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I Disturbi reattivi dello sviluppo: Traumi psichici e Disturbo post traumatico da stress

La struttura del presente lavoro di tesi, seppur incentrata principalmente sulla discussione del tema del trauma evolutivo secondo la prospettiva teorica e sperimentale della Developmental Psychopathology, include anche sezioni dedicate ad altri aspetti dell’espressione traumatica in età evolutiva, tra i quali, in particolare: l’evoluzione storica del concetto di trauma psichico dalle sue origini alle teorie attuali, le peculiarità culturali dell’espressione traumatica e la rassegna delle possibili metodologie di prevenzione e di cura.
La parte dedicata all’espressione culturale del trauma presenta un corposo approfondimento circa il tema del trauma psichico nella società giapponese, con specifico riferimento all’argomento dell’Hikikomori, una forma culturalmente connotata di ritiro sociale che coinvolge oggi oltre un milione di giovani giapponesi.
Rispetto a tale argomento viene offerta una panoramica accurata dei numerosi fattori sia di ordine socio culturale che psicologico alla base del fenomeno, evidenziando le peculiarità culturali del Paese del Sol Levante in grado di produrre una forma di espressione traumatica che non esiste nei medesimi termini e soprattutto nelle medesime dimensioni in nessun altro Paese del mondo.
Il primo capitolo: si intitola Generalità sul trauma in età evolutiva e propone, dopo una personale riflessione circa una possibile definizione dell’argomento, un breve excursus storico sull’evoluzione del trauma psichico dalle origini della psicoanalisi alle concettualizzazioni moderne e presenta nella parte conclusiva alcune considerazioni circa le caratteristiche ed i limiti della definizione nosografica del Disturbo Post Traumatico da Stress nella prospettiva del DSM.
Il secondo capitolo: intitolato Il trauma secondo la psicopatologia evolutiva, nella prima parte mette a confronto, evidenziandone le differenze, le visioni sul trauma evolutivo della tradizione medico/organicista e della prospettiva della Devolopmental Psycopathology. Nella parte successiva propone invece un’analisi critica dei principi base di quest’ultima prospettiva così come formulati negli scritti più significativi di autori quali Alan Sroufe e Dante Cicchetti
Il terzo capitolo: si intitola invece Relazioni, attaccamento e traumi evolutivi ed è dedicato alla rassegna e relativa discussione critica degli esiti di numerosi studi longitudinali condotti, nell’ambito della prospettiva evolutiva, al fine di verificare l’influenza nel ciclo di vita delle modalità relazionali con i genitori, delle problematiche dell’attaccamento e delle condizioni di maltrattamento ed abuso.
Il quarto capitolo: si intitola Traumi evolutivi e cultura: il caso del Giappone. In questa parte del lavoro, dopo un paragrafo iniziale dedicato alla descrizione dell’approccio generale della psicologia culturale, vengono specificamente analizzati, sia nell’ottica sociologica che nella prospettiva psicologica, svariati fattori che si pongono nella società giapponese quali fattori di rischio e di protezione rispetto allo sviluppo della patologia depressiva e della psicopatologia evolutiva in genere. Nella parte conclusiva del capitolo vi è poi un corposo paragrafo dedicato ad un’accurata analisi critica dell’Hikikomori, ossia di un fenomeno giovanile che costituisce in Giappone una vera propria emergenza sociale, riferendosi al ritiro sociale di oltre un milione di giovani a fronte di fenomeni di bullismo, fallimenti scolastici ed eccessive pressioni sociali in numerosi contesti.
Il quinto ed ultimo capitolo: si intitola infine Metodologie di prevenzione e di intervento ed è dedicato, nella parte iniziale, all’analisi dei principi guida che la prospettiva evolutiva ha posto alla base degli interventi di prevenzione basati sulla resilienza. Descrive poi le modalità applicative e gli esiti di quattro specifici interventi di prevenzione adottati negli Stati Uniti. Infine, nell’ultima parte, analizza le principali tecniche per il trattamento del trauma acuto, ossia la terapia cognitivo comportamentale (CBT) e la tecnica della desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR) ed offre altresì un accenno ai principi base dell’intervento psicoterapeutico psicoanalitico per la risoluzione del trauma.

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1 Introduzione La psicologia dell’età evolutiva, con le sue affascinanti teorie circa le modalità di sviluppo normale e patologico del bambino e dell’adolescente, è sicuramente l’insegnamento del mio percorso quinquennale di studi psicologici che mi ha maggiormente appassionato. In particolare, la concettualizzazione delle fasi precoci di sviluppo del bambino, l’attenzione che la disciplina riserva alla qualità dei primissimi scambi interazionali con la figura di accudimento e le ipotesi circa gli esiti delle diverse modalità interazionali precoci lungo il corso di vita di una persona, sono tutti argomenti a mio parere estremamente interessanti, oltre che assai utili sia nell’ottica delle prevenzione che in quella della cura. Mi sorprende pertanto il fatto che di tali temi poco si dica e ancora meno si conosca al di fuori della ristretta cerchia della comunità scientifica. Quasi mai, ad esempio, mi è capitato di cogliere specifici accenni a tali argomenti nei programmi divulgativi specificamente rivolti ad offrire consigli pratici circa la puericultura e l’educazione dei bambini in famiglia, oppure semplicemente discorrendo con amici e conoscenti e ciò mi sorprende ancor più pensando che molte tra le più accreditate teorie circa lo sviluppo precoce del bambino, seppur integrate oggi da concettualizzazioni più recenti e da elementi mutuati da altre discipline, risalgono quasi tutte agli anni ’70 e ‘80 del secolo scorso. Mi riferisco, ad esempio, alla teoria dell’attaccamento di John Bowlby ed alle ipotesi formulate negli stessi anni da studiosi come Bion, Khan, Stern, Fonagy, tutte incentrate, seppur con differenze dovute alle rispettive impostazioni, sull’importanza della precoce regolazione reciproca tra caregiver e bambino ai fini di uno sviluppo ottimale di quest’ultimo. Fatta questa breve premessa, tesa a sottolineare il mio specifico interesse per la materia, quando si è trattato di circoscrivere l’area disciplinare all’interno della quale avrei desiderato scrivere la mia Tesi di Laurea, non ho esitato ad esprimere una chiara preferenza per il tema della psicologia dell’età evolutiva ed ho subito aderito alla proposta della mia Relatrice di affrontare lo specifico tema del trauma nella prospettiva della Developmental Psychopathology, anche se sin

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Maulà
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi Guglielmo Marconi
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Psicologia
  Relatore: Annalisa Scanu
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 195

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Parole chiave

giappone
età evolutiva
ptsd
adhd
hikikomori
trauma psichico
developmental psychopathology

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