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Politica economica e sostenibilità del debito pubblico italiano

Il tema del debito pubblico italiano rappresenta, oggi, uno degli argomenti più discussi nonché uno dei principali problemi del nostro Paese, le cui conseguenze si ripercuotono a livello politico, sociale ed economico. La seguente trattazione, composta da tre capitoli, nasce dunque proprio con l’intento di analizzare questo tema sotto vari aspetti, che andremo a definire di seguito, affinché il lettore possa formulare delle riflessioni personali.
Nel primo capitolo verrà effettuata un’analisi storico-quantitativa del debito pubblico italiano. Partendo dalla nascita nel 1861 del Regno d’Italia fino ai giorni nostri, si seguirà l’evoluzione del rapporto debito pubblico/PIL facendo costante riferimento alle vicende storiche che ne hanno influenzato l’andamento. Il capitolo è suddiviso in quattro paragrafi, al fine di distinguere quattro macro periodi: il primo va dalla nascita del Regno alla fine del secolo, il secondo è incentrato sulla Grande Guerra e sul periodo fascista italiano che ci proietta direttamente verso il terzo periodo, quello relativo alla Seconda Guerra Mondiale. Infine, il quarto ed ultimo paragrafo vede come protagonisti la nascita della Comunità Europea e le più recenti vicende d’attualità.
Il secondo capitolo si occuperà, invece, del fornire un’analisi tecnica più precisa, al fine di comprendere realmente cosa sia il debito pubblico. Infatti, dopo averne dato una definizione teorica, ci si occuperà del determinare la composizione del debito pubblico, in generale e con riferimento al caso italiano, del definire la struttura del vincolo di bilancio del governo, le sue dinamiche e il suo andamento nel tempo, in funzione di determinate variabili. Infine, saranno esposti alcuni degli effetti sull’economia reale derivanti da un trattamento poco adeguato del problema in questione.
Il terzo e ultimo capitolo, condotto con estrema imparzialità, si concentra sul concetto di sostenibilità del debito e mira all’individuazione di alcune politiche di rientro. In particolare, nei due paragrafi centrali queste saranno distinte in manovre di finanza straordinaria e in politiche fiscali ordinarie. L’analisi di quest’ultime, fondate su due scuole di pensiero differenti, ci consentirà di affrontare, infine, l’ultimo e delicato tema dei moltiplicatori fiscali, fondamentali nel valutare l’efficacia delle politiche adottate, soprattutto sulla base dell’evidenza dei dati empirici.

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1. Analisi de lla se r ie stor ic a de l de bito pubblic o italiano 1.1 Il punto di pa rte nz a : da ll’unific a z ione ita lia na a fine ‘800 1 Il Gran Libro del Debito Pubblico del Regno d’Italia, costituito da un insieme di registri, fu ispirato da quello dell’ex Regno di Sardegna, a sua volta ispirato dal Gran Livre de la Dette Publique francese. 2 D. FAUSTO, Lineamenti dell’evoluzione del debito pubblico in Italia (1861 – 1961), 16 ottobre 2004, p. 77. 3 MINISTERO DEL TESORO, Il debito pubblico in Italia 1861 – 1987 , Roma, Istituto poligrafico e zecca dello Stato, 1988, vol. I, cap. I, p. 16. 4 D. FAUSTO, op. cit ., p. 81. Il 17 ma rz o de l 1861 ve nne proc la ma to il R e gno d’Ita lia a d ope ra de l R e Vittorio E ma nue le II; l’origine de l de bito pubblic o risa le , quindi, a que sto pa rtic ola re pe riodo storic o. Infa tti, una de lle più importa nti le ggi in ma te ria fina nz ia ria c he se guì l’unific a z ione politic a de l pa e se , fu que lla re la tiva a ll’istituz ione de l Gra n L ibro de l De bito pubblic o 1 , a pprova ta il 20 luglio, a lla qua le fe c e se guito que lla de l 4 a gosto, c on la qua le tutti i de biti pubblic i de gli Sta ti pre unita ri furono ric onosc iuti c ome de biti de l R e gno d’Ita lia , quindi c onfluirono ve rso que sto “ Gra n L ibro” . L ’e ma na z ione di que ste le ggi c ontribuì a inte nsific a re il proc e sso di unific a z ione na z iona le nonc hé a d a c c re sc e re la fiduc ia de i propri c itta dini e de gli Sta ti e ste ri; que sto pe rc hé il R e gno a ppe na sorto a ve va un bila nc io c a ra tte riz z a to da squilibri fina nz ia ri 2 e pe r ta le ra gione c e rc a ndo di sa lva gua rda re il c a pita le di de bito ric e vuto da pa rte de i sogge tti te rz i die de c ome ga ra nz ia a que sti ultimi (c re ditori) il ric onosc ime nto de i de biti a ltrui ne i propri re gistri. R isultò e sse re c omunque una mossa e ffic a c e da l mome nto c he il gove rno ne l luglio de l 1861 de c ise di sta nz ia re il primo pre stito c he c onfluì ne lle c a sse de l R e gno pe r un a mmonta re pa ri a 500 milioni di lire 3 . Dive rso e ra l’a mmonta re de i de biti de gli Sta ti pre unita ri: il più rile va nte e ra que llo de l R e gno di Sa rde gna , pa ri a l 57% c irc a de l tota le ; que llo de l R e gno di Na poli, pa ri a l 30% c irc a e in via re sidua le que llo de gli a ltri Sta ti; di c onse gue nz a a ssa i dive rso fu a nc he l’impa tto c he il de bito, una volta unific a to, e bbe sulle va rie popola z ioni de l R e gno a ppe na sorto. In sinte si, infa tti, è possibile a ffe rma re c he il Sud Ita lia dove tte a c c olla rsi buona pa rte de l de bito pro-c a pite (c irc a 69 lire ) post-unific a z ione , da l mome nto c he que llo pre -unific a z ione , in a lc uni e x Sta ti de l Sud, e ra di gra n lunga infe riore 4 , da que sto, quindi, è possibile intuire c ome a nc he ta li vic e nde storic he a bbia no influito, in pa rte , ne l de te rmina re l’a rre tra te z z a e c onomic o-soc ia le de l Sud, sin da gli a lbori de l R e gno. Da qua nto de tto pre c e de nte me nte , si può intuire quindi c he ne l c ondurre que sta a na lisi sa rà di fonda me nta le importa nz a c onside ra re a nc he un a ltro fa ttore va ria bile ne l 1

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Informazioni tesi

  Autore: Mirko Lezzi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università del Salento
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Finanza
  Relatore: Felice Russo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

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Parole chiave

politica economica
sostenibilità
debito pubblico italiano
finanza straordinaria
serie storica
rapporto debito/pil
vincolo di bilancio del governo
politiche fiscali ordinarie
effetti del debito
moltiplicatori fiscali

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