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Dal serpente dell'Eden a Satana in doppiopetto: la figura diabolica nella Sacra Scrittura e nel Cinema

Il percorso è iniziato dalla testimonianza della Sacra Scrittura sulla presenza del diavolo nella sfera umana. Il titolo della prima parte è “Da Genesi all’Apocalisse: l’’antico avversario”.
Il primo incontro è stato infatti nell’Eden, già lì si è attivato subito contro l’uomo fino al punto di contribuire a togliergli lo stato di beatitudine che Dio gli aveva donato.
La seconda parte invece, cerca di spiegare in modo più chiaro possibile, in campo psichiatrico e psicologico, dove finisce la malattia ed inizia la possessione. Il limite è difficile da stabilire, perché la materia trattata va oltre la capacità umana, anche se oggi gli strumenti diagnostici e le conoscenze relative sicuramente un certo discernimento lo consentono.
Per quanto riguarda invece i cosiddetti satanisti, di cui parlo in questa sezione, penso che i dubbi non sussistono, non ci sono prove di una convocazione da parte di Satana, ma ci sono prove di vari disturbi mentali che spingono a rifugiarsi in questa dimensione.
Nella terza parte, “La rappresentazione del diavolo attraverso la storia dell’arte”, ho cercato le raffigurazioni più interessanti dal Medio Evo ai nostri giorni.
Alla fine, nella quarta parte, si approda alla settima musa: il cinema, trattato nella sezione in cui ho citato alcune produzioni cinematografiche attinenti all'argomento della possessione, montando anche su DVD gli spezzoni dei film più significativi.

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CAPITOLO I DA GENESI AD APOCALISSE: L'ANTICO AVVERSARIO Negare la presenza di Satana è negare la validità delle Sacre Scritture, esso partecipa con la sua valenza negativa alla vita dell'uomo, sin dalla sua apparizione sulla terra. 1. Nell'Antico Testamento 1.1 Primo incontro Il primo incontro tra l'umanità e il Diavolo avviene nella Genesi (3, 1-5). Come appare l'uomo appare l'antiuomo. Si mostra in veste di un animale che riesce a mimetizzarsi nell'ambiente, che non ha la forza del leone o la potenza di un'aquila, ma un atteggiamento falsamente innocuo, subdolo ed implacabile allo stesso tempo. Qual è il suo scopo? Dannare gli uomini, strapparli dalla beatitudine in cui erano stati posti. Come agisce? Nel modo che lo caratterizzerà nella sua crociata anti-uomo: blandendo in modo falsamente ingenuo, (non dovete mangiare di nessun albero del giardino? Come dire: non avrete certamente dei limiti, nel caso li aveste, allora Dio non è così buono come pensate), minimizzando le conseguenze, anzi negando qualsiasi sciocca ipotesi (voi non morirete affatto), solleticando l'ambizione umana con una visione di eterno potere: Anzi! . . .diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male). Infatti il racconto della caduta (Gn 3) si apre con la definizione del serpente come il più astuto di tutti gli animali che Jhwh aveva creato: infatti è lui che inizia il dialogo della tentazione (vv. 1-5), non nega il divieto divino ricordato dalla donna (vv.3; 2-17), ma ne contesta fondatezza introducento il tema antico e mitologico della gelosia degli dei (v. 5). Il serpente scompare e ricompare dopo che il peccato è stato compiuto, ricevendo per questo la maeldizione di Dio (vv. 14-15) che lo condanna a strisciare e ad avere con l'uomo un rapporto di ostilità perenne. 1 Le conseguenze le conosciamo: da allora in poi fino al trionfo di Cristo Risorto, Satana ha cercato di fare “da padrone” in mezzo agli uomini. La nostra lotta continua, è vero, ma sappiamo che la battaglia è vinta dal Cavaliere Bianco 1 A. BOUDART. Serpente del Paradiso, in Dizionario Enciclopedico della Bibbia, a cura di Romano Penna, ed. Borla Città Nuova, Roma 1995, 1195. 1

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Informazioni tesi

  Autore: Angela Galano
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2017-18
  Università: Istituto Santa Caterina della facoltà di Teologia dell'italia Centrale
  Facoltà: Scienze Religiose
  Corso: Scienze Religiose
  Relatore: Anna Giorgi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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Parole chiave

satana
possessione
loudun
mago
spirito impuro
indemoniato
satanisti
mammona
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