacei a eroinomani 53 . E’durante questo periodo che anche il Canada (1923) dichiarò illegale la cannabis, ma per diventare un fenomeno di rilevanza mondiale si dovettero aspettare ancora circa 15 anni; continuo quindi in questo excursus, ricordando che in Europa si riunì nel 1925 la “Geneva International Convention on Narcotics Control” che nel suo lungo rapporto sulle sostanze narcotiche incluse l’oppio e i suoi derivati, la cocaina e la cannabis per la quale, nel 1928 fu emesso il “Dangerous Drugs Act” che tra i suoi emendamenti ne prevedeva l’illegalità e la messa al bando su tutto il Regno Unito; ma i dissensi non mancavano e soprattutto nelle americhe il parere in proposito di questa sostanza sembrava alquanto diverso: il Military Investigation Commitee del Canale di Panama pubblicò due rapporti (1925 e 1931) dove si dichiarava che, «La marijuana non costituisce alcun problema per soldati e civili della zona, e nessun provvedimento restrittivo si rende quindi necessario 54 ». 52 Per un consumo pro capite di 2,5 grammi. Stefano Canali, Storia Sociale Oppio, Università degli Studi di Cassino, Centro per la Diffusione della Cultura. 53 Ibidem. 54 Bernardo Parrella, Breve Storia della Cannabis, Aprile 1994.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Renato Giugliano
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia del Turismo
  Relatore: Emilio Benini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 198

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

turismo per droga
proibizionismo
droghe leggere
storia della droga
emcdda
amoc international
ac company
anslinger
narcotic act
sociologia della droga

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi