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Analisi sperimentale dei dati di trasporto nella catena del freddo di un'azienda della grande distribuzione

La competizione globale, la brevità dei cicli di vita dei prodotti, e le innovazioni nel campo dell’Information Technology (IT) hanno rapidamente modificato il modo in cui le aziende operano nel mercato e le hanno spinte a tagliare i costi e riprogettare i propri prodotti e servizi. La tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) è una delle tecnologie emergenti e si basa sul fatto che il dialogo tra tag e lettore avviene attraverso onde elettromagnetiche, vale a dire senza necessità di visibilità reciproca. Questo permette l’identificazione di più oggetti contemporaneamente soltanto grazie al passaggio attraverso un varco equipaggiato di antenne RFID. I benefici principali di questa tecnologia sono la riduzione dei costi, la riduzione dei tempi e il miglioramento dell’accuratezza; attraverso un utilizzo integrato tra tutti i membri della supply chain, è possibile ottenere come ulteriore beneficio una maggiore visibilità sulla filiera, che si traduce nella riduzione degli stock-out, delle scorte, e nel contenimento dell’effetto bullwhip.
La diffusione di questa nuova forma di identificazione è ostacolata principalmente da fattori di costo, e dalla scarsa presenza di standard per l’applicazione a livello globale, raggiunti solo negli ultimi anni. Le possibilità di applicazione dell’RFID sono vaste e riguardano un’ampia varietà di settori industriali, tanto da essere considerata una tecnologia general purpose.

Questo elaborato si propone di analizzare in generale la tecnologia sopracitata, focalizzando l’attenzione sul settore alimentare e del largo consumo poiché è tra quelli che offrono le maggiori potenzialità applicative. In particolare l’aspetto di gestione della catena del freddo (cold chain) è stato trattato anche a livello pratico, andando ad eseguire alcune analisi sui dati di temperatura relativi al trasporto di prodotti deperibili per conto di un’azienda della grande distribuzione che opera su tutto il territorio nazionale.
Questo progetto presenta inoltre buone possibilità di sviluppo e di estensioni future, adottando la tecnologia RFID anche negli anelli a valle e a monte della supply chain (monitorando la temperatura dei prodotti dallo stabilimento produttivo ai banchi espositivi all’interno dei punti vendita) o aumentando il dettaglio dell’identificazione, che attualmente è a livello di unità di carico, portandolo a livello di singolo pallet, di singolo collo o, al limite, di singolo prodotto.

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CAPITOLO 2: IMPIEGO NEL SETTORE ALIMENTARE E PER IL MONITORAGGIO DELLA COLD CHAIN 48 2 La tecnologia RFID per il monitoraggio della catena del freddo dei prodotti alimentari I prodotti alimentari si caratterizzano per la deperibilità, che viene misurata in termini di shelf life, essa è valutata in giorni e corrisponde alla vita utile del prodotto, rappresenta il tempo entro il quale il prodotto deve essere commercializzato, dalla realizzazione fino a quando esso non è più accettabile per il consumatore. Si differenzia dalla data di scadenza poiché si riferisce alla qualità del prodotto, mentre quest’ultima fa riferimento alla sicurezza. Al termine della shelf life un prodotto potrebbe ancora essere sicuro, ma la sua qualità potrebbe venire meno. Oltre alla shelf life fisica, deve essere tenuta in considerazione anche la shelf life commerciale, che definisce l’intervallo di tempo entro cui il prodotto è utilizzabile in rapporti commerciali. Tipicamente la shelf life commerciale per il produttore è pari a 1/3 di quella fisica, mentre i 2/3 sono a disposizione del distributore. Un prodotto con meno del 66% di shelf life fisica è commercializzabile solo in mercati secondari e a fronte di un significativo mark down. I prodotti deperibili hanno una shelf life ridotta e se mantenuti a temperatura ambiente degradano rapidamente, rendendo particolarmente importanti le problematiche di riduzione del lead time e di visibilità dei flussi (15).

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Informazioni tesi

  Autore: Serena Novembrini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria gestionale
  Relatore: Antonio Rizzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 114

FAQ

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Parole chiave

grande distribuzione
gdo
supply chain
rfid
riduzione costi
identificazione in radiofrequenza

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